Nel lavoro si analizzano gli incentivi che le diverse regole di responsabilità hanno sul livello di attività del debitore e sull’affidamento del creditore al fine di comprendere se la regola ottimale di responsabilità contrattuale, in ipotesi di risoluzione del contratto, sia quella volta al risarcimento dell’interesse positivo o di quello negativo. Lo studio mostra come il risarcimento dell’interesse negativo del contraente comporta incentivi inefficienti su entrambe le parti e porta all’inadempimento di contratti efficienti e all’adempimento di quelli inefficienti; al contrario, la regola volta al risarcimento dell’interessepositivo ha incentivi ottimali sul debitore e, se tale risarcimento è parametrato ad uno standard astratto di affidamento ragionevole, anche sul creditore. Si cerca a questo punto, di risolvere i problemi della soggettivizzazione dei rimedi e del risarcimento degli interessi non valutabili in denaro e si dimostra come tali caratterizzazioni possano essere introdotte nel nostro ordinamento attraverso un’opportuna interpretazione degli artt. 1225, 1226 e 1227 c.c.
Interesse positivo, interesse negativo ed incentivi nella responsabilità contrattuale : un’analisi economica e comparata / F. Parisi, M.S. Cenini. - In: RIVISTA DI DIRITTO CIVILE. - ISSN 0035-6093. - 54:1/Suppl.(2008), pp. 218-242.
Interesse positivo, interesse negativo ed incentivi nella responsabilità contrattuale : un’analisi economica e comparata
M.S. CeniniUltimo
2008
Abstract
Nel lavoro si analizzano gli incentivi che le diverse regole di responsabilità hanno sul livello di attività del debitore e sull’affidamento del creditore al fine di comprendere se la regola ottimale di responsabilità contrattuale, in ipotesi di risoluzione del contratto, sia quella volta al risarcimento dell’interesse positivo o di quello negativo. Lo studio mostra come il risarcimento dell’interesse negativo del contraente comporta incentivi inefficienti su entrambe le parti e porta all’inadempimento di contratti efficienti e all’adempimento di quelli inefficienti; al contrario, la regola volta al risarcimento dell’interessepositivo ha incentivi ottimali sul debitore e, se tale risarcimento è parametrato ad uno standard astratto di affidamento ragionevole, anche sul creditore. Si cerca a questo punto, di risolvere i problemi della soggettivizzazione dei rimedi e del risarcimento degli interessi non valutabili in denaro e si dimostra come tali caratterizzazioni possano essere introdotte nel nostro ordinamento attraverso un’opportuna interpretazione degli artt. 1225, 1226 e 1227 c.c.Pubblicazioni consigliate
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