The populations of MRSA are classiied in relation to their origin, distinguishing S. aureus Healthcare-Acquired aureus (HA), Community-Acquired (CA) and LivestockAcquired (LA ). For LA-MRSA livestock animals have an important epidemiological role. This has raised the suspicion that the intensive husbandry may be, for the frequency and intensity of use of antibacterial treatments, an elective ield of clonal selection of antibiotic resistance. The presence of LA- MRSA in pig production is sure in many countries and the pig is considered a reservoir for transmission to humans and other animals. In fact, farmers and production workers have a higher rate of colonization than the rest of the population. This work reports the presence of MRSA in slaughter pigs (2.3 % positivity of the tonsils), sows (10 % positivity of nasal swabs ) and veterinarians employed in pig production (25% of nasal carriers) . Many of the isolates from pigs and man belong to the same genomic patterns.

Le popolazioni di MRSA sono classificate in rapporto all’origine, distinguendo S. aureus Healthcare-Acquired (HA), Community-Acquired (CA) e Livestock-Acquired (LA); per questi ultimi gli animali produttori di alimenti destinati all’uomo hanno un ruolo epidemiologico importante. Questo ha generato il sospetto che la zootecnia intensiva possa essere, per la frequenza e l’intensità d’impiego dei trattamenti antibatterici, un ambito elettivo della selezione clonale delle antibiotico-resistenze. La presenza di LA-MRSA nella produzione suinicola è oggi una certezza in molti Paesi e il suino è considerato un serbatoio di trasmissione verso l’uomo e gli altri animali domestici; infatti, gli allevatori e gli addetti alla produzione hanno un tasso di colonizzazione molto maggiore, rispetto al resto della popolazione. In questo lavoro è stata segnalata la presenza di MRSA nei suini da macello (2,3% di positività nelle amigdale), nelle scrofe (10% di positività nei tamponi nasali) e nei veterinari occupati in suinicoltura (25% di portatori nasali). Molti degli isolamenti dai suini e dall’uomo appartengono ai medesimi pattern genomici.

Epidemiologia interspecifica di MRSA nell'ambito suinicolo = Interspecific epidemiology of MRSA in pig farming / E. De Faveri, S. Rimoldi, C. Pagani, V. Sala. ((Intervento presentato al 40. convegno Società Italiana di Patologia e Allevamento dei Suini tenutosi a Montichiari nel 2014.

Epidemiologia interspecifica di MRSA nell'ambito suinicolo = Interspecific epidemiology of MRSA in pig farming

V. Sala
2014

Abstract

The populations of MRSA are classiied in relation to their origin, distinguishing S. aureus Healthcare-Acquired aureus (HA), Community-Acquired (CA) and LivestockAcquired (LA ). For LA-MRSA livestock animals have an important epidemiological role. This has raised the suspicion that the intensive husbandry may be, for the frequency and intensity of use of antibacterial treatments, an elective ield of clonal selection of antibiotic resistance. The presence of LA- MRSA in pig production is sure in many countries and the pig is considered a reservoir for transmission to humans and other animals. In fact, farmers and production workers have a higher rate of colonization than the rest of the population. This work reports the presence of MRSA in slaughter pigs (2.3 % positivity of the tonsils), sows (10 % positivity of nasal swabs ) and veterinarians employed in pig production (25% of nasal carriers) . Many of the isolates from pigs and man belong to the same genomic patterns.
28-mar-2014
Le popolazioni di MRSA sono classificate in rapporto all’origine, distinguendo S. aureus Healthcare-Acquired (HA), Community-Acquired (CA) e Livestock-Acquired (LA); per questi ultimi gli animali produttori di alimenti destinati all’uomo hanno un ruolo epidemiologico importante. Questo ha generato il sospetto che la zootecnia intensiva possa essere, per la frequenza e l’intensità d’impiego dei trattamenti antibatterici, un ambito elettivo della selezione clonale delle antibiotico-resistenze. La presenza di LA-MRSA nella produzione suinicola è oggi una certezza in molti Paesi e il suino è considerato un serbatoio di trasmissione verso l’uomo e gli altri animali domestici; infatti, gli allevatori e gli addetti alla produzione hanno un tasso di colonizzazione molto maggiore, rispetto al resto della popolazione. In questo lavoro è stata segnalata la presenza di MRSA nei suini da macello (2,3% di positività nelle amigdale), nelle scrofe (10% di positività nei tamponi nasali) e nei veterinari occupati in suinicoltura (25% di portatori nasali). Molti degli isolamenti dai suini e dall’uomo appartengono ai medesimi pattern genomici.
MRSA; epidemiologia; suino; medico veterinario
Settore VET/05 - Malattie Infettive degli Animali Domestici
Società Italiana di Patologia e Allevamento dei Suini
Epidemiologia interspecifica di MRSA nell'ambito suinicolo = Interspecific epidemiology of MRSA in pig farming / E. De Faveri, S. Rimoldi, C. Pagani, V. Sala. ((Intervento presentato al 40. convegno Società Italiana di Patologia e Allevamento dei Suini tenutosi a Montichiari nel 2014.
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