All’origine delle decisioni di cooperazione tra imprese vi sono motivazioni di diversa natura. Nonostante la varietà delle ipotesi interpretative, nella maggioranza dei contributi si assume che le decisioni di azione collettiva siano fondate essenzialmente sulla valutazione dei benefici di cooperazione generati direttamente dalla partecipazione al progetto comune. Più raramente si tiene presente che sia i payoffs da cooperazione che quelli da defezione possano essere modificati da fattori esogeni come la legislazione societaria, le politiche antitrust, la dotazione di capitale sociale, la presenza di incentivi istituzionali, le tradizioni di associazionismo economico.Nel presente lavoro si tenta di verificare la capacità interpretativa di modelli che spiegano la cooperazione tra imprese facendo ricorso non solo a fattori tecnologici, organizzativi e di rivalità tra imprese, ma anche a variabili proxies del capitale sociale, di accumulazione di esperienze di azione collettiva e della capacità di iniziativa delle istituzioni. L’oggetto specifico dello studio è l’interpretazione dei differenziali esistenti nella propensione alla cooperazione tra imprese nei diversi sistemi produttivi locali in Italia
Capitale sociale, istituzioni intermedie e cooperazione tra imprese / A. Arrighetti, M. Raimondi. - In: IMPRESA & STATO. - ISSN 1123-5519. - 2003:63-64(2003).
Capitale sociale, istituzioni intermedie e cooperazione tra imprese
M. Raimondi
2003
Abstract
All’origine delle decisioni di cooperazione tra imprese vi sono motivazioni di diversa natura. Nonostante la varietà delle ipotesi interpretative, nella maggioranza dei contributi si assume che le decisioni di azione collettiva siano fondate essenzialmente sulla valutazione dei benefici di cooperazione generati direttamente dalla partecipazione al progetto comune. Più raramente si tiene presente che sia i payoffs da cooperazione che quelli da defezione possano essere modificati da fattori esogeni come la legislazione societaria, le politiche antitrust, la dotazione di capitale sociale, la presenza di incentivi istituzionali, le tradizioni di associazionismo economico.Nel presente lavoro si tenta di verificare la capacità interpretativa di modelli che spiegano la cooperazione tra imprese facendo ricorso non solo a fattori tecnologici, organizzativi e di rivalità tra imprese, ma anche a variabili proxies del capitale sociale, di accumulazione di esperienze di azione collettiva e della capacità di iniziativa delle istituzioni. L’oggetto specifico dello studio è l’interpretazione dei differenziali esistenti nella propensione alla cooperazione tra imprese nei diversi sistemi produttivi locali in ItaliaPubblicazioni consigliate
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