INTRODUZIONE: Il monitoraggio delle dinamiche dello stato di portatore pneumococcico permette di valutare le caratteristiche epidemiologiche dell’infezione causata da Streptococcus pneumoniae e la copertura teorica offerta dai vaccini pneumococcici disponibili. Nei bambini più piccoli, la raccolta di secrezioni respiratorie nasofaringee (NP) consente una migliore identificazione dello stato di portatore pneumococcico rispetto al campionamento orofaringeo (OP). Tuttavia, i dati negli adulti sono contrastanti e non sono mai stati eseguiti studi comparativi negli adolescenti. Questo studio si è proposto di comparare l’efficienza del campionamento NP rispetto a quello OP nella rilevazione dello stato di portatore di S. pneumioniae negli adolescenti sani. METODI: Due tamponi sono stati prelevati da 530 adolescenti di età compresa tra 15 e 19 (età media ± DS, 16,4 ± 1,3), il primo ottenuto dalla parete posteriore del faringe attraverso la bocca (OP) e il secondo passando dal naso (NP). In ogni campione, il DNA genomico batterico è stato testato per la rilevazione dei geni pneumococcici autolisina-A (LytA) e wzg (cpsA) utilizzando la real time polymerase chain reaction (PCR). Sui campioni risultati positivi per S. pneumioniae è stata eseguita la sierotipizzazione. RISULTATI: S. pneumoniae è stato identificato nel 35,8% dei tamponi OP rispetto al 3,5% rilevato nei tamponi NP (p<0,0001). Almeno un sierotipo incluso nel vaccino PCV13 è stato trovato nel 98,9% (188/190) dei tamponi OP positivi, mentre nei tamponi NP è stato trovato almeno un sierotipo di PCV13 solo nel 64,7% (11/17) dei casi (p<0,0001). Tra i sierotipi ricercati, il 19F è stato quello maggiormente identificato in entrambi i gruppi, seguito dai sierotipi 5 e 9V. CONCLUSIONI: Negli adolescenti, la raccolta orofaringea è significativamente più efficace rispetto a quella nasofaringea per l’identificazione e la caratterizzazione dello stato di portatore pneumococcico. Questo dato suggerisce che questo metodo di raccolta può essere utilizzato quando deve essere eseguita la valutazione dello stato di portatore e la copertura offerta dal vaccino PCV13 negli adolescenti.
Valutazione del campionamento orofaringeo e nasofaringeo per la rilevazione dello stato di portatore di Streptococcus Pneumoniae negli adolescenti / L. Terranova, A. Zampiero, F. Manzoni, L. Senatore, W.P. Rios, N. Principi, S. Esposito. ((Intervento presentato al convegno Congresso nazionale SITIP tenutosi a Roma nel 2013.
Valutazione del campionamento orofaringeo e nasofaringeo per la rilevazione dello stato di portatore di Streptococcus Pneumoniae negli adolescenti
L. TerranovaPrimo
;A. ZampieroSecondo
;F. Manzoni;L. Senatore;N. PrincipiPenultimo
;S. EspositoUltimo
2013
Abstract
INTRODUZIONE: Il monitoraggio delle dinamiche dello stato di portatore pneumococcico permette di valutare le caratteristiche epidemiologiche dell’infezione causata da Streptococcus pneumoniae e la copertura teorica offerta dai vaccini pneumococcici disponibili. Nei bambini più piccoli, la raccolta di secrezioni respiratorie nasofaringee (NP) consente una migliore identificazione dello stato di portatore pneumococcico rispetto al campionamento orofaringeo (OP). Tuttavia, i dati negli adulti sono contrastanti e non sono mai stati eseguiti studi comparativi negli adolescenti. Questo studio si è proposto di comparare l’efficienza del campionamento NP rispetto a quello OP nella rilevazione dello stato di portatore di S. pneumioniae negli adolescenti sani. METODI: Due tamponi sono stati prelevati da 530 adolescenti di età compresa tra 15 e 19 (età media ± DS, 16,4 ± 1,3), il primo ottenuto dalla parete posteriore del faringe attraverso la bocca (OP) e il secondo passando dal naso (NP). In ogni campione, il DNA genomico batterico è stato testato per la rilevazione dei geni pneumococcici autolisina-A (LytA) e wzg (cpsA) utilizzando la real time polymerase chain reaction (PCR). Sui campioni risultati positivi per S. pneumioniae è stata eseguita la sierotipizzazione. RISULTATI: S. pneumoniae è stato identificato nel 35,8% dei tamponi OP rispetto al 3,5% rilevato nei tamponi NP (p<0,0001). Almeno un sierotipo incluso nel vaccino PCV13 è stato trovato nel 98,9% (188/190) dei tamponi OP positivi, mentre nei tamponi NP è stato trovato almeno un sierotipo di PCV13 solo nel 64,7% (11/17) dei casi (p<0,0001). Tra i sierotipi ricercati, il 19F è stato quello maggiormente identificato in entrambi i gruppi, seguito dai sierotipi 5 e 9V. CONCLUSIONI: Negli adolescenti, la raccolta orofaringea è significativamente più efficace rispetto a quella nasofaringea per l’identificazione e la caratterizzazione dello stato di portatore pneumococcico. Questo dato suggerisce che questo metodo di raccolta può essere utilizzato quando deve essere eseguita la valutazione dello stato di portatore e la copertura offerta dal vaccino PCV13 negli adolescenti.Pubblicazioni consigliate
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