Lo scopo della mia presentazione è quello di dare nuove testimonianze empiriche al dibattito sul ruolo giocato dalle istituzioni legali nel processo di litigio e di risoluzione delle dispute diplomatiche nel Mediterraneo orientale. A tal fine, farò particolare riferimento ai documenti scritti ottenuti dalla capitale ottomana nei contenziosi tra i consoli veneziani e i loro interlocutori ottomani tra Sei e Settecento. Presenterò dei casi relativi a reclami che coinvolgevano sia numerosi sudditi veneti stabilitisi nelle periferie dell’Impero ottomano sia personaggi altolocati di Costantinopoli, e che si trasformarono in crisi diplomatiche tra i rappresentanti ottomani e quelli veneti. Mostrerò come lo scambio di informazioni e documenti tra la capitale ottomana e i suoi possedimenti periferici assumesse un ruolo di mediazione nelle dispute diplomatiche, dove la validità e il significato delle Capitolazioni, con i relativi privilegi corporativi, erano spesso materia di discussione e negoziazione. I casi presentati forniranno poi importanti indizi sull’uso della documentazione scritta nelle dispute emerse nell’intensa negoziazione diplomatica interculturale tra la Repubblica di Venezia e l’Impero ottomano. Infine, questi casi permetteranno di analizzare come cambia nel tempo il rapporto degli agenti locali verso l’autorità centrale del sultano. Complessivamente, l’interesse di questa ricerca risiede nel concepire una comunità di «stranieri» delle società di antico regime come un insieme di attori sociali capaci di influenzare il quadro legale al fine di ottenere privilegi a proprio vantaggio. In questa presentazione farò riferimento a documentazione conservata nell’Archivio di stato di Venezia. Le fonti relative a questi casi consistono prevalentemente in lettere inviate dai consoli Veneziani al bailo, l’ambasciatore permanente e console che risiedeva a Costantinopoli, e negli atti prodotti dalla cancelleria del bailo stesso. In questi documenti i consoli riportavano le più importanti fasi dei contenziosi che avevano luogo sia all’interno dei tribunali ottomani sia fuori.
Il ruolo delle risorse legali prodotte da Costantinopoli nelle dispute diplomatiche tra ufficiali ottomani e consoli veneziani / U. Signori. ((Intervento presentato al 4. convegno Attraverso la Storia SISEM tenutosi a Bologna nel 2016.
Il ruolo delle risorse legali prodotte da Costantinopoli nelle dispute diplomatiche tra ufficiali ottomani e consoli veneziani
U. Signori
2016
Abstract
Lo scopo della mia presentazione è quello di dare nuove testimonianze empiriche al dibattito sul ruolo giocato dalle istituzioni legali nel processo di litigio e di risoluzione delle dispute diplomatiche nel Mediterraneo orientale. A tal fine, farò particolare riferimento ai documenti scritti ottenuti dalla capitale ottomana nei contenziosi tra i consoli veneziani e i loro interlocutori ottomani tra Sei e Settecento. Presenterò dei casi relativi a reclami che coinvolgevano sia numerosi sudditi veneti stabilitisi nelle periferie dell’Impero ottomano sia personaggi altolocati di Costantinopoli, e che si trasformarono in crisi diplomatiche tra i rappresentanti ottomani e quelli veneti. Mostrerò come lo scambio di informazioni e documenti tra la capitale ottomana e i suoi possedimenti periferici assumesse un ruolo di mediazione nelle dispute diplomatiche, dove la validità e il significato delle Capitolazioni, con i relativi privilegi corporativi, erano spesso materia di discussione e negoziazione. I casi presentati forniranno poi importanti indizi sull’uso della documentazione scritta nelle dispute emerse nell’intensa negoziazione diplomatica interculturale tra la Repubblica di Venezia e l’Impero ottomano. Infine, questi casi permetteranno di analizzare come cambia nel tempo il rapporto degli agenti locali verso l’autorità centrale del sultano. Complessivamente, l’interesse di questa ricerca risiede nel concepire una comunità di «stranieri» delle società di antico regime come un insieme di attori sociali capaci di influenzare il quadro legale al fine di ottenere privilegi a proprio vantaggio. In questa presentazione farò riferimento a documentazione conservata nell’Archivio di stato di Venezia. Le fonti relative a questi casi consistono prevalentemente in lettere inviate dai consoli Veneziani al bailo, l’ambasciatore permanente e console che risiedeva a Costantinopoli, e negli atti prodotti dalla cancelleria del bailo stesso. In questi documenti i consoli riportavano le più importanti fasi dei contenziosi che avevano luogo sia all’interno dei tribunali ottomani sia fuori.File | Dimensione | Formato | |
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