Nell’ambito dello studio PPTP-Galvanica della Regione Lombardia, sono state effettuate indagini di monitoraggio ambientale personali ed in postazione fissa (centro ambiente) al fine di caratterizzare l’esposizione a particolato, ed in particolar modo a cromo esavalente, degli addetti alle attività di galvanica. Dall’esame dei risultati emerge che, in condizione di corretto rispetto delle norme di igiene sul lavoro, le condizioni di processo e di protezione sono tali da assicurare il più ampio rispetto dei limiti previsti. In particolare il campione ha mostrato condizioni ottime nelle grosse realtà aziendali (dove è ormai in uso un sistema di lavorazione a “ciclo chiuso”), molto buone nelle aziende di medie dimensioni e picchi più problematici di circa 40 µm/m3 in quelle a conduzione famigliare (1 o 2 addetti). Ai fini della valutazione del rischio, non si può quindi escludere che situazioni di lavoro particolari possano portare ad un’esposizione a cromo esavalente meritevole di maggiore attenzione.
Monitoraggio ambientale dell’esposizione a cromo: i risultati dello studio PPTP – Galvanica / D.M. Cavallo, M. Taronna, A. Cattaneo, E. Galli, C. Peruzzo - In: Salute e sicurezza nelle attività di galvanica : atti del convegno : Como, 18 novembre 2005 / [a cura di] P.E. Cirla, I. Martinotti. - [s.l] : Cimal, 2005. - pp. 46-52 (( convegno Salute e sicurezza nelle attività di galvanica tenutosi a Como nel 2005.
Monitoraggio ambientale dell’esposizione a cromo: i risultati dello studio PPTP – Galvanica
D.M. Cavallo;M. Taronna;A. Cattaneo;C. Peruzzo
2005
Abstract
Nell’ambito dello studio PPTP-Galvanica della Regione Lombardia, sono state effettuate indagini di monitoraggio ambientale personali ed in postazione fissa (centro ambiente) al fine di caratterizzare l’esposizione a particolato, ed in particolar modo a cromo esavalente, degli addetti alle attività di galvanica. Dall’esame dei risultati emerge che, in condizione di corretto rispetto delle norme di igiene sul lavoro, le condizioni di processo e di protezione sono tali da assicurare il più ampio rispetto dei limiti previsti. In particolare il campione ha mostrato condizioni ottime nelle grosse realtà aziendali (dove è ormai in uso un sistema di lavorazione a “ciclo chiuso”), molto buone nelle aziende di medie dimensioni e picchi più problematici di circa 40 µm/m3 in quelle a conduzione famigliare (1 o 2 addetti). Ai fini della valutazione del rischio, non si può quindi escludere che situazioni di lavoro particolari possano portare ad un’esposizione a cromo esavalente meritevole di maggiore attenzione.File | Dimensione | Formato | |
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