L’attività di ricerca è stata svolta nell’ambito del progetto Innovì, che vede coinvolti l’Istituto di Ingegneria Agraria e il dipartimento di Produzioni Vegetali dell’Università di Milano, la Fondazione Fojanini di Sondrio, la Cooperativa Ponte in Valtellina e l’azienda Unitec di Lugo (Ra). ‘Innovì’ mira a valutare la possibilità di impiegare metodi non distruttivi per incrementare il valore delle produzioni vitifrutticole della Valtellina. Pertanto è stato realizzato e sperimentato su uva, mele e mirtilli, uno strumento portatile realizzato dall’Istituto di Ingegneria Agraria per la valutazione ottica non distruttiva nell’intervallo di lunghezze d’onda 445-970 nm (Vis/NIR) di indici di qualità come contenuto zuccherino, durezza, acidità e di indici riguardanti componenti salutistico-nutrizionali come antociani, flavonoidi, polifenoli e vitamina C. Sono state indagate, grazie all’elaborazione di modelli statistici, le relazioni tra le proprietà ottiche dei frutti registrate con il prototipo sperimentale e i valori dei diversi parametri rilevati con le classiche analisi distruttive di laboratorio. I modelli statistici vengono elaborati attraverso l’utilizzo di tecniche di regressione multivariata che permettono di estrarre la massima informazione presente nei dati correlando gli spettri registrati dallo strumento con le proprietà chimico-fisiche dei campioni. La bontà dei modelli elaborati viene valutata attraverso parametri come il coefficiente di correlazione (r), che deve avvicinarsi il più possibile all’unità (correlazione perfetta tra dato stimato e dato di riferimento) e l’errore standard della stima (SECV o SECV%) che deve essere, invece, il più basso possibile. Durante il progetto di ricerca sono state effettuate l’acquisizione e l’elaborazione dei dati sui campioni di mele, uva e mirtilli provenienti da due annate agrarie. Parallelamente sono state realizzate in collaborazione con il DiSTAM, sperimentazioni analoghe con uno strumento FT-NIR da laboratorio su campioni di omogenato d’uva e di mirtilli (medesimi campioni analizzati con il prototipo Vis/NIR). Infine nel corso del secondo anno, è stata sperimentata sempre nell’ambito del progetto Innovì una postazione NIR on-line fornita da UNITEC spa, installata presso la Cooperativa di Ponte in Valtellina. Con questo strumento sono state analizzate in modo non distruttivo mele delle varietà Golden e Stark Delicious su classici parametri di maturazione (Contenuto in solidi solubili e durezza) con lo scopo di valutare l’accuratezza delle stime fornite da questo strumento. Inoltre sono stati elaborati dei modelli di regressione preliminari per la stima di nuovi parametri nutraceutici (clorofilla e carotenoidi) direttamente con questa calibratrice. Di seguito vengono brevemente presentati i risultati ottenuti dalle sperimentazioni condotte su mirtillo, uva e mele. Mirtillo - In Valtellina la superficie totale investita a piccoli frutti, e precisamente a mirtillo gigante americano, è di circa 10 ettari, con un numero indicativo di 30.000 piante costituite da diverse varietà a differenti epoche di maturazione. L’interesse verso questa coltura è in continua crescita e ultimamente si assiste a un costante incremento annuo del 20% della superficie coltivata. Nel progetto sono state analizzate con il sistema Vis/NIR due varietà (Duke e Brigitta) e sono stati acquisiti gli spettri sia di bacche intere, sia di campione omogenato. I campioni sono stati suddivisi in quattro classi di maturazione. Sulla base dei modelli elaborati per gli spettri acquisiti sulle bacche della varietà Brigitta, sono stati ottenuti buoni risultati in termini di capacità di stima in particolare per il contenuto in solidi solubili, per la durezza, per il contenuto in antociani e in flavonoidi e per l’ac. ascorbico, con valori di r intorno a 0,9. Risultati soddisfacenti sono stati ottenuti anche per il contenuto in polifenoli con valori di r superiori a 0,8. Risultati analoghi sono stati ottenuti per la varietà Duke. Per quanto riguarda l’analisi dell’omogenato di mirtilli le risposte dei modelli sono state molto buone. Questo conferma che una minima preparazione del campione può permettere di stimare i diversi indici di interesse in modo ancora più accurato rispetto all’analisi delle singole bacche. I migliori risultati sono stati ottenuti ancora una volta per il contenuto in solidi solubili e per gli antociani con valori di coefficiente di correlazione superiori a 0.9 e valori molto bassi di errore di stima. Risultati confortanti sono stati ottenuti anche per gli altri indici con valori di r intorno a 0,8. Buoni risultati sono stati conseguiti per quanto riguarda l’analisi di classificazione dei campioni: mediamente infatti oltre l’80% dei campioni sono stati correttamente classificati all’interno delle rispettive classi di maturazione con percentuali di errore durante la classificazione dei campioni che si sono mantenute basse per le classi di maggiore interesse (classi III, frutti non ancora completamente maturi e IV, frutti maturi). Questa applicazione, opportunamente sviluppata, può risultare particolarmente interessante come supporto nella decisione del momento ottimale di raccolta, utilizzando lo strumento per individuare in tempo reale se le bacche appartengono o meno alla classe dei frutti maturi. Uva - Attualmente in Valtellina sono censiti circa 1200 ha coltivati a vite, di cui circa 850 ha producono uva destinata alla vinificazione commerciale. Il nebbiolo, nel biotipo valtellinese chiamato chiavennasca, rappresenta di gran lunga la varietà più coltivata in Valtellina (più del 90% della superficie vitata). In questo contesto il monitoraggio a campione delle uve rivela ampi limiti di utile applicabilità e interesse. In particolare, il controllo del contenuto in polifenoli è uno degli aspetti più rilevanti della vinificazione delle uve rosse, poiché influenza il colore (antociani) e la sua stabilità nel tempo, oltre a determinare i gusti d’astringente, i gusti amari e alcune note olfattive (fenoli volatili). Nel caso specifico dell’uva, quindi, un sistema in grado di valutare in modo rapido il contenuto in polifenoli e antociani sarebbe di grande aiuto per i produttori di vino per un’analisi di accettazione delle uve al momento del loro conferimento presso le cantine. Le analisi di tipo tradizionale, effettuate al momento in laboratorio, richiedono tempi lunghi e necessitano di personale altamente specializzato; inoltre non esiste un metodo in grado di effettuare contemporaneamente analisi di parametri differenti. Per questo sulla base degli spettri Vis/NIR sono stati elaborati dei modelli, su acini interi e su prodotto omogenato, sia per gli indici di maturazione tecnologica (contenuto in solidi solubili, acidità, pH), sia per gli indici di maturazione fenolica (antociani potenziali ed estraibili e polifenoli). I modelli elaborati sulla base di acquisizioni sugli acini tal quali hanno evidenziato buoni risultati in termini di capacità di stima solo per gli indici di maturazione tecnologica, in particolare per il contenuto in solidi solubili e per il pH. Risultati migliori, invece, sono stati ottenuti per i modelli elaborati sulla base di acquisizioni effettuate su omogenati d’uva. Sono stati registrati, infatti, valori positivi dei diversi parametri di valutazione dei modelli per tutti gli indici, tra i quali anche quelli di maturazione fenolica, molto importanti per la vinificazione e per la qualità del prodotto. In particolare per quanto riguarda i parametri tecnologici, buoni risultati sono stati ottenuti per il contenuto in solidi solubili e per l’acidità con r > 0,8. Inoltre, con riferimento ai parametri fenolici, i modelli elaborati per gli antociani e per i polifenoli hanno mostrato rispettivamente r > 0,9 e r > 0,8. Mela - La melicoltura valtellinese, che interessa 1200 ha del territorio, vive un processo di intenso rinnovamento in risposta alla sempre più diffusa necessità di strumenti e metodi innovativi in grado di valorizzare le caratteristiche qualitative che la mela può esprimere nelle particolari condizioni pedo-climatiche del comprensorio valtellinese. Disporre di strumenti di campo che consentano di seguire l'espressione delle proprietà sensoriali dei frutti durante il processo di maturazione, consentirebbe una migliore conoscenza e gestione delle diverse cultivar, oltre che della disomogeneità dell'epoca di maturazione dettata dalle notevoli differenze climatiche che si registrano all'interno dell'area di produzione di mela valtellinese. Allo stesso modo, l'impiego di tecniche innovative nelle fasi di cernita in postraccolta finalizzate alla valutazione delle caratteristiche sensoriali dei singoli frutti, consentirebbe la selezione di partite con caratteristiche qualitative certificate e l'eliminazione dei frutti incorsi in patologie o eccessivi deperimenti qualitativi. Il tutto con grande beneficio per la loro ottimale gestione e valorizzazione commerciale. Per quanto riguarda le mele con il dispositivo Vis/NIR sono stati acquisiti gli spettri delle varietà Golden Delicious e Stark Delicious, le più diffuse in Valtellina. Sulla base dei modelli elaborati sono stati ottenuti buoni risultati per il contenuto in solidi solubili per entrambe le varietà, con valori di r superiori a 0,8 ed errori di stima inferiori al 7%. Buoni risultati sono stati ottenuti anche per la stima dell’acidità e del contenuto di clorofilla e flavonoidi per la varietà Stark. Inoltre è stato installato ed è attualmente ancora in fase di sperimentazione presso la Cooperativa di Ponte in Valtellina un modello di selezionatrice ottica per la valutazione in linea in postraccolta della qualità delle mele, fornita da Unitec, azienda specializzata nella produzione di impianti per la valutazione della qualità di prodotti ortofrutticoli. L’impianto permette una veloce selezione non distruttiva dei frutti (fino a 10/sec) sempre attraverso l’utilizzo della tecnica NIR. In questo caso vengono valutati indici qualitativi come il contenuto in solidi solubili e la durezza, adattandoli alle specifiche derivanti dalle esigenze del postraccolta. Sono stati analizzati 100 campioni per ogni varietà, con 10 repliche per ogni campione, per un totale di 1000 acquisizioni per ogni varietà. I risultati ottenuti per la stima del contenuto in solidi solubili hanno evidenziato uno scarto percentuale medio dalle classiche analisi rifrattometriche molto contenuto del 5%. Sempre per il contenuto in solidi solubili il 77% delle stime su mele Golden evidenziano uno scarto dalle analisi di riferimento inferiore al °Brix. Per le Stark invece questo valore scende al 62%. Buoni risultati sono stati ottenuti anche per la stima della durezza delle mele con uno scarto percentuale medio del 10% rispetto al valore penetrometrico. In questo caso, per le mele Golden, il 77% delle stime evidenzia un errore inferiore a 1 kg/cm2, mentre per le Stark questo valore sale all’81%. Inoltre sono in corso delle prove mirate allo studio della possibilità di elaborare dei modelli in grado di stimare anche altri indici come il contenuto di clorofilla e di carotenoidi, nell’ottica di ampliare le potenzialità d’analisi della macchina. Sono inoltre state effettuate, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche (DiSTAM), delle sperimentazioni di confronto mediante acquisizioni spettrali con uno strumento FT-NIR da laboratorio su campioni di omogenato d’uva e di mirtilli. Anche in questo caso i risultati ottenuti sono buoni e prospettano la possibilità di proporre tali strumenti come valida e rapida alternativa alle classiche analisi di laboratorio. I risultati ottenuti hanno permesso quindi di avere a disposizione, direttamente in campo, un sistema sperimentale semplice, poco costoso e soprattutto rapido per l’analisi degli indici qualitativi di maggiore interesse. La sperimentazione della selezionatrice NIR on-line di Unitec ha inoltre evidenziato la possibilità di utilizzare efficacemente sistemi di questo tipo per la gestione delle partite di frutta in un centro di stoccaggio e selezione su grandi quantitativi di prodotto. Pertanto si può affermare che è stato raggiunto l’obiettivo del progetto di mettere a punto strumenti adeguati per ottimizzare le tecniche produttive, i metodi di gestione postraccolta e i sistemi di selezione orientati alla qualità del frutto, per una migliore valorizzazione commerciale delle produzioni regionali. Parallelamente alle attività di ricerca sono state intraprese diverse azioni mirate alla divulgazione dei risultati ottenuti dal progetto di ricerca. Oltre alla presentazione di lavori a convegni, è stato organizzato un workshop interamente dedicato al progetto durante il MACFRUT 2007 di Cesena e un seminario presso la Cooperativa di Ponte in Valtellina, rivolto in particolare agli operatori locali del settore.

Tecniche innovative per la valorizzazione della qualità dei prodotti ortofrutticoli freschi / R. Beghi ; L. Bodria, F. Sangiorgi. ISTITUTO DI INGEGNERIA AGRARIA, 2008 Dec 17. 21. ciclo, Anno Accademico 2007/2008.

Tecniche innovative per la valorizzazione della qualità dei prodotti ortofrutticoli freschi

R. Beghi
2008

Abstract

L’attività di ricerca è stata svolta nell’ambito del progetto Innovì, che vede coinvolti l’Istituto di Ingegneria Agraria e il dipartimento di Produzioni Vegetali dell’Università di Milano, la Fondazione Fojanini di Sondrio, la Cooperativa Ponte in Valtellina e l’azienda Unitec di Lugo (Ra). ‘Innovì’ mira a valutare la possibilità di impiegare metodi non distruttivi per incrementare il valore delle produzioni vitifrutticole della Valtellina. Pertanto è stato realizzato e sperimentato su uva, mele e mirtilli, uno strumento portatile realizzato dall’Istituto di Ingegneria Agraria per la valutazione ottica non distruttiva nell’intervallo di lunghezze d’onda 445-970 nm (Vis/NIR) di indici di qualità come contenuto zuccherino, durezza, acidità e di indici riguardanti componenti salutistico-nutrizionali come antociani, flavonoidi, polifenoli e vitamina C. Sono state indagate, grazie all’elaborazione di modelli statistici, le relazioni tra le proprietà ottiche dei frutti registrate con il prototipo sperimentale e i valori dei diversi parametri rilevati con le classiche analisi distruttive di laboratorio. I modelli statistici vengono elaborati attraverso l’utilizzo di tecniche di regressione multivariata che permettono di estrarre la massima informazione presente nei dati correlando gli spettri registrati dallo strumento con le proprietà chimico-fisiche dei campioni. La bontà dei modelli elaborati viene valutata attraverso parametri come il coefficiente di correlazione (r), che deve avvicinarsi il più possibile all’unità (correlazione perfetta tra dato stimato e dato di riferimento) e l’errore standard della stima (SECV o SECV%) che deve essere, invece, il più basso possibile. Durante il progetto di ricerca sono state effettuate l’acquisizione e l’elaborazione dei dati sui campioni di mele, uva e mirtilli provenienti da due annate agrarie. Parallelamente sono state realizzate in collaborazione con il DiSTAM, sperimentazioni analoghe con uno strumento FT-NIR da laboratorio su campioni di omogenato d’uva e di mirtilli (medesimi campioni analizzati con il prototipo Vis/NIR). Infine nel corso del secondo anno, è stata sperimentata sempre nell’ambito del progetto Innovì una postazione NIR on-line fornita da UNITEC spa, installata presso la Cooperativa di Ponte in Valtellina. Con questo strumento sono state analizzate in modo non distruttivo mele delle varietà Golden e Stark Delicious su classici parametri di maturazione (Contenuto in solidi solubili e durezza) con lo scopo di valutare l’accuratezza delle stime fornite da questo strumento. Inoltre sono stati elaborati dei modelli di regressione preliminari per la stima di nuovi parametri nutraceutici (clorofilla e carotenoidi) direttamente con questa calibratrice. Di seguito vengono brevemente presentati i risultati ottenuti dalle sperimentazioni condotte su mirtillo, uva e mele. Mirtillo - In Valtellina la superficie totale investita a piccoli frutti, e precisamente a mirtillo gigante americano, è di circa 10 ettari, con un numero indicativo di 30.000 piante costituite da diverse varietà a differenti epoche di maturazione. L’interesse verso questa coltura è in continua crescita e ultimamente si assiste a un costante incremento annuo del 20% della superficie coltivata. Nel progetto sono state analizzate con il sistema Vis/NIR due varietà (Duke e Brigitta) e sono stati acquisiti gli spettri sia di bacche intere, sia di campione omogenato. I campioni sono stati suddivisi in quattro classi di maturazione. Sulla base dei modelli elaborati per gli spettri acquisiti sulle bacche della varietà Brigitta, sono stati ottenuti buoni risultati in termini di capacità di stima in particolare per il contenuto in solidi solubili, per la durezza, per il contenuto in antociani e in flavonoidi e per l’ac. ascorbico, con valori di r intorno a 0,9. Risultati soddisfacenti sono stati ottenuti anche per il contenuto in polifenoli con valori di r superiori a 0,8. Risultati analoghi sono stati ottenuti per la varietà Duke. Per quanto riguarda l’analisi dell’omogenato di mirtilli le risposte dei modelli sono state molto buone. Questo conferma che una minima preparazione del campione può permettere di stimare i diversi indici di interesse in modo ancora più accurato rispetto all’analisi delle singole bacche. I migliori risultati sono stati ottenuti ancora una volta per il contenuto in solidi solubili e per gli antociani con valori di coefficiente di correlazione superiori a 0.9 e valori molto bassi di errore di stima. Risultati confortanti sono stati ottenuti anche per gli altri indici con valori di r intorno a 0,8. Buoni risultati sono stati conseguiti per quanto riguarda l’analisi di classificazione dei campioni: mediamente infatti oltre l’80% dei campioni sono stati correttamente classificati all’interno delle rispettive classi di maturazione con percentuali di errore durante la classificazione dei campioni che si sono mantenute basse per le classi di maggiore interesse (classi III, frutti non ancora completamente maturi e IV, frutti maturi). Questa applicazione, opportunamente sviluppata, può risultare particolarmente interessante come supporto nella decisione del momento ottimale di raccolta, utilizzando lo strumento per individuare in tempo reale se le bacche appartengono o meno alla classe dei frutti maturi. Uva - Attualmente in Valtellina sono censiti circa 1200 ha coltivati a vite, di cui circa 850 ha producono uva destinata alla vinificazione commerciale. Il nebbiolo, nel biotipo valtellinese chiamato chiavennasca, rappresenta di gran lunga la varietà più coltivata in Valtellina (più del 90% della superficie vitata). In questo contesto il monitoraggio a campione delle uve rivela ampi limiti di utile applicabilità e interesse. In particolare, il controllo del contenuto in polifenoli è uno degli aspetti più rilevanti della vinificazione delle uve rosse, poiché influenza il colore (antociani) e la sua stabilità nel tempo, oltre a determinare i gusti d’astringente, i gusti amari e alcune note olfattive (fenoli volatili). Nel caso specifico dell’uva, quindi, un sistema in grado di valutare in modo rapido il contenuto in polifenoli e antociani sarebbe di grande aiuto per i produttori di vino per un’analisi di accettazione delle uve al momento del loro conferimento presso le cantine. Le analisi di tipo tradizionale, effettuate al momento in laboratorio, richiedono tempi lunghi e necessitano di personale altamente specializzato; inoltre non esiste un metodo in grado di effettuare contemporaneamente analisi di parametri differenti. Per questo sulla base degli spettri Vis/NIR sono stati elaborati dei modelli, su acini interi e su prodotto omogenato, sia per gli indici di maturazione tecnologica (contenuto in solidi solubili, acidità, pH), sia per gli indici di maturazione fenolica (antociani potenziali ed estraibili e polifenoli). I modelli elaborati sulla base di acquisizioni sugli acini tal quali hanno evidenziato buoni risultati in termini di capacità di stima solo per gli indici di maturazione tecnologica, in particolare per il contenuto in solidi solubili e per il pH. Risultati migliori, invece, sono stati ottenuti per i modelli elaborati sulla base di acquisizioni effettuate su omogenati d’uva. Sono stati registrati, infatti, valori positivi dei diversi parametri di valutazione dei modelli per tutti gli indici, tra i quali anche quelli di maturazione fenolica, molto importanti per la vinificazione e per la qualità del prodotto. In particolare per quanto riguarda i parametri tecnologici, buoni risultati sono stati ottenuti per il contenuto in solidi solubili e per l’acidità con r > 0,8. Inoltre, con riferimento ai parametri fenolici, i modelli elaborati per gli antociani e per i polifenoli hanno mostrato rispettivamente r > 0,9 e r > 0,8. Mela - La melicoltura valtellinese, che interessa 1200 ha del territorio, vive un processo di intenso rinnovamento in risposta alla sempre più diffusa necessità di strumenti e metodi innovativi in grado di valorizzare le caratteristiche qualitative che la mela può esprimere nelle particolari condizioni pedo-climatiche del comprensorio valtellinese. Disporre di strumenti di campo che consentano di seguire l'espressione delle proprietà sensoriali dei frutti durante il processo di maturazione, consentirebbe una migliore conoscenza e gestione delle diverse cultivar, oltre che della disomogeneità dell'epoca di maturazione dettata dalle notevoli differenze climatiche che si registrano all'interno dell'area di produzione di mela valtellinese. Allo stesso modo, l'impiego di tecniche innovative nelle fasi di cernita in postraccolta finalizzate alla valutazione delle caratteristiche sensoriali dei singoli frutti, consentirebbe la selezione di partite con caratteristiche qualitative certificate e l'eliminazione dei frutti incorsi in patologie o eccessivi deperimenti qualitativi. Il tutto con grande beneficio per la loro ottimale gestione e valorizzazione commerciale. Per quanto riguarda le mele con il dispositivo Vis/NIR sono stati acquisiti gli spettri delle varietà Golden Delicious e Stark Delicious, le più diffuse in Valtellina. Sulla base dei modelli elaborati sono stati ottenuti buoni risultati per il contenuto in solidi solubili per entrambe le varietà, con valori di r superiori a 0,8 ed errori di stima inferiori al 7%. Buoni risultati sono stati ottenuti anche per la stima dell’acidità e del contenuto di clorofilla e flavonoidi per la varietà Stark. Inoltre è stato installato ed è attualmente ancora in fase di sperimentazione presso la Cooperativa di Ponte in Valtellina un modello di selezionatrice ottica per la valutazione in linea in postraccolta della qualità delle mele, fornita da Unitec, azienda specializzata nella produzione di impianti per la valutazione della qualità di prodotti ortofrutticoli. L’impianto permette una veloce selezione non distruttiva dei frutti (fino a 10/sec) sempre attraverso l’utilizzo della tecnica NIR. In questo caso vengono valutati indici qualitativi come il contenuto in solidi solubili e la durezza, adattandoli alle specifiche derivanti dalle esigenze del postraccolta. Sono stati analizzati 100 campioni per ogni varietà, con 10 repliche per ogni campione, per un totale di 1000 acquisizioni per ogni varietà. I risultati ottenuti per la stima del contenuto in solidi solubili hanno evidenziato uno scarto percentuale medio dalle classiche analisi rifrattometriche molto contenuto del 5%. Sempre per il contenuto in solidi solubili il 77% delle stime su mele Golden evidenziano uno scarto dalle analisi di riferimento inferiore al °Brix. Per le Stark invece questo valore scende al 62%. Buoni risultati sono stati ottenuti anche per la stima della durezza delle mele con uno scarto percentuale medio del 10% rispetto al valore penetrometrico. In questo caso, per le mele Golden, il 77% delle stime evidenzia un errore inferiore a 1 kg/cm2, mentre per le Stark questo valore sale all’81%. Inoltre sono in corso delle prove mirate allo studio della possibilità di elaborare dei modelli in grado di stimare anche altri indici come il contenuto di clorofilla e di carotenoidi, nell’ottica di ampliare le potenzialità d’analisi della macchina. Sono inoltre state effettuate, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche (DiSTAM), delle sperimentazioni di confronto mediante acquisizioni spettrali con uno strumento FT-NIR da laboratorio su campioni di omogenato d’uva e di mirtilli. Anche in questo caso i risultati ottenuti sono buoni e prospettano la possibilità di proporre tali strumenti come valida e rapida alternativa alle classiche analisi di laboratorio. I risultati ottenuti hanno permesso quindi di avere a disposizione, direttamente in campo, un sistema sperimentale semplice, poco costoso e soprattutto rapido per l’analisi degli indici qualitativi di maggiore interesse. La sperimentazione della selezionatrice NIR on-line di Unitec ha inoltre evidenziato la possibilità di utilizzare efficacemente sistemi di questo tipo per la gestione delle partite di frutta in un centro di stoccaggio e selezione su grandi quantitativi di prodotto. Pertanto si può affermare che è stato raggiunto l’obiettivo del progetto di mettere a punto strumenti adeguati per ottimizzare le tecniche produttive, i metodi di gestione postraccolta e i sistemi di selezione orientati alla qualità del frutto, per una migliore valorizzazione commerciale delle produzioni regionali. Parallelamente alle attività di ricerca sono state intraprese diverse azioni mirate alla divulgazione dei risultati ottenuti dal progetto di ricerca. Oltre alla presentazione di lavori a convegni, è stato organizzato un workshop interamente dedicato al progetto durante il MACFRUT 2007 di Cesena e un seminario presso la Cooperativa di Ponte in Valtellina, rivolto in particolare agli operatori locali del settore.
17-dic-2008
Spettroscopia Vis-NIR ; frutta ; mele ; mirtillo ; uva ; analisi non distruttiva ; qualità
Settore AGR/10 - Costruzioni Rurali e Territorio Agroforestale
Settore AGR/09 - Meccanica Agraria
BODRIA, LUIGI CARLO MARIA
SANGIORGI, FRANCO
Doctoral Thesis
Tecniche innovative per la valorizzazione della qualità dei prodotti ortofrutticoli freschi / R. Beghi ; L. Bodria, F. Sangiorgi. ISTITUTO DI INGEGNERIA AGRARIA, 2008 Dec 17. 21. ciclo, Anno Accademico 2007/2008.
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