L’esercizio fisico, insieme alla dieta e alla terapia farmacologica, rappresenta una delle tre pietre miliari nel trattamento e nella cura del diabete mellito di tipo 2. La sua natura non farmacologica, gli effetti benèfici sui fattori di rischio metabolico associati alle complicanze del diabete, e suoi bassi costi, contribuiscono ad aumentare l’“appeal terapeutico” della regolare attività fisica. Interminabile è la lista di studi che dimostra come l’esercizio aumenti il consumo di glucosio a livello periferico e sistemico, migliori la sensibilità insulinica, e consenta di raggiungere posizioni più fisiologicamente accettabili sulla nota curva iperbolica della glucose tolerance. L’esercizio fisico, infatti, è in grado di attivare acutamente il metabolismo del glucosio. Programmi d’allenamento ad hoc sono efficaci nello stimolare l’azione insulinica nell’organismo in toto in pazienti insulino-resistenti. Le evidenze accumulate in questi ultimi anni suggeriscono che l’esercizio fisico aerobico, d’endurance, costituisce una modalità di intervento sicura, realizzabile ed efficace nel trattamento del diabete anche in riferimento alla sopravvivenza. L’esercizio fisico intenso, anaerobico, come quello delle discipline di forza o di potenza, non è altrettanto univocamente riconosciuto come sicuro e semplice da realizzare, ma non meno importante nello stimolare il metabolismo energetico e del glucosio in particolare. La presente disamina contempla questi aspetti, valutando le risposte indotte dalla stimolazione fisica (acuta e cronica) in tre modelli esemplificativi per la comprensione del metabolismo del glucosio: il soggetto in cui tale metabolismo è fisiologicamente funzionante (sano), quello in cui è patologico o scompensato (diabete di tipo 2 e insulino-resistenza) ed infine quello in cui è massimamente vantaggioso per il turn-over dei substrati energetici, ovvero quello dei professionisti sportivi, gli atleti.

Il metabolismo energetico muscolare nei soggetti sani, nei diabetici di tipo 2 e negli atleti / R. Codella, L. Luzi. - In: IL DIABETE. - ISSN 1720-8335. - 29:(2017 Mar 01).

Il metabolismo energetico muscolare nei soggetti sani, nei diabetici di tipo 2 e negli atleti

R. Codella;L. Luzi
2017

Abstract

L’esercizio fisico, insieme alla dieta e alla terapia farmacologica, rappresenta una delle tre pietre miliari nel trattamento e nella cura del diabete mellito di tipo 2. La sua natura non farmacologica, gli effetti benèfici sui fattori di rischio metabolico associati alle complicanze del diabete, e suoi bassi costi, contribuiscono ad aumentare l’“appeal terapeutico” della regolare attività fisica. Interminabile è la lista di studi che dimostra come l’esercizio aumenti il consumo di glucosio a livello periferico e sistemico, migliori la sensibilità insulinica, e consenta di raggiungere posizioni più fisiologicamente accettabili sulla nota curva iperbolica della glucose tolerance. L’esercizio fisico, infatti, è in grado di attivare acutamente il metabolismo del glucosio. Programmi d’allenamento ad hoc sono efficaci nello stimolare l’azione insulinica nell’organismo in toto in pazienti insulino-resistenti. Le evidenze accumulate in questi ultimi anni suggeriscono che l’esercizio fisico aerobico, d’endurance, costituisce una modalità di intervento sicura, realizzabile ed efficace nel trattamento del diabete anche in riferimento alla sopravvivenza. L’esercizio fisico intenso, anaerobico, come quello delle discipline di forza o di potenza, non è altrettanto univocamente riconosciuto come sicuro e semplice da realizzare, ma non meno importante nello stimolare il metabolismo energetico e del glucosio in particolare. La presente disamina contempla questi aspetti, valutando le risposte indotte dalla stimolazione fisica (acuta e cronica) in tre modelli esemplificativi per la comprensione del metabolismo del glucosio: il soggetto in cui tale metabolismo è fisiologicamente funzionante (sano), quello in cui è patologico o scompensato (diabete di tipo 2 e insulino-resistenza) ed infine quello in cui è massimamente vantaggioso per il turn-over dei substrati energetici, ovvero quello dei professionisti sportivi, gli atleti.
Settore M-EDF/02 - Metodi e Didattiche delle Attivita' Sportive
Settore MED/13 - Endocrinologia
1-mar-2017
13-giu-2017
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