Gli atti delle organizzazioni internazionali costituiscono un utile strumento per l''analisi delle relazioni interstatali e delle posizioni che gli Stati assumono rispetto a questioni di reciproco o comune interesse. Il loro contenuto è il risultato di un processo politico-diplomatico teso a definire un testo largamente condiviso e rispetto al quali non sorgano opposizioni tali da determinare il voto negativo degli Stati al momento dell''adozione. Il dibattito che ha luogo in seno agli organi riguardo al contenuto delel delibere è particolarmente attento anche agli aspetti linguistici, affinché il testo riproduca il consenso raggiunto dagli Stati, o dia voce alle varie posizioni assunte. Il contributo propone l''analisi di due fondamentali e controverse risoluzioni dell''Assemblea generale delle Nazioni Unite (la Dichiarazione sui principi relativi alle relazioni amichevoli tra gli Stati del 1970 e la Carta sui diritti e doveri economici degli Stati del 1974), il cui testo è esaminato mettando in evidenza in quale modo le espressioni linguistiche impiegate rispecchino le diverse e contrapposte esigenze manifestate dagli Stati riguardo a questioni attienenti alla cooperazione internazionale in materia economica.
Il linguaggio giuridico negli atti delle organizzazioni internazionali : le raccomandazioni dell'Assemblea Generale dell'ONU in epoca di contrapposizione tra paesi occidentali e in via di sviluppo / G. Adinolfi (ASSOCIAZIONE ITALIANA GIURISTI D'IMPRESA). - In: Il linguaggio giuridico : prospettive interdisciplinari / [a cura di] G. Garzone, F. Santulli. - Milano : Giuffré, 2008. - ISBN 8814138923. - pp. 123-137
Il linguaggio giuridico negli atti delle organizzazioni internazionali : le raccomandazioni dell'Assemblea Generale dell'ONU in epoca di contrapposizione tra paesi occidentali e in via di sviluppo
G. AdinolfiPrimo
2008
Abstract
Gli atti delle organizzazioni internazionali costituiscono un utile strumento per l''analisi delle relazioni interstatali e delle posizioni che gli Stati assumono rispetto a questioni di reciproco o comune interesse. Il loro contenuto è il risultato di un processo politico-diplomatico teso a definire un testo largamente condiviso e rispetto al quali non sorgano opposizioni tali da determinare il voto negativo degli Stati al momento dell''adozione. Il dibattito che ha luogo in seno agli organi riguardo al contenuto delel delibere è particolarmente attento anche agli aspetti linguistici, affinché il testo riproduca il consenso raggiunto dagli Stati, o dia voce alle varie posizioni assunte. Il contributo propone l''analisi di due fondamentali e controverse risoluzioni dell''Assemblea generale delle Nazioni Unite (la Dichiarazione sui principi relativi alle relazioni amichevoli tra gli Stati del 1970 e la Carta sui diritti e doveri economici degli Stati del 1974), il cui testo è esaminato mettando in evidenza in quale modo le espressioni linguistiche impiegate rispecchino le diverse e contrapposte esigenze manifestate dagli Stati riguardo a questioni attienenti alla cooperazione internazionale in materia economica.Pubblicazioni consigliate
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