La novella di Andriola Poncarali, inserita nella quarta giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio, può essere accostata da una prospettiva che oltrepassi l’esame degli aspetti filologico-letterari del racconto, per accogliere ulteriori dimensioni di analisi che afferiscono, ad esempio, all’approccio della storiografia. Sono, in parte, le vicende legate alla tradizione scritta dell’episodio narrato da Boccaccio ad orientare lo studioso verso la scelta di un simile taglio interpretativo: tali vicende, che promanano dal racconto del letterato fiorentino ed arrivano fino agli eruditi d’età moderna, passando per storici e cronisti tre e quattrocenteschi, si presentano come un problema difficilmente circoscrivibile ai soli aspetti filologici. Lo si può rilevare qualora si consideri come, al fondo del racconto del Boccaccio, stia il probabile recupero di un fatto non privo di riscontro storico. In questo senso, come si vedrà, la specola della storiografia può essere utile non già al fine di stabilire l’aderenza o meno del letterato fiorentino alla storicità dell’evento, quanto piuttosto per comprendere le possibili ragioni sottese alla scelta di personaggi e luoghi ben precisi. Un contesto e dei protagonisti che si cercherà di definire nella seconda parte del contributo, quella più legata ad istanze di tipo storiografico, laddove ad emergere come oggetto di studio saranno la Brescia di inizio Trecento e parte della sua classe dirigente: due elementi evocati, più o meno direttamente, proprio nella novella di Boccaccio.

Il tramonto dell’età comunale a Brescia nelle pagine del Boccaccio : la novella di Negro da Poncarale tra finzione letteraria e storiografia / F. Pagnoni. ((Intervento presentato al convegno Brescia per Boccaccio : studi, immagini, suoni nel 7. centenario della nascita (1313-2013) tenutosi a Brescia nel 2013.

Il tramonto dell’età comunale a Brescia nelle pagine del Boccaccio : la novella di Negro da Poncarale tra finzione letteraria e storiografia

F. Pagnoni
2013

Abstract

La novella di Andriola Poncarali, inserita nella quarta giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio, può essere accostata da una prospettiva che oltrepassi l’esame degli aspetti filologico-letterari del racconto, per accogliere ulteriori dimensioni di analisi che afferiscono, ad esempio, all’approccio della storiografia. Sono, in parte, le vicende legate alla tradizione scritta dell’episodio narrato da Boccaccio ad orientare lo studioso verso la scelta di un simile taglio interpretativo: tali vicende, che promanano dal racconto del letterato fiorentino ed arrivano fino agli eruditi d’età moderna, passando per storici e cronisti tre e quattrocenteschi, si presentano come un problema difficilmente circoscrivibile ai soli aspetti filologici. Lo si può rilevare qualora si consideri come, al fondo del racconto del Boccaccio, stia il probabile recupero di un fatto non privo di riscontro storico. In questo senso, come si vedrà, la specola della storiografia può essere utile non già al fine di stabilire l’aderenza o meno del letterato fiorentino alla storicità dell’evento, quanto piuttosto per comprendere le possibili ragioni sottese alla scelta di personaggi e luoghi ben precisi. Un contesto e dei protagonisti che si cercherà di definire nella seconda parte del contributo, quella più legata ad istanze di tipo storiografico, laddove ad emergere come oggetto di studio saranno la Brescia di inizio Trecento e parte della sua classe dirigente: due elementi evocati, più o meno direttamente, proprio nella novella di Boccaccio.
5-nov-2013
Settore M-STO/01 - Storia Medievale
Il tramonto dell’età comunale a Brescia nelle pagine del Boccaccio : la novella di Negro da Poncarale tra finzione letteraria e storiografia / F. Pagnoni. ((Intervento presentato al convegno Brescia per Boccaccio : studi, immagini, suoni nel 7. centenario della nascita (1313-2013) tenutosi a Brescia nel 2013.
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