Il contributo mette a confronto i testi poetici (sonetti, terzine satiriche) e quelli in prosa (lettere, autobiografia) nei quali Vittorio Alfieri descrive realtà geografiche, situazioni e ambienti con i quali venne a contatto nel corso dei viaggi in Europa; di quelle pagine vengono anche segnalate le probabili fonti letterarie, dal "Don Chisciotte" di Cervantes alle più recenti relazioni di viaggio. Soltanto nei luoghi più remoti e desolati, dalla pianura russa ai deserti dell’Aragona (ma anche nella campagna romana, o davanti al mare di Marsiglia), l’ansia, l’insoddisfazione, la malinconia che caratterizzano la sua esistenza sembrano trovare appagamento, a contatto con una natura aspra e selvaggia, capace di accendere la fantasia. Anche attraverso queste pagine odeporiche sui “luoghi estremi” Alfieri si configura, agli occhi dei lettori, come personaggio solitario, fiero e sdegnoso, tanto da divenire più tardi, in età romantica e risorgimentale, oggetto di una diffusa mitizzazione eroica.
“Sol nei deserti tacciono i miei guai” : luoghi desolati nei percorsi di Vittorio Alfieri / W. Spaggiari (TRINIDAD). - In: Deserti : rappresentazioni geografiche e letterarie / [a cura di] A.M. Salvadè. - Milano : Mimesis, 2016. - ISBN 9788857537665. - pp. 127-143
“Sol nei deserti tacciono i miei guai” : luoghi desolati nei percorsi di Vittorio Alfieri
W. Spaggiari
2016
Abstract
Il contributo mette a confronto i testi poetici (sonetti, terzine satiriche) e quelli in prosa (lettere, autobiografia) nei quali Vittorio Alfieri descrive realtà geografiche, situazioni e ambienti con i quali venne a contatto nel corso dei viaggi in Europa; di quelle pagine vengono anche segnalate le probabili fonti letterarie, dal "Don Chisciotte" di Cervantes alle più recenti relazioni di viaggio. Soltanto nei luoghi più remoti e desolati, dalla pianura russa ai deserti dell’Aragona (ma anche nella campagna romana, o davanti al mare di Marsiglia), l’ansia, l’insoddisfazione, la malinconia che caratterizzano la sua esistenza sembrano trovare appagamento, a contatto con una natura aspra e selvaggia, capace di accendere la fantasia. Anche attraverso queste pagine odeporiche sui “luoghi estremi” Alfieri si configura, agli occhi dei lettori, come personaggio solitario, fiero e sdegnoso, tanto da divenire più tardi, in età romantica e risorgimentale, oggetto di una diffusa mitizzazione eroica.Pubblicazioni consigliate
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