A differenza della fin troppo discussa ‘ironia socratica’, che interessa le relazioni fra Socrate e i suoi interlocutori, l’‘ironica platonica’ concerne la comunicazione fra autore e destinatario e poggia sul fatto che quest’ultimo conosce le vicende sopravvenute ai personaggi negli anni successivi alla data drammatica del dialogo: le parole dei personaggi platonici acquisiscono un sovrasenso, spesso antifrastico, fondato sulla superiore conoscenza dei fatti che il destinatario condivide con l’autore. In questo, l’‘ironia platonica’ è af-fine all’ironia tragica, ma persegue al contempo finalità satiriche: i fatti noti al lettore sbugiardano speranze e vanterie del personaggio. Di qui una forma di ironia ‘tragicomica’, che si manifesta con particolare efficacia nel Protagora, un dialogo in cui le influenze del teatro sono evidenti. Proprio agli aspetti tea-trali e ‘ironici’ del Protagora sembra richiamarsi il dialogo Sul Piacere dell’anti-edonista Eraclide Pontico. Oltre a gettar luce sul frammentario dia-logo di Eraclide, il confronto fra le due opere induce a interpretare in chiave di ‘ironia platonica’ la discussa conclusione del Protagora, ossia la tesi edo-nistica che sfocia nella proposta di una tecnica di misurazione volta a massi-mizzare il bene-piacere. Ne emerge una prova nuova per interpretare la tesi edonistica del Protagora come un argumentum ad hominem.
Edonismo e ironia 'tragicomica' sulla scena del Protagora : la rivisitazione di Eraclide Pontico / A. Capra (STUDI E RICERCHE). - In: Il teatro platonico della virtù / [a cura di] F. De Luise. - [s.l] : Università degli Studi di Trento, 2017. - ISBN 9788884437228. - pp. 19-40
Edonismo e ironia 'tragicomica' sulla scena del Protagora : la rivisitazione di Eraclide Pontico
A. Capra
2017
Abstract
A differenza della fin troppo discussa ‘ironia socratica’, che interessa le relazioni fra Socrate e i suoi interlocutori, l’‘ironica platonica’ concerne la comunicazione fra autore e destinatario e poggia sul fatto che quest’ultimo conosce le vicende sopravvenute ai personaggi negli anni successivi alla data drammatica del dialogo: le parole dei personaggi platonici acquisiscono un sovrasenso, spesso antifrastico, fondato sulla superiore conoscenza dei fatti che il destinatario condivide con l’autore. In questo, l’‘ironia platonica’ è af-fine all’ironia tragica, ma persegue al contempo finalità satiriche: i fatti noti al lettore sbugiardano speranze e vanterie del personaggio. Di qui una forma di ironia ‘tragicomica’, che si manifesta con particolare efficacia nel Protagora, un dialogo in cui le influenze del teatro sono evidenti. Proprio agli aspetti tea-trali e ‘ironici’ del Protagora sembra richiamarsi il dialogo Sul Piacere dell’anti-edonista Eraclide Pontico. Oltre a gettar luce sul frammentario dia-logo di Eraclide, il confronto fra le due opere induce a interpretare in chiave di ‘ironia platonica’ la discussa conclusione del Protagora, ossia la tesi edo-nistica che sfocia nella proposta di una tecnica di misurazione volta a massi-mizzare il bene-piacere. Ne emerge una prova nuova per interpretare la tesi edonistica del Protagora come un argumentum ad hominem.| File | Dimensione | Formato | |
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