Through the exam of the jurisprudence of the U.S.Supreme Court and of the federal criminal courts, the Author identifies two different trends of the political and judicial strategy in the field of repression of public corruption in the U.S. The first trend (as in McCormick v. U.S. and in McDonnell v. U.S.) aims to avoid criminal liability in campaign cases; the second trend (as in Evans v. U.S., in Skilling v. U.S. and in Ocasio v. U.S.), instead, tends to affirm criminal liability in the other cases. This latter trend seems to the Author uncoherent with the legality principle. A broad interpretation of criminal law federal statutes is affirmed by the U.S. Supreme Court and by the federal courts and prosecutors using vague federal statutes different from the bribery statutes: the Mail and Wire Fraud (i.e., the honest services fraud); the Hobbs Act (i.e., the extortion under color of official right) and the general conspiracy statute (§ 371 U.S.C.). The aim of the federal criminal justice is to harshly punish and investigate corruption by affirming the federal jurisdiction. However, the consistency of this aim with the principle of legality and the related guarantees is particularly problematic.

L’articolo prende in esame le attuali strategie politico-giudiziarie di contrasto della corruzione negli Stati Uniti d’America. L’A. individua due fondamentali trend: l’uno orientato ad arretrare il raggio d’azione del diritto penale quando a venire in rilievo è il finanziamento delle campagne elettorali; l’altro, più rigoroso, volto invece a far cadere nella rete del penalmente rilevante, al di fuori dei campaign cases, ogni asservimento del potere pubblico a fini personali, da parte di politici e pubblici funzionari. Quest’ultimo orientamento si rivela particolarmente problematico in rapporto al principio di legalità e alle relative garanzie: le maglie del diritto penale vengono infatti allargate, con l’avallo della Corte Suprema, non già attraverso norme incriminatrici dirette a reprimere la corruzione, bensì facendo leva su norme incriminatrici diverse e imprecise — in tema di frode, estorsione e conspiracy diretta a commettere quei reati. L’obiettivo degli organi della giustizia federale — in un sistema che si rivela nel complesso efficiente nell’azione di contrasto del fenomeno—è di punire severamente la corruzione,facendo prevalere la giurisdizione federale su quella statale. Senonché, come osserva l’A., il fine non giustifica i mezzi, che manifestano una crisi del principio di legalità.

La repressione della corruzione negli Stati Uniti : strategie politico-giudiziarie e crisi del principio di legalità / G.L. Gatta. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE. - ISSN 0557-1391. - 59:3(2016), pp. 1281-1317.

La repressione della corruzione negli Stati Uniti : strategie politico-giudiziarie e crisi del principio di legalità

G.L. Gatta
Primo
2016

Abstract

Through the exam of the jurisprudence of the U.S.Supreme Court and of the federal criminal courts, the Author identifies two different trends of the political and judicial strategy in the field of repression of public corruption in the U.S. The first trend (as in McCormick v. U.S. and in McDonnell v. U.S.) aims to avoid criminal liability in campaign cases; the second trend (as in Evans v. U.S., in Skilling v. U.S. and in Ocasio v. U.S.), instead, tends to affirm criminal liability in the other cases. This latter trend seems to the Author uncoherent with the legality principle. A broad interpretation of criminal law federal statutes is affirmed by the U.S. Supreme Court and by the federal courts and prosecutors using vague federal statutes different from the bribery statutes: the Mail and Wire Fraud (i.e., the honest services fraud); the Hobbs Act (i.e., the extortion under color of official right) and the general conspiracy statute (§ 371 U.S.C.). The aim of the federal criminal justice is to harshly punish and investigate corruption by affirming the federal jurisdiction. However, the consistency of this aim with the principle of legality and the related guarantees is particularly problematic.
L’articolo prende in esame le attuali strategie politico-giudiziarie di contrasto della corruzione negli Stati Uniti d’America. L’A. individua due fondamentali trend: l’uno orientato ad arretrare il raggio d’azione del diritto penale quando a venire in rilievo è il finanziamento delle campagne elettorali; l’altro, più rigoroso, volto invece a far cadere nella rete del penalmente rilevante, al di fuori dei campaign cases, ogni asservimento del potere pubblico a fini personali, da parte di politici e pubblici funzionari. Quest’ultimo orientamento si rivela particolarmente problematico in rapporto al principio di legalità e alle relative garanzie: le maglie del diritto penale vengono infatti allargate, con l’avallo della Corte Suprema, non già attraverso norme incriminatrici dirette a reprimere la corruzione, bensì facendo leva su norme incriminatrici diverse e imprecise — in tema di frode, estorsione e conspiracy diretta a commettere quei reati. L’obiettivo degli organi della giustizia federale — in un sistema che si rivela nel complesso efficiente nell’azione di contrasto del fenomeno—è di punire severamente la corruzione,facendo prevalere la giurisdizione federale su quella statale. Senonché, come osserva l’A., il fine non giustifica i mezzi, che manifestano una crisi del principio di legalità.
corruzione; public corruption; corruption; McDonnel v. U.S.; Ocasio v. U.S.; corruption in America; corruzione negli USA; cospirancy; extortion under color of office; mail fraud; wire fraud; concussione
Settore IUS/17 - Diritto Penale
2016
Article (author)
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