L’infezione dal virus West Nile (WNV) rappresenta, a tutt’oggi, un problema rilevante di Sanità Pubblica. In particolare, il lineage 2 negli ultimi anni ha causato estese epidemie in Europa centrale diffondendosi in Italia ad aree geografiche fino ad ora indenni. Le tecniche di analisi filogenetica avanzate (filodinamica e filogeografia) applicate a sequenze/genomi virali, consentono la ricostruzione spazio-temporale dell’origine e della diffusione dei virus, dando un notevole contributo alla sorveglianza delle infezioni emergenti. Dalla analisi filogenetica e filogeografica condotta su 91 genomi completi di WNV-2 isolati in varie regioni del Mondo, di cui 5 isolati in Italia nel 2015 e caratterizzati nel nostro laboratorio, è emerso che il virus è probabilmente originato in Sud Africa verso la fine del 1700. Dalla stessa analisi è emerso che WNV-2 è stato introdotto in Ungheria nel 2002 e da questa si è diffuso da un lato in Grecia, dall’altro in Austria, e da qui in Italia, il cui ingresso risale all’anno 2007 dalle regioni del Nord-Est. L’analisi filogeografica del clade italiano suggerisce la circolazione in Italia di due differenti ceppi. Uno sarebbe originato direttamente nelle regioni del Nord-Est e si sarebbe diffuso intorno al 2012 in direzione Ovest. L’altro ceppo si sarebbe, invece, differenziato nelle regioni Nord Occidentali nel 2012 e si starebbe differenziando in parte anch’esso ad Ovest, verso il Piemonte ed in parte verso Est, ancora nelle direzioni delle regioni Centro settentrionali, in cui, quindi, troviamo ambedue i ceppi. Le ragioni di questi flussi virali sono ancora da chiarire; tuttavia è possibile ipotizzare che dopo un singolo ingresso del virus avvenuto dall’Europa Centro-orientale attraverso le regioni del Nord Est, il virus si sia amplificato e differenziato in Italia e si stia diffondendo attraverso serbatoi e vettori autoctoni seguendo il tragitto del Po. Questo escluderebbe quindi la necessità di molteplici reintroduzioni virali, sottolineando l’importanza della trasmissione verticale del virus tra i vettori. Questi dati mostrano una complessa epidemiologia di WNV in Italia e sottolineano l’importanza di una attenta sorveglianza della sua circolazione, che è resa possibile dalla integrazione fra diverse competenze in ambito entomologico, veterinario e umano.

Ricostruzione filogenetica dell’origine e dispersione geografica di WNV2 in Italia / C. Veo, E. Ebranati, L. Fiaschi, V. Carta, A.M. Martin, D. Lelli, A. Lavazza, F. Rovida, E. Percivalle, M. Ciccozzi, G. Zehender. ((Intervento presentato al convegno Giornate Infettivologiche Luigi Sacco tenutosi a Milano nel 2016.

Ricostruzione filogenetica dell’origine e dispersione geografica di WNV2 in Italia

C. Veo
Primo
;
G. Zehender
Ultimo
2016

Abstract

L’infezione dal virus West Nile (WNV) rappresenta, a tutt’oggi, un problema rilevante di Sanità Pubblica. In particolare, il lineage 2 negli ultimi anni ha causato estese epidemie in Europa centrale diffondendosi in Italia ad aree geografiche fino ad ora indenni. Le tecniche di analisi filogenetica avanzate (filodinamica e filogeografia) applicate a sequenze/genomi virali, consentono la ricostruzione spazio-temporale dell’origine e della diffusione dei virus, dando un notevole contributo alla sorveglianza delle infezioni emergenti. Dalla analisi filogenetica e filogeografica condotta su 91 genomi completi di WNV-2 isolati in varie regioni del Mondo, di cui 5 isolati in Italia nel 2015 e caratterizzati nel nostro laboratorio, è emerso che il virus è probabilmente originato in Sud Africa verso la fine del 1700. Dalla stessa analisi è emerso che WNV-2 è stato introdotto in Ungheria nel 2002 e da questa si è diffuso da un lato in Grecia, dall’altro in Austria, e da qui in Italia, il cui ingresso risale all’anno 2007 dalle regioni del Nord-Est. L’analisi filogeografica del clade italiano suggerisce la circolazione in Italia di due differenti ceppi. Uno sarebbe originato direttamente nelle regioni del Nord-Est e si sarebbe diffuso intorno al 2012 in direzione Ovest. L’altro ceppo si sarebbe, invece, differenziato nelle regioni Nord Occidentali nel 2012 e si starebbe differenziando in parte anch’esso ad Ovest, verso il Piemonte ed in parte verso Est, ancora nelle direzioni delle regioni Centro settentrionali, in cui, quindi, troviamo ambedue i ceppi. Le ragioni di questi flussi virali sono ancora da chiarire; tuttavia è possibile ipotizzare che dopo un singolo ingresso del virus avvenuto dall’Europa Centro-orientale attraverso le regioni del Nord Est, il virus si sia amplificato e differenziato in Italia e si stia diffondendo attraverso serbatoi e vettori autoctoni seguendo il tragitto del Po. Questo escluderebbe quindi la necessità di molteplici reintroduzioni virali, sottolineando l’importanza della trasmissione verticale del virus tra i vettori. Questi dati mostrano una complessa epidemiologia di WNV in Italia e sottolineano l’importanza di una attenta sorveglianza della sua circolazione, che è resa possibile dalla integrazione fra diverse competenze in ambito entomologico, veterinario e umano.
20-mag-2016
West Nile virus; epidemiologia molecolare; filogeografia; sorveglianza
Settore MED/17 - Malattie Infettive
Ricostruzione filogenetica dell’origine e dispersione geografica di WNV2 in Italia / C. Veo, E. Ebranati, L. Fiaschi, V. Carta, A.M. Martin, D. Lelli, A. Lavazza, F. Rovida, E. Percivalle, M. Ciccozzi, G. Zehender. ((Intervento presentato al convegno Giornate Infettivologiche Luigi Sacco tenutosi a Milano nel 2016.
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