La causa delle deformità del naso può essere di natura congenita (es. arinia) o acquisita (neoplasie, traumi, abuso di cocaina). Esistono difetti limitati ai tessuti molli di una sola subunità estetica della piramide nasale per i quali la scelta ricostruttiva ricade in primo luogo sull’utilizzo di lembi locali (Lemmo, Marchac, bilobati, etc) e difetti più estesi, interessanti i tessuti molli di due o più subunità estetiche, per la cui ricostruzione ci si affida generalmente al lembo frontale. In questi ultimi casi spesso si estende l’asportazione all’intera unità estetica del naso, ottenendo un migliore risultato estetico. Il lembo frontale paramediano rappresenta la tecnica chirurgica di scelta nei casi di difetti totali del naso. Ci sono casi inoltre in cui non sono solo i tessuti molli nasali ad essere interessati dalla perdita di sostanza, che si estende anche in profondità, fino all’impalcatura osteo-cartilaginea e, in alcuni casi, al lining interno. Qualora sia lo scheletro osteo-cartilagineo ad essere interessato, si procede ad innesti cartilaginei prelevati del setto nasale o dalla conca auricolare e posizionati in sede ortotopica o eterotopica. La scelta ricostruttiva del lining interno invece è variabile: in caso di difetti di piccole dimensioni si procede con lembi di mucosa nasale, mentre se il difetto è più esteso necessita di protocolli più complessi, che comportano l’uso di lembi locali (nei casi di arinia), la disepitelizzazione di eventuali remnants (nei casi di abuso di cocaina), la prelaminazione del lembo frontale con innesti cutanei (nei casi postoncologici) o con lembi microvascolari fascio cutanei di avambraccio (nei pazienti che presentano tessuti locali insufficienti o precedentemente sottoposti a radioterapia). Un migliore risultato morfologico può spesso essere ottenuto mediante il rimodellamento del lembo stesso, da effettuare, secondo Menick, prima del distacco del peduncolo. Presso l’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo Facciale, dal 2010 al 2012, abbiamo realizzato 13 ricostruzioni totali del naso, 2 casi di arinia, 2 correlati all’abuso di cocaina e 9 conseguenti all’asportazione di neoformazioni cutanee. Vengono qui presentati i protocolli adottati e i risultati raggiunti, con riferimento anche alle complicanze occorse.

Limiti e opportunità delle ricostruzioni nasali totali / G. Colletti, F. Allevi, D. Rabbiosi, D. Valassina, L. Gualandri, M. Pedrazzoli, F. Biglioli. ((Intervento presentato al 28. convegno SIDCO tenutosi a Riccione nel 2013.

Limiti e opportunità delle ricostruzioni nasali totali

F. Allevi
Secondo
;
F. Biglioli
Ultimo
2013

Abstract

La causa delle deformità del naso può essere di natura congenita (es. arinia) o acquisita (neoplasie, traumi, abuso di cocaina). Esistono difetti limitati ai tessuti molli di una sola subunità estetica della piramide nasale per i quali la scelta ricostruttiva ricade in primo luogo sull’utilizzo di lembi locali (Lemmo, Marchac, bilobati, etc) e difetti più estesi, interessanti i tessuti molli di due o più subunità estetiche, per la cui ricostruzione ci si affida generalmente al lembo frontale. In questi ultimi casi spesso si estende l’asportazione all’intera unità estetica del naso, ottenendo un migliore risultato estetico. Il lembo frontale paramediano rappresenta la tecnica chirurgica di scelta nei casi di difetti totali del naso. Ci sono casi inoltre in cui non sono solo i tessuti molli nasali ad essere interessati dalla perdita di sostanza, che si estende anche in profondità, fino all’impalcatura osteo-cartilaginea e, in alcuni casi, al lining interno. Qualora sia lo scheletro osteo-cartilagineo ad essere interessato, si procede ad innesti cartilaginei prelevati del setto nasale o dalla conca auricolare e posizionati in sede ortotopica o eterotopica. La scelta ricostruttiva del lining interno invece è variabile: in caso di difetti di piccole dimensioni si procede con lembi di mucosa nasale, mentre se il difetto è più esteso necessita di protocolli più complessi, che comportano l’uso di lembi locali (nei casi di arinia), la disepitelizzazione di eventuali remnants (nei casi di abuso di cocaina), la prelaminazione del lembo frontale con innesti cutanei (nei casi postoncologici) o con lembi microvascolari fascio cutanei di avambraccio (nei pazienti che presentano tessuti locali insufficienti o precedentemente sottoposti a radioterapia). Un migliore risultato morfologico può spesso essere ottenuto mediante il rimodellamento del lembo stesso, da effettuare, secondo Menick, prima del distacco del peduncolo. Presso l’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo Facciale, dal 2010 al 2012, abbiamo realizzato 13 ricostruzioni totali del naso, 2 casi di arinia, 2 correlati all’abuso di cocaina e 9 conseguenti all’asportazione di neoformazioni cutanee. Vengono qui presentati i protocolli adottati e i risultati raggiunti, con riferimento anche alle complicanze occorse.
2013
Settore MED/29 - Chirurgia Maxillofacciale
Limiti e opportunità delle ricostruzioni nasali totali / G. Colletti, F. Allevi, D. Rabbiosi, D. Valassina, L. Gualandri, M. Pedrazzoli, F. Biglioli. ((Intervento presentato al 28. convegno SIDCO tenutosi a Riccione nel 2013.
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