Il 2014 sarà necessariamente un anno di svolta per l’Afghanistan. Non solo per la ragione più ovvia, il ritiro delle truppe internazionali, ma soprattutto perché a partire dal 2014 si inizierà a intravedere il futuro del paese dopo il lungo intervento internazionale. Negli ultimi anni il dibattito internazionale sull’Afghanistan è stato dominato dalla ricerca della migliore strategia dell’intervento. La ricerca del successo politico-militare ha alimentato un dibattito molto composito, a volte polarizzato, ma sostanzialmente teso a individuare i mezzi e i metodi più efficaci per restituire al paese una qualche forma di stabilità politica, almeno la minima indispensabile a scongiurare il ritorno dei Talebani a Kabul. Oggi, invece, la prospettiva da cui gli osservatori internazionali guarderanno l’Afghanistan si interroga sul suo futuro dopo il disimpegno internazionale.
Country to watch 2014: Afghanistan / A. Carati. - (2013 Dec).
Country to watch 2014: Afghanistan
A. Carati
2013
Abstract
Il 2014 sarà necessariamente un anno di svolta per l’Afghanistan. Non solo per la ragione più ovvia, il ritiro delle truppe internazionali, ma soprattutto perché a partire dal 2014 si inizierà a intravedere il futuro del paese dopo il lungo intervento internazionale. Negli ultimi anni il dibattito internazionale sull’Afghanistan è stato dominato dalla ricerca della migliore strategia dell’intervento. La ricerca del successo politico-militare ha alimentato un dibattito molto composito, a volte polarizzato, ma sostanzialmente teso a individuare i mezzi e i metodi più efficaci per restituire al paese una qualche forma di stabilità politica, almeno la minima indispensabile a scongiurare il ritorno dei Talebani a Kabul. Oggi, invece, la prospettiva da cui gli osservatori internazionali guarderanno l’Afghanistan si interroga sul suo futuro dopo il disimpegno internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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