The myth of Ariadne is so famous as to become familiar. Her silhouette traverses the ruins of mythological gigantisms: figures that have hypertrophically colonised the imaginary of Western culture; she stands among the cyclopean statues of her father Minos, her brother Minotaur and the prison, the labyrinth, in which he was imprisoned. However, even if she moves lightly in the cone of light of this famous world, Ariadne is woven into the shadows and when she grabs her robe she is ready to escape, denying herself to interpretation. She was, in her motherland, a goddess of the labyrinth and saw her peers move in circles, following a mysterious choreography invented by Daedalus. She loved Theseus madly, without ever really being reciprocated. She chose to betray her family, to leave her homeland behind, to board an Athenian ship hoping one day to become Queen of Athens. She died, instead, on the shore of the sea of Naxos, after the abandonment. She died in childbirth in Cyprus. She turned into a statue on the plain of Argos, after meeting the petrifying gaze of the gorgon Medusa. The god Dionysus finally chose her as his companion and gave her a new life among the stars. Many different fates, sometimes even discordant, for one of the most famous characters in ancient mythology.

Il mito di Arianna è così celebre da risultare familiare. La sua silhouette attraversa le rovine di gigantismi mitologici: figure che hanno colonizzato in modo ipertrofico l'immaginario della cultura occidentale; lei minuta fra le statue ciclopiche del padre Minosse, del fratello Minotauro e della prigione, il labirinto, in cui era rinchiuso. Tuttavia, se anche si muove leggera nel cono di luce di questo mondo famoso, Arianna è intessuta nell'ombra e quando si afferra la sua veste è pronta a sfuggire, negandosi all'interpretazione. È stata, nella sua madrepatria, una dea del labirinto e ha visto i coetanei muoversi in cerchio, seguendo una misteriosa coreografia inventata da Dedalo. Ha amato follemente Teseo, senza esserne in verità mai ricambiata. Ha scelto di tradire la famiglia, di lasciare dietro di sé la patria, per salire su una nave ateniese sperando di diventare, un giorno, regina di Atene. Si è spenta, invece, sulla riva del mare di Nasso, dopo l'abbandono. È morta di parto a Cipro. Si è mutata in statua sulla piana di Argo, per aver incrociato lo sguardo pietrificante della gorgone Medusa. Il dio Dioniso l'ha scelta, infine, come compagna e le ha regalato una nuova vita fra le stelle. Molti destini diversi, a volte persino dissonanti fra loro, per un personaggio fra i più noti della mitologia antica.

Il mito di Arianna / M. Bettini, S. Romani. - Torino : Einaudi, 2015. - ISBN 9788806209995. (SAGGI)

Il mito di Arianna

S. Romani
2015

Abstract

The myth of Ariadne is so famous as to become familiar. Her silhouette traverses the ruins of mythological gigantisms: figures that have hypertrophically colonised the imaginary of Western culture; she stands among the cyclopean statues of her father Minos, her brother Minotaur and the prison, the labyrinth, in which he was imprisoned. However, even if she moves lightly in the cone of light of this famous world, Ariadne is woven into the shadows and when she grabs her robe she is ready to escape, denying herself to interpretation. She was, in her motherland, a goddess of the labyrinth and saw her peers move in circles, following a mysterious choreography invented by Daedalus. She loved Theseus madly, without ever really being reciprocated. She chose to betray her family, to leave her homeland behind, to board an Athenian ship hoping one day to become Queen of Athens. She died, instead, on the shore of the sea of Naxos, after the abandonment. She died in childbirth in Cyprus. She turned into a statue on the plain of Argos, after meeting the petrifying gaze of the gorgon Medusa. The god Dionysus finally chose her as his companion and gave her a new life among the stars. Many different fates, sometimes even discordant, for one of the most famous characters in ancient mythology.
2015
Il mito di Arianna è così celebre da risultare familiare. La sua silhouette attraversa le rovine di gigantismi mitologici: figure che hanno colonizzato in modo ipertrofico l'immaginario della cultura occidentale; lei minuta fra le statue ciclopiche del padre Minosse, del fratello Minotauro e della prigione, il labirinto, in cui era rinchiuso. Tuttavia, se anche si muove leggera nel cono di luce di questo mondo famoso, Arianna è intessuta nell'ombra e quando si afferra la sua veste è pronta a sfuggire, negandosi all'interpretazione. È stata, nella sua madrepatria, una dea del labirinto e ha visto i coetanei muoversi in cerchio, seguendo una misteriosa coreografia inventata da Dedalo. Ha amato follemente Teseo, senza esserne in verità mai ricambiata. Ha scelto di tradire la famiglia, di lasciare dietro di sé la patria, per salire su una nave ateniese sperando di diventare, un giorno, regina di Atene. Si è spenta, invece, sulla riva del mare di Nasso, dopo l'abbandono. È morta di parto a Cipro. Si è mutata in statua sulla piana di Argo, per aver incrociato lo sguardo pietrificante della gorgone Medusa. Il dio Dioniso l'ha scelta, infine, come compagna e le ha regalato una nuova vita fra le stelle. Molti destini diversi, a volte persino dissonanti fra loro, per un personaggio fra i più noti della mitologia antica.
Settore L-FIL-LET/02 - Lingua e Letteratura Greca
Settore L-FIL-LET/04 - Lingua e Letteratura Latina
Settore M-STO/06 - Storia delle Religioni
Settore L-FIL-LET/05 - Filologia Classica
Il mito di Arianna / M. Bettini, S. Romani. - Torino : Einaudi, 2015. - ISBN 9788806209995. (SAGGI)
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