Il presente scritto si propone di considerare alcune tappe significative del contributo della Corte di Strasburgo alla tutela dei diritti fondamentali in un periodo particolarmente difficile della storia europea, impoverita da una profonda crisi economica, destabilizzata da flussi migratori senza precedenti e scossa da attentati terroristici che colpiscono il cuore delle nostre città. Vengono richiamate alcune vicende giurisprudenziali che sono parse particolarmente interessanti poiché hanno consentito alla Corte di Strasburgo di riconoscere sulla sua attività interpretativa l’influenza di un contesto di crisi economica e di mutamenti sociali e politici. Il filo conduttore che sembra di poter trarre dalla giurisprudenza della Corte europea è che in capo agli Stati rimane un margine relativamente ampio di discrezionalità sulle questioni che dipendono dalla politica sociale ed economica dei singoli ordinamenti, e che solo in circostanze eccezionali la scarsità di risorse potrà giustificare il mancato rispetto degli standard della Convenzione: proprio in periodi come quelli attuali la tenuta di una società democratica viene messa alla prova, nella consapevolezza che “i diritti umani non sono un lusso”.
L’impatto della crisi economica sulla giurisprudenza della Corte di Strasburgo / E. Crivelli (I DIRITTI NEGATI). - In: Diritti sociali e crisi economica / [a cura di] M. D'Amico, F. Biondi. - Prima edizione. - Milano : Franco Angeli, 2017 Sep. - ISBN 9788891759535. - pp. 119-127 (( convegno I diritti sociali e la crisi economica tenutosi a Milano nel 2015.
L’impatto della crisi economica sulla giurisprudenza della Corte di Strasburgo
E. Crivelli
2017
Abstract
Il presente scritto si propone di considerare alcune tappe significative del contributo della Corte di Strasburgo alla tutela dei diritti fondamentali in un periodo particolarmente difficile della storia europea, impoverita da una profonda crisi economica, destabilizzata da flussi migratori senza precedenti e scossa da attentati terroristici che colpiscono il cuore delle nostre città. Vengono richiamate alcune vicende giurisprudenziali che sono parse particolarmente interessanti poiché hanno consentito alla Corte di Strasburgo di riconoscere sulla sua attività interpretativa l’influenza di un contesto di crisi economica e di mutamenti sociali e politici. Il filo conduttore che sembra di poter trarre dalla giurisprudenza della Corte europea è che in capo agli Stati rimane un margine relativamente ampio di discrezionalità sulle questioni che dipendono dalla politica sociale ed economica dei singoli ordinamenti, e che solo in circostanze eccezionali la scarsità di risorse potrà giustificare il mancato rispetto degli standard della Convenzione: proprio in periodi come quelli attuali la tenuta di una società democratica viene messa alla prova, nella consapevolezza che “i diritti umani non sono un lusso”.File | Dimensione | Formato | |
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