Nel saggio si propone un'analisi delle molteplici questioni giuridico-costituzionali inerenti al caso "Brexit", che vengono esaminate attraverso l’integrazione tra differenti piani d'indagine. Si fa riferimento, da un lato, al tema della sovranità parlamentare e, dall’altro, alle implicazioni del recesso del Regno Unito dall’UE sulle fonti del diritto interno, che sono analizzati alla luce della più autorevole dottrina britannica e delle recenti sentenze delle più alte magistrature anglosassoni (High Court e UK Supreme Court). Nel saggio viene delineato il ruolo del Parlamento di Westminster con riguardo all’adozione della decisione di recedere dall'UE, perimetrando al contempo le competenze del Governo (mediante l'esercizio delle "Royal Prerogative Powers"), che rimangono circoscritte alle scelte di politica estera. Si definisce poi il significato giuridico e politico del referendum popolare sulla Brexit (tenutosi nel 2016) e la sua influenza nell’ambito del complessivo processo di formazione della volontà di recedere dall’UE. Dopo aver rimarcato il profilo "multilevel" progressivamente assunto dall'House of Lords e l'attenzione da sempre dedicata ai temi europei (testimoniata anche nel caso "Brexit"), si propone un esame dell'incidenza del recesso dall'UE sul sistema delle fonti britanniche interne. Il saggio conclude rilevando l’esigenza (già manifestata dalla dottrina britannica) di procedere alla redazione di un testo costituzionale scritto che, per un verso, definisca e delimiti il ruolo di ciascuna istituzione costituzionale nell’adozione delle scelte di politica interna e di politica estera e che, per altro verso, organizzi il sistema delle fonti dell’ordinamento britannico, in modo da inquadrare e distinguere le fonti di rango costituzionale(statute law, common law e convenzioni costituzionali), che ormai sono riconosciute dalle più recenti pronunce giurisprudenziali, e da procedere poi ad un’ulteriore razionalizzazione (anche secondo un criterio gerarchico) delle fonti britanniche di diritto interno.
Il caso “Brexit” : qualche considerazione sulla sovranità parlamentare e sul sistema delle fonti nell’ordinamento costituzionale britannico dopo la sentenza della Supreme Court of the United Kingdom / F. Sgrò. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 2017:5(2017 Mar 08), pp. 1-34.
Il caso “Brexit” : qualche considerazione sulla sovranità parlamentare e sul sistema delle fonti nell’ordinamento costituzionale britannico dopo la sentenza della Supreme Court of the United Kingdom
F. SgròPrimo
2017
Abstract
Nel saggio si propone un'analisi delle molteplici questioni giuridico-costituzionali inerenti al caso "Brexit", che vengono esaminate attraverso l’integrazione tra differenti piani d'indagine. Si fa riferimento, da un lato, al tema della sovranità parlamentare e, dall’altro, alle implicazioni del recesso del Regno Unito dall’UE sulle fonti del diritto interno, che sono analizzati alla luce della più autorevole dottrina britannica e delle recenti sentenze delle più alte magistrature anglosassoni (High Court e UK Supreme Court). Nel saggio viene delineato il ruolo del Parlamento di Westminster con riguardo all’adozione della decisione di recedere dall'UE, perimetrando al contempo le competenze del Governo (mediante l'esercizio delle "Royal Prerogative Powers"), che rimangono circoscritte alle scelte di politica estera. Si definisce poi il significato giuridico e politico del referendum popolare sulla Brexit (tenutosi nel 2016) e la sua influenza nell’ambito del complessivo processo di formazione della volontà di recedere dall’UE. Dopo aver rimarcato il profilo "multilevel" progressivamente assunto dall'House of Lords e l'attenzione da sempre dedicata ai temi europei (testimoniata anche nel caso "Brexit"), si propone un esame dell'incidenza del recesso dall'UE sul sistema delle fonti britanniche interne. Il saggio conclude rilevando l’esigenza (già manifestata dalla dottrina britannica) di procedere alla redazione di un testo costituzionale scritto che, per un verso, definisca e delimiti il ruolo di ciascuna istituzione costituzionale nell’adozione delle scelte di politica interna e di politica estera e che, per altro verso, organizzi il sistema delle fonti dell’ordinamento britannico, in modo da inquadrare e distinguere le fonti di rango costituzionale(statute law, common law e convenzioni costituzionali), che ormai sono riconosciute dalle più recenti pronunce giurisprudenziali, e da procedere poi ad un’ulteriore razionalizzazione (anche secondo un criterio gerarchico) delle fonti britanniche di diritto interno.File | Dimensione | Formato | |
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