L’autore sottolinea l’importanza della lex Iulia de civitate del 90 a.C. per il diritto privato dei municipi italici più antichi, sostenendo che tale legge concesse la cittadinanza ai Latini e agli Italici a condizione che essi accettassero quello che l’autore denomina un fundus fieri «generale»: vale a dire l’applicazione non di singole leggi romane, ma dell’intero diritto privato romano. Prima del 90 a.C., al contrario, come mostrano, tra gli altri, i casi di Capua e di Cuma, era normale per i municipes l’applicazione di un diritto privato ampiamente basato sulle consuetudini locali. Il diritto privato romano veniva introdotto nelle comunità locali con leges inviate da Roma, le quali autorizzavano – per quanto da esse non disciplinato – l’impiego del diritto locale, realizzando così un sistema misto.

Droit romain et droits locaux dans les municipes italiques avant la lex Iulia de civitate / L. Gagliardi. - In: REVUE HISTORIQUE DE DROIT FRANÇAIS ET ÉTRANGER. - ISSN 0035-3280. - 94:3(2017), pp. 369-391.

Droit romain et droits locaux dans les municipes italiques avant la lex Iulia de civitate

L. Gagliardi
2017

Abstract

L’autore sottolinea l’importanza della lex Iulia de civitate del 90 a.C. per il diritto privato dei municipi italici più antichi, sostenendo che tale legge concesse la cittadinanza ai Latini e agli Italici a condizione che essi accettassero quello che l’autore denomina un fundus fieri «generale»: vale a dire l’applicazione non di singole leggi romane, ma dell’intero diritto privato romano. Prima del 90 a.C., al contrario, come mostrano, tra gli altri, i casi di Capua e di Cuma, era normale per i municipes l’applicazione di un diritto privato ampiamente basato sulle consuetudini locali. Il diritto privato romano veniva introdotto nelle comunità locali con leges inviate da Roma, le quali autorizzavano – per quanto da esse non disciplinato – l’impiego del diritto locale, realizzando così un sistema misto.
L’auteur souligne l’importance de la lex Iulia de civitate de 90 av. J.-C. pour le droit privé des municipes italique les plus anciens, en soutenant que cette loi octroya la citoyenneté aux Latins et aux Italiques à la condition qu’ils acceptent ce que l’auteur qualifie de fundus fieri « général »: c’est-à-dire l’adoption non pas de quelques lois romaines en particulier, mais de l’ensemble du droit privé romain. Avant 90 av. J.-C., au contraire, comme il est démontré, entre autres, à partir des cas de Capoue et de Cumes, il était normal d’appliquer pour les municipes un droit privé largement basé sur les coutumes locales. Le droit privé romain était introduit dans les communautés locales par des leges envoyées par Rome, lesquelles autorisaient, quand cela n’était pas spécifiquement interdit, l’utilisation du droit local, élaborant ainsi un système mixte.
municipes; lex Iulia de civitate; civitas; fundus fieri; droit privé romain; droit privé local
Settore IUS/18 - Diritto Romano e Diritti dell'Antichita'
2017
2016
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