In questo scritto viene analizzata la giurisprudenza costituzionale sui cd. “limiti ulteriori” della delegazione legislativa e, più in particolare, sull’acquisizione di un parere o di un’intesa, in sede delle Conferenze, Stato-Regioni e Unificata, sugli schemi di decreto legislativo del Governo. Ciò al fine di verificare l'effettiva portata innovativa della sent. n. 251 del 2016 sul principio di leale collaborazione nel procedimento di delegazione legislativa, ossia se essa si inserisce nel solco della precedente giurisprudenza costituzionale oppure costituisce, in materia, un punto di svolta o di rottura. In particolare, si analizza l’impatto della sentenza sull’istituto della delegazione legislativa e sul grado di discrezionalità del legislatore delegante e del legislatore delegato. Vengono quindi valutate le conseguenze che la sentenza è in grado di produrre, non solo in relazione al caso concreto ma, in generale, sul procedimento di delega. Infine, si riflette sulla remota possibilità che l’orientamento della Corte costituzionale trovi conferma in futuro.
Le diverse declinazioni del principio di leale collaborazione nella delegazione legislativa elaborate dalla giurisprudenza costituzionale (alla luce della sent. n. 251 del 2016) / G. Marchetti. - In: RIVISTA AIC. - ISSN 2039-8298. - 2017:2(2017 May 31), pp. 2.1-2.28.
Le diverse declinazioni del principio di leale collaborazione nella delegazione legislativa elaborate dalla giurisprudenza costituzionale (alla luce della sent. n. 251 del 2016)
G. Marchetti
2017
Abstract
In questo scritto viene analizzata la giurisprudenza costituzionale sui cd. “limiti ulteriori” della delegazione legislativa e, più in particolare, sull’acquisizione di un parere o di un’intesa, in sede delle Conferenze, Stato-Regioni e Unificata, sugli schemi di decreto legislativo del Governo. Ciò al fine di verificare l'effettiva portata innovativa della sent. n. 251 del 2016 sul principio di leale collaborazione nel procedimento di delegazione legislativa, ossia se essa si inserisce nel solco della precedente giurisprudenza costituzionale oppure costituisce, in materia, un punto di svolta o di rottura. In particolare, si analizza l’impatto della sentenza sull’istituto della delegazione legislativa e sul grado di discrezionalità del legislatore delegante e del legislatore delegato. Vengono quindi valutate le conseguenze che la sentenza è in grado di produrre, non solo in relazione al caso concreto ma, in generale, sul procedimento di delega. Infine, si riflette sulla remota possibilità che l’orientamento della Corte costituzionale trovi conferma in futuro.File | Dimensione | Formato | |
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