A cavallo tra anni Quaranta e anni Cinquanta, grazie all'attività  di Corrado Cagli e soprattutto a quella di Emilio Villa all'interno della Fondazione Origine e della rivista "Arti Visive", si diffonde nell'ambiente intellettuale romano l'interesse per un primitivismo e un concetto di origine in senso paleontologico e antropologico, che diviene di grande stimolo teorico e visivo per vari artisti dell'area detta informale romana. Con le opere di Capogrossi, entra nel dibattito artistico romano la problematica linguistica, cioè l'elaborazione lucida di un'ipotesi di linguaggio di base grammaticale. In questa linea segnica vanno anche inscritte le ricerche di artisti come Accardi e Sanfilippo, e in parte Tancredi in cui interviene anche l'elemento gestuale e manuale. L'ambiente artistico romano tra il 1951 e il 1955-56 è animato da giovani artisti, quali Nuvolo, Cervelli, Ceccarelli, Cristiano e Sterpini, che innestando l'elemento gestuale sulal grande lezione materica di Alberto Burri, superano le suggestioni materiche e psicologiche più facili e lavorano per l'elaborazione di una scrittura immaginosa, orfica. E di matrice materica è sicuramente questa "estetica del muro" che a metà  del decennio viene esplicitamente dichiarata dai primi decollage di Mimmo Rotella. Segni gestuali, scrittura manuale e superficie-muro sono elementi alla base della ricerca a rtistica di Gastone Novelli e Cy Twombly. Tra anni Cinquanta e anni Sessanta gli intrecci tra artisti e poeti, tra arti visive e letteratura, divengono sempre più intensi, dando esiti molto proficui e alimentando le realtà culturali di varie città  italiane. A Roma si possono citare le collaborazioni tra Novelli e Perilli da un lato, e i Novissimi dall'altro; oppure la rivista di scrittura poetica "EX" a cura di Villa, Mario Diacono e Gianni De Bernardi. A Napoli si ha un proliferare di esperienze e riviste che nascono l'una e sull'altra legate al Gruppo '58 e alle figure di Luciano Caruso e Stelio Maria Martini. A Genova catalizzatrici invece sono le riviste "Ana Eccetera", "Marcatrè" e "Tool" e in cui il linguaggio verbale e visuale è al centro delle ricerche di artisti e poeti. Infine il passaggio della redazione di "Marcatrè" e "Tool" a Milano, da un lato, rinsalda il canale di scambi esistente tra le due città, dall'altro favorisce il catalizzarsi nella città lombarda di esperienze legate al tema della poesia visuale e della scrittura nella metà  degli anni Sessanta e per tutti gli anni Settanta, con figure quali Carrega, Accame, Sanesi, Pavanello, Mussio.

La scrittura manuale : segno, gesto, spazio, materia e parola / D. Colombo - In: La parola nell'arte : ricerche d'avanguardia nel '900 : dal futurismo ad oggi attraverso le collezioni del Mart : [Rovereto, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, 10 novembre 2007-6 aprile 2008] / [a cura di] M. Gazzotti, J. Trolp. - Milano : Skira, 2007. - ISBN 978-88-613-0460-4. - pp. 559-565

La scrittura manuale : segno, gesto, spazio, materia e parola

D. Colombo
Primo
2007

Abstract

A cavallo tra anni Quaranta e anni Cinquanta, grazie all'attività  di Corrado Cagli e soprattutto a quella di Emilio Villa all'interno della Fondazione Origine e della rivista "Arti Visive", si diffonde nell'ambiente intellettuale romano l'interesse per un primitivismo e un concetto di origine in senso paleontologico e antropologico, che diviene di grande stimolo teorico e visivo per vari artisti dell'area detta informale romana. Con le opere di Capogrossi, entra nel dibattito artistico romano la problematica linguistica, cioè l'elaborazione lucida di un'ipotesi di linguaggio di base grammaticale. In questa linea segnica vanno anche inscritte le ricerche di artisti come Accardi e Sanfilippo, e in parte Tancredi in cui interviene anche l'elemento gestuale e manuale. L'ambiente artistico romano tra il 1951 e il 1955-56 è animato da giovani artisti, quali Nuvolo, Cervelli, Ceccarelli, Cristiano e Sterpini, che innestando l'elemento gestuale sulal grande lezione materica di Alberto Burri, superano le suggestioni materiche e psicologiche più facili e lavorano per l'elaborazione di una scrittura immaginosa, orfica. E di matrice materica è sicuramente questa "estetica del muro" che a metà  del decennio viene esplicitamente dichiarata dai primi decollage di Mimmo Rotella. Segni gestuali, scrittura manuale e superficie-muro sono elementi alla base della ricerca a rtistica di Gastone Novelli e Cy Twombly. Tra anni Cinquanta e anni Sessanta gli intrecci tra artisti e poeti, tra arti visive e letteratura, divengono sempre più intensi, dando esiti molto proficui e alimentando le realtà culturali di varie città  italiane. A Roma si possono citare le collaborazioni tra Novelli e Perilli da un lato, e i Novissimi dall'altro; oppure la rivista di scrittura poetica "EX" a cura di Villa, Mario Diacono e Gianni De Bernardi. A Napoli si ha un proliferare di esperienze e riviste che nascono l'una e sull'altra legate al Gruppo '58 e alle figure di Luciano Caruso e Stelio Maria Martini. A Genova catalizzatrici invece sono le riviste "Ana Eccetera", "Marcatrè" e "Tool" e in cui il linguaggio verbale e visuale è al centro delle ricerche di artisti e poeti. Infine il passaggio della redazione di "Marcatrè" e "Tool" a Milano, da un lato, rinsalda il canale di scambi esistente tra le due città, dall'altro favorisce il catalizzarsi nella città lombarda di esperienze legate al tema della poesia visuale e della scrittura nella metà  degli anni Sessanta e per tutti gli anni Settanta, con figure quali Carrega, Accame, Sanesi, Pavanello, Mussio.
Corrado Cagli ; Emilio Villa ; Giuseppe Capogrossi ; pittura segnica ; Accardi ; Sanfilippo ; Tancredi ; pittura gestuale ; pittura materica ; Alberto Burri ; estetica del muro ; Mimmo Rotella ; Gastone Novelli ; Cy Twombly ; Achille Perilli ; Mario Diacono ; Gianni De Bernardi ; Gruppo '58 ; Luigi Castellano ; Luciano Caruso ; Stelio Maria Martini ; Martino Oberto ; "Ana Eccetera" ; "Marcatrè" ; "Tool" ; Carrega ; Accame ; Sanesi ; Pavanello ; Mussio
2007
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