Per quanto il secondo dopoguerra italiano veda l’importazione massiccia della cultura americana, gli studi sulla ricezione della letteratura statunitense tendono a rimanere circoscritti alla produzione romanzesca, quando non si fermano al periodo della prima scoperta negli anni Trenta. Questo contributo intende proporre una breve osservazione quantitativa e qualitativa della presenza della poesia americana contemporanea in Italia nel ventennio 1945-1965, indagando il rapporto fra la cultura accademica e la più ampia diffusione di un nuovo mito americano. A partire dalle pubblicazioni del dopoguerra si esaminerà la crescita e la strutturazione degli studi americani in ambito accademico. Dall’analisi dei dati, infatti, emerge la volontà di sistematizzazione e di allargamento del canone attraverso numerosi progetti editoriali. La proliferazione di antologie di poesia americana testimonia l’offerta ai lettori di un giudizio prettamente estetico. In secondo luogo si osserveranno alcuni cambiamenti delle modalità di ricezione e diffusione in Italia, in concomitanza con l’irrompere delle correnti sperimentali in ambito americano. In particolare, sarà considerata la creazione del nuovo mito di sincerità e primitivismo americani, soprattutto attraverso la mediazione culturale di Fernanda Pivano. La poesia statunitense viene infatti presentata come possibilità di rinnovamento non estetico ma piuttosto sociale e culturale, con importanti conseguenze sulla percezione critica e popolare.
La poesia americana in Italia: le due vie di ricezione / C. Binasco. ((Intervento presentato al convegno Cultures on the Move: Italy and the US Language Literature and Cinema tenutosi a Oxford nel 2016.
La poesia americana in Italia: le due vie di ricezione
C. Binasco
2016
Abstract
Per quanto il secondo dopoguerra italiano veda l’importazione massiccia della cultura americana, gli studi sulla ricezione della letteratura statunitense tendono a rimanere circoscritti alla produzione romanzesca, quando non si fermano al periodo della prima scoperta negli anni Trenta. Questo contributo intende proporre una breve osservazione quantitativa e qualitativa della presenza della poesia americana contemporanea in Italia nel ventennio 1945-1965, indagando il rapporto fra la cultura accademica e la più ampia diffusione di un nuovo mito americano. A partire dalle pubblicazioni del dopoguerra si esaminerà la crescita e la strutturazione degli studi americani in ambito accademico. Dall’analisi dei dati, infatti, emerge la volontà di sistematizzazione e di allargamento del canone attraverso numerosi progetti editoriali. La proliferazione di antologie di poesia americana testimonia l’offerta ai lettori di un giudizio prettamente estetico. In secondo luogo si osserveranno alcuni cambiamenti delle modalità di ricezione e diffusione in Italia, in concomitanza con l’irrompere delle correnti sperimentali in ambito americano. In particolare, sarà considerata la creazione del nuovo mito di sincerità e primitivismo americani, soprattutto attraverso la mediazione culturale di Fernanda Pivano. La poesia statunitense viene infatti presentata come possibilità di rinnovamento non estetico ma piuttosto sociale e culturale, con importanti conseguenze sulla percezione critica e popolare.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.