L’ultima crisi economica, iniziata negli Stati Uniti nel 2007 e giunta in Europa l’anno successivo, è stata per molti ordinamenti l’occasione per riflettere sulle regole che fino a quel momento avevano disciplinato il mercato e i soggetti economici che vi operano, tra cui, su tutti, le società di capitali. In Spagna, in particolare, sono recentemente state introdotte delle rilevanti novità in materia di corporate governance attraverso la riforma della Ley de Sociedades de Capital (d’ora innanzi LSC) ad opera della legge del 3 dicembre 2014, n. 31. L'elaborato in oggetto si propone di analizzare uno dei molteplici elementi di novità introdotti: la dispensa dal dovere di lealtà degli amministratori («dispensa del deber de lealtad») di cui all’art. 230 LSC, istituto assolutamente nuovo per l’ordinamento spagnolo e non previsto dall’ordinamento italiano. L’analisi di questo peculiare istituto si rivela di particolare interesse in quanto l’osservazione del suo concreto operare e degli effetti che produce nella corporate governance permette di fare chiarezza sul problematico rapporto tra obblighi generali di condotta e obblighi specifici positivizzati dal legislatore come estrinsecazione e specificazione dei primi. Le riflessioni generate dall’analisi della novella in commento offrirono quindi l’opportunità di sviluppare un ragionamento sistematico più ampio sulle clausole generali e sul loro concreto operare all’interno dell’ordinamento. Specificamente, lo studio dell’istituto della «dispensa dal dovere di lealtà» consentirà di “riempire” di contenuto e di significato la clausola generale riferita alla fedeltà degli amministratori nel perseguire l’oggetto sociale. Tale operazione, benché condotta sulla scorta di una disciplina straniera, andrà a beneficio anche dell’interprete italiano, il quale, se volesse ragionare sul tema rimanendo ancorato solamente al dato normativo interno, si troverebbe in difficoltà difronte al ben conosciuto dato normativo, che si dimostra particolarmente scarno, quand’anche non addirittura reticente.

I doveri degli amministratori e la dispensa del Deber de Lealtad nella riformata Ley de Sociedades de capital spagnola : un'occasione per riflettere sull'obbligo di fedeltà / M. Facci. ((Intervento presentato al convegno La recente riforma del diritto delle società di capitali in Spagna tenutosi a Milano nel 2016.

I doveri degli amministratori e la dispensa del Deber de Lealtad nella riformata Ley de Sociedades de capital spagnola : un'occasione per riflettere sull'obbligo di fedeltà

M. Facci
2016

Abstract

L’ultima crisi economica, iniziata negli Stati Uniti nel 2007 e giunta in Europa l’anno successivo, è stata per molti ordinamenti l’occasione per riflettere sulle regole che fino a quel momento avevano disciplinato il mercato e i soggetti economici che vi operano, tra cui, su tutti, le società di capitali. In Spagna, in particolare, sono recentemente state introdotte delle rilevanti novità in materia di corporate governance attraverso la riforma della Ley de Sociedades de Capital (d’ora innanzi LSC) ad opera della legge del 3 dicembre 2014, n. 31. L'elaborato in oggetto si propone di analizzare uno dei molteplici elementi di novità introdotti: la dispensa dal dovere di lealtà degli amministratori («dispensa del deber de lealtad») di cui all’art. 230 LSC, istituto assolutamente nuovo per l’ordinamento spagnolo e non previsto dall’ordinamento italiano. L’analisi di questo peculiare istituto si rivela di particolare interesse in quanto l’osservazione del suo concreto operare e degli effetti che produce nella corporate governance permette di fare chiarezza sul problematico rapporto tra obblighi generali di condotta e obblighi specifici positivizzati dal legislatore come estrinsecazione e specificazione dei primi. Le riflessioni generate dall’analisi della novella in commento offrirono quindi l’opportunità di sviluppare un ragionamento sistematico più ampio sulle clausole generali e sul loro concreto operare all’interno dell’ordinamento. Specificamente, lo studio dell’istituto della «dispensa dal dovere di lealtà» consentirà di “riempire” di contenuto e di significato la clausola generale riferita alla fedeltà degli amministratori nel perseguire l’oggetto sociale. Tale operazione, benché condotta sulla scorta di una disciplina straniera, andrà a beneficio anche dell’interprete italiano, il quale, se volesse ragionare sul tema rimanendo ancorato solamente al dato normativo interno, si troverebbe in difficoltà difronte al ben conosciuto dato normativo, che si dimostra particolarmente scarno, quand’anche non addirittura reticente.
18-nov-2016
Settore IUS/04 - Diritto Commerciale
I doveri degli amministratori e la dispensa del Deber de Lealtad nella riformata Ley de Sociedades de capital spagnola : un'occasione per riflettere sull'obbligo di fedeltà / M. Facci. ((Intervento presentato al convegno La recente riforma del diritto delle società di capitali in Spagna tenutosi a Milano nel 2016.
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