L’ Iter Preventodontico, creato negli anni ’80 presso il reparto di Ortodonzia dell’Università di Milano è tutt’oggi di fondamentale importanza per il successo della terapia ortognatodontica, consiste in un rigido protocollo che prevede 6 livelli, in ciascuno dei quali viene abitualmente eseguito l'esame obiettivo del cavo orale, il rilevamento dell'Indice di placca (I.P. con metodo di Silness-Löe) e di Sanguinamento (I.S.) ed un prelievo di placca per effettuare una valutazione quali e quantitativa al microscopio dei batteri presenti nella placca stessa. Il paziente, qualora in uno qualsiasi dei livelli si rilevasse un valore di I.P. superiore al precedente viene retrocesso ed ha la possibilità di ricominciare per 3 volte le procedure (serie A, B e C): al terzo insuccesso il soggetto è considerato non meritevole di ulteriori cure. I pazienti candidati ad una terapia ortodontica intraprendono questo percorso almeno 4 mesi prima dell’inizio della terapia stessa e, nel caso in cui raggiungano con successo il sesto livello, avendo appreso una corretta metodica delle manovre necessarie per un adeguato mantenimento dell’ igiene orale, possono accedere al trattamento ortognatodontico e vengono seguiti costantemente dall’igienista dentale durante tutta la durata della terapia. I successi ottenuti grazie all’Iter Preventodontico in ambito ortodontico ci hanno indotto ad adattarlo ed utilizzarlo per altre tipologie di pazienti, ivi compresi i pazienti leucemici. Per il trattamento di questi particolari pazienti si è reso necessario modificare il protocollo, originariamente rigido e schematico, per ottenere in breve tempo migliori risultati e la massima collaborazione del paziente; si è, quindi, cercato di velocizzare ed adattare le procedure in base alle capacità, allo stato di salute ed alle esigenze terapeutiche del singolo soggetto. Al primo livello si esegue la raccolta dei dati anamnestici e la compilazione della cartella clinica grazie ad uno scrupoloso esame obiettivo che prevede: l’annotazione della formula dentaria (presenza di elementi sani, forami ciechi e/o solchi profondi, carie, otturazioni, manufatti protesici e/o impianti), la compilazone del sondaggio parodontale e delle condizioni delle mucose orali ed in particolare, viene calcolato ed annotato l’indice di Placca e l’indice di Sanguinamento e si esegue un prelievo di placca batterica per la successiva valutazione quali e quantitativa del campione al microscopio. L’igienista, con l’ausilio di sostanze rivelatrici di placca ( liquido o pastiglie), fornisce al paziente le prime istruzioni per apprendere una corretta tecnica di spazzolamento, tecnica di Bass modificata, e consiglia gli strumenti più idonei ( spazzolino, scovolino, filo interdentale, etc.) per la completa rimozione della placca batterica. L’istruzione e la motivazione sulle corrette manovre di igiene orale viene eseguita ad ogni appuntamento, previo utilizzo delle sostanze rivelatrici di placca e dei rilevamenti di I.P. ed I.S., il paziente esegue alla presenza dell’igienista le tecniche imparate allo scopo di migliorare la metodiche utilizzate e correggere eventuali errori. In alcuni casi è opportuno consigliare al paziente l’utilizzo periodico della pastiglia rivelatrice durante le manovre di igiene orale domiciliare, in modo da visualizzare e rimuovere più attentamente i depositi di placca. Al secondo livello si rivalutano nuovamente I.P. e I.S. e si confrontano le percentuali rilevate con i risultati precedenti; l’igienista, grazie alle sostanze rivelatrici di placca, evidenziando allo specchio le zone di maggior accumulo, deve motivare ed istruire il paziente sulla corretta tecnica di spazzolamento e sull’ utilizzo degli accessori di igiene orale domiciliare consigliati al paziente: filo interdentale ed adeguata tecnica di “filaggio”, scovolino e suo utilizzo. Qualora si trattasse di paziente in età pediatrica, l’igienista dentale dovrà coinvolgere anche i genitori nelle istruzioni e nella motivazione per tutta la durata dell’Iter Preventodontico. Il protocollo al secondo livello prevede, inoltre, la richiesta di compilazione, da parte del paziente e/o genitore, di un diario alimentare su cui annotare scrupolosamente per una settimana il tipo, la frequenza e gli orari degli alimenti consumati nell’arco della giornata e le abitudini di igiene orale domiciliare. Uno degli obiettivi di questo Iter consiste nell’aiutare il paziente ad alimentarsi correttamente salvaguardando la salute del cavo orale, l’igienista, infatti, analizza insieme al paziente lo scritto (III livello) per correggere eventuali comportamenti non adeguati, indicandogli quali comportamenti alimentari è necessario modificare. In questo modo sarà possibile valutare i pasti e la loro frequenza e, in modo particolare, l’assunzione delle sostanze zuccherate. Qualora le condizioni parodontali lo richiedessero, parallelamente all’andamento dell’Iter, l’igienista dentale programma le necessarie sedute di igiene professionale (ablazione del tartaro e levigature radicolari o full mouth disinfection) per una completa rimozione dei depositi di placca e tartaro. Al terzo livello si rilevano nuovamente l’indice di placca e di sanguinamento, si istruisce e motiva il paziente per migliorare le procedure di igiene orale domiciliare e si evidenziano i progressi ottenuti grazie alla terapia parodontale ed al mantenimento domiciliare. Al quarto livello, se il paziente ha raggiunto un valore di indice di placca uguale o al di sotto del 10%, si può procedere con la prima applicazione topica di fluoro. Se, invece, esso è superiore a tale valore o se vi è indice di sanguinamento positivo, il paziente viene retrocesso al terzo livello. Al quinto livello, si rileva nuovamente l’indice di placca e di sanguinamento, che deve risultare uguale o inferiore al 5% per accedere al livello successivo (al sesto livello) e procede quindi alla sigillatura dei solchi e all’applicazione topica di fluoro. Al sesto livello l’igienista dentale, compatibilmente con le condizioni generali del paziente e con i il trattamento che sta seguendo, radioterapia, e/o chemioterapia, programma richiami periodici per intervenire tempestivamente su eventuali complicanze orali da esso derivanti e per continuare con le applicazioni di fluoro ed istruzione e motivazione sulle corrette procedure di igiene domiciliare.

Ruolo dell'igienista dentale nel paziente in età pediatrica / G. Farronato, V. Salvato, C. Maspero. ((Intervento presentato al convegno Convegno U.N.I.D. Piemonte : il ruolo dell'igienista dentale nella sanità pubblica tenutosi a Novara nel 2006.

Ruolo dell'igienista dentale nel paziente in età pediatrica

G. Farronato
Primo
;
C. Maspero
2006

Abstract

L’ Iter Preventodontico, creato negli anni ’80 presso il reparto di Ortodonzia dell’Università di Milano è tutt’oggi di fondamentale importanza per il successo della terapia ortognatodontica, consiste in un rigido protocollo che prevede 6 livelli, in ciascuno dei quali viene abitualmente eseguito l'esame obiettivo del cavo orale, il rilevamento dell'Indice di placca (I.P. con metodo di Silness-Löe) e di Sanguinamento (I.S.) ed un prelievo di placca per effettuare una valutazione quali e quantitativa al microscopio dei batteri presenti nella placca stessa. Il paziente, qualora in uno qualsiasi dei livelli si rilevasse un valore di I.P. superiore al precedente viene retrocesso ed ha la possibilità di ricominciare per 3 volte le procedure (serie A, B e C): al terzo insuccesso il soggetto è considerato non meritevole di ulteriori cure. I pazienti candidati ad una terapia ortodontica intraprendono questo percorso almeno 4 mesi prima dell’inizio della terapia stessa e, nel caso in cui raggiungano con successo il sesto livello, avendo appreso una corretta metodica delle manovre necessarie per un adeguato mantenimento dell’ igiene orale, possono accedere al trattamento ortognatodontico e vengono seguiti costantemente dall’igienista dentale durante tutta la durata della terapia. I successi ottenuti grazie all’Iter Preventodontico in ambito ortodontico ci hanno indotto ad adattarlo ed utilizzarlo per altre tipologie di pazienti, ivi compresi i pazienti leucemici. Per il trattamento di questi particolari pazienti si è reso necessario modificare il protocollo, originariamente rigido e schematico, per ottenere in breve tempo migliori risultati e la massima collaborazione del paziente; si è, quindi, cercato di velocizzare ed adattare le procedure in base alle capacità, allo stato di salute ed alle esigenze terapeutiche del singolo soggetto. Al primo livello si esegue la raccolta dei dati anamnestici e la compilazione della cartella clinica grazie ad uno scrupoloso esame obiettivo che prevede: l’annotazione della formula dentaria (presenza di elementi sani, forami ciechi e/o solchi profondi, carie, otturazioni, manufatti protesici e/o impianti), la compilazone del sondaggio parodontale e delle condizioni delle mucose orali ed in particolare, viene calcolato ed annotato l’indice di Placca e l’indice di Sanguinamento e si esegue un prelievo di placca batterica per la successiva valutazione quali e quantitativa del campione al microscopio. L’igienista, con l’ausilio di sostanze rivelatrici di placca ( liquido o pastiglie), fornisce al paziente le prime istruzioni per apprendere una corretta tecnica di spazzolamento, tecnica di Bass modificata, e consiglia gli strumenti più idonei ( spazzolino, scovolino, filo interdentale, etc.) per la completa rimozione della placca batterica. L’istruzione e la motivazione sulle corrette manovre di igiene orale viene eseguita ad ogni appuntamento, previo utilizzo delle sostanze rivelatrici di placca e dei rilevamenti di I.P. ed I.S., il paziente esegue alla presenza dell’igienista le tecniche imparate allo scopo di migliorare la metodiche utilizzate e correggere eventuali errori. In alcuni casi è opportuno consigliare al paziente l’utilizzo periodico della pastiglia rivelatrice durante le manovre di igiene orale domiciliare, in modo da visualizzare e rimuovere più attentamente i depositi di placca. Al secondo livello si rivalutano nuovamente I.P. e I.S. e si confrontano le percentuali rilevate con i risultati precedenti; l’igienista, grazie alle sostanze rivelatrici di placca, evidenziando allo specchio le zone di maggior accumulo, deve motivare ed istruire il paziente sulla corretta tecnica di spazzolamento e sull’ utilizzo degli accessori di igiene orale domiciliare consigliati al paziente: filo interdentale ed adeguata tecnica di “filaggio”, scovolino e suo utilizzo. Qualora si trattasse di paziente in età pediatrica, l’igienista dentale dovrà coinvolgere anche i genitori nelle istruzioni e nella motivazione per tutta la durata dell’Iter Preventodontico. Il protocollo al secondo livello prevede, inoltre, la richiesta di compilazione, da parte del paziente e/o genitore, di un diario alimentare su cui annotare scrupolosamente per una settimana il tipo, la frequenza e gli orari degli alimenti consumati nell’arco della giornata e le abitudini di igiene orale domiciliare. Uno degli obiettivi di questo Iter consiste nell’aiutare il paziente ad alimentarsi correttamente salvaguardando la salute del cavo orale, l’igienista, infatti, analizza insieme al paziente lo scritto (III livello) per correggere eventuali comportamenti non adeguati, indicandogli quali comportamenti alimentari è necessario modificare. In questo modo sarà possibile valutare i pasti e la loro frequenza e, in modo particolare, l’assunzione delle sostanze zuccherate. Qualora le condizioni parodontali lo richiedessero, parallelamente all’andamento dell’Iter, l’igienista dentale programma le necessarie sedute di igiene professionale (ablazione del tartaro e levigature radicolari o full mouth disinfection) per una completa rimozione dei depositi di placca e tartaro. Al terzo livello si rilevano nuovamente l’indice di placca e di sanguinamento, si istruisce e motiva il paziente per migliorare le procedure di igiene orale domiciliare e si evidenziano i progressi ottenuti grazie alla terapia parodontale ed al mantenimento domiciliare. Al quarto livello, se il paziente ha raggiunto un valore di indice di placca uguale o al di sotto del 10%, si può procedere con la prima applicazione topica di fluoro. Se, invece, esso è superiore a tale valore o se vi è indice di sanguinamento positivo, il paziente viene retrocesso al terzo livello. Al quinto livello, si rileva nuovamente l’indice di placca e di sanguinamento, che deve risultare uguale o inferiore al 5% per accedere al livello successivo (al sesto livello) e procede quindi alla sigillatura dei solchi e all’applicazione topica di fluoro. Al sesto livello l’igienista dentale, compatibilmente con le condizioni generali del paziente e con i il trattamento che sta seguendo, radioterapia, e/o chemioterapia, programma richiami periodici per intervenire tempestivamente su eventuali complicanze orali da esso derivanti e per continuare con le applicazioni di fluoro ed istruzione e motivazione sulle corrette procedure di igiene domiciliare.
4-mar-2006
Settore MED/28 - Malattie Odontostomatologiche
Unione Nazionale Igienisti Dentali
Ruolo dell'igienista dentale nel paziente in età pediatrica / G. Farronato, V. Salvato, C. Maspero. ((Intervento presentato al convegno Convegno U.N.I.D. Piemonte : il ruolo dell'igienista dentale nella sanità pubblica tenutosi a Novara nel 2006.
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