L'introduzione dei "quasi-mercati" o della "concorrenza amministrata" rappresenta il più importante tentativo di mutare l'assetto istituzionale dei sistemi sanitari in Europa e, in particolare, di quelli organizzati come servizi sanitari nazionali (ad esempio Italia, Gran Bretagna o paesi scandinavi). Accreditamento delle strutture, libertà di scelta da parte del paziente, sistemi di pagamento a prestazione, tutte espressioni ormai familiari agli operatori del settore sanitario, fanno riferimento ad una strumentazione adottata all'inizio degli anni novanta dai decisori pubblici per promuovere il passaggio da una regolazione pubblica ad una di tipo competitivo, nella quale il contratto tende a sostituire la gerarchia come meccanismo principale di governance. Dopo aver collocato tale innovazione in prospettiva storica, il volume ricostruisce il percorso evolutivo delle politiche orientate a introdurre incentivi di mercato e forme di competizione tra le organizzazioni sanitarie in Italia e in Gran Bretagna, principale modello di riferimento per i quasi-mercati in ambito europeo. In entrambi i casi l'analisi mette in luce la presenza di mix regolativi caratterizzati dalla combinazione di meccanismi concorrenziali, di programmazione e di cooperazione, tra i soggetti coinvolti nell'erogazione dei servizi. Le differenze esistenti fra le scelte compiute nei due paesi sono però rilevanti, così come, nel contesto italiano, fra le diverse regioni, per le quali la definizione degli assetti e delle regole vigenti nel sistema sanitario rappresenta un'opportunità di qualificare il proprio indirizzo di governo in un terreno ricco di scelte ideologico-valoriali.
La regolazione dei sistemi sanitari in Italia e Gran Bretagna : concorrenza, cooperazione, programmazione / S. Neri. - Milano : Franco Angeli, 2006. - ISBN 88-464-7565-8.
La regolazione dei sistemi sanitari in Italia e Gran Bretagna : concorrenza, cooperazione, programmazione
S. NeriPrimo
2006
Abstract
L'introduzione dei "quasi-mercati" o della "concorrenza amministrata" rappresenta il più importante tentativo di mutare l'assetto istituzionale dei sistemi sanitari in Europa e, in particolare, di quelli organizzati come servizi sanitari nazionali (ad esempio Italia, Gran Bretagna o paesi scandinavi). Accreditamento delle strutture, libertà di scelta da parte del paziente, sistemi di pagamento a prestazione, tutte espressioni ormai familiari agli operatori del settore sanitario, fanno riferimento ad una strumentazione adottata all'inizio degli anni novanta dai decisori pubblici per promuovere il passaggio da una regolazione pubblica ad una di tipo competitivo, nella quale il contratto tende a sostituire la gerarchia come meccanismo principale di governance. Dopo aver collocato tale innovazione in prospettiva storica, il volume ricostruisce il percorso evolutivo delle politiche orientate a introdurre incentivi di mercato e forme di competizione tra le organizzazioni sanitarie in Italia e in Gran Bretagna, principale modello di riferimento per i quasi-mercati in ambito europeo. In entrambi i casi l'analisi mette in luce la presenza di mix regolativi caratterizzati dalla combinazione di meccanismi concorrenziali, di programmazione e di cooperazione, tra i soggetti coinvolti nell'erogazione dei servizi. Le differenze esistenti fra le scelte compiute nei due paesi sono però rilevanti, così come, nel contesto italiano, fra le diverse regioni, per le quali la definizione degli assetti e delle regole vigenti nel sistema sanitario rappresenta un'opportunità di qualificare il proprio indirizzo di governo in un terreno ricco di scelte ideologico-valoriali.Pubblicazioni consigliate
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