This paper analyzes the participation of the Dutch Parliament (Staten-Generaal – Tweede Kamer e Eerste Kamer) in the adoption of European policies, in general, and, more specifically, of those relating to the Area of Freedom, Security and Justice (AFSJ). It focuses more closely on the main modes of parliamentary participation in the elaboration of EU policies: the dialogue with the Government (and, especially, the parliamentary reserve to the Government) and subsidiarity control. It is highlighted that the Netherlands, with the law approving the Lisbon Treaty, has moved from the procedure of parliamentary approval, previously expected in the former Area of Justice and Home Affairs (JHA) to the reserve procedure in the AFSJ. In this context, it examines the consequences of this innovation and, more specifically, its impact on the role of Parliament in the AFSJ. Finally, it is emphasized that the Netherlands has adopted a low number of reasoned opinions (as part of the subsidiarity monitoring process) in this area and has, instead, preferred to strengthen the political dialogue with the EU.

In questo scritto viene analizzata la partecipazione del Parlamento dei Paesi Bassi (Staten-Generaal – Tweede Kamer e Eerste Kamer) all’adozione delle politiche europee, in generale, e, più nello specifico, in quelle relative al settore dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG). In particolare, vengono esaminate le principali modalità di partecipazione all’elaborazione delle politiche dell'Unione europea: il dialogo con il Governo (e soprattutto l’istituto della riserva parlamentare al Governo) e il controllo di sussidiarietà. In questo contesto, dopo aver rilevato come nei Paesi Bassi, con la legge di approvazione del Trattato di Lisbona, si è passati dalla procedura del consenso parlamentare, precedentemente prevista nell’ex settore della Giustizia e degli affari interni (GAI) alla procedura di riserva nello SLSG, si esaminano le conseguenze di questa innovazione. Infine, viene sottolineato come i Paesi Bassi, hanno adottato pochi pareri motivati (nell’ambito del procedimento di controllo di sussidiarietà) e hanno, invece, preferito rafforzare, in questo settore, il dialogo politico con l’UE.

Il coinvolgimento del Parlamento dei Paesi Bassi nell’adozione delle politiche europee e, in particolare, nel settore dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia / G. Marchetti - In: Il ruolo dei Parlamenti nazionali nel processo di integrazione europea = The role of National Parliaments in the European integration process / [a cura di] P. Bilancia. - Milano : Wolters Kluwer, 2016 Nov. - ISBN 9788813358846. - pp. 423-437

Il coinvolgimento del Parlamento dei Paesi Bassi nell’adozione delle politiche europee e, in particolare, nel settore dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia

G. Marchetti
Primo
2016

Abstract

This paper analyzes the participation of the Dutch Parliament (Staten-Generaal – Tweede Kamer e Eerste Kamer) in the adoption of European policies, in general, and, more specifically, of those relating to the Area of Freedom, Security and Justice (AFSJ). It focuses more closely on the main modes of parliamentary participation in the elaboration of EU policies: the dialogue with the Government (and, especially, the parliamentary reserve to the Government) and subsidiarity control. It is highlighted that the Netherlands, with the law approving the Lisbon Treaty, has moved from the procedure of parliamentary approval, previously expected in the former Area of Justice and Home Affairs (JHA) to the reserve procedure in the AFSJ. In this context, it examines the consequences of this innovation and, more specifically, its impact on the role of Parliament in the AFSJ. Finally, it is emphasized that the Netherlands has adopted a low number of reasoned opinions (as part of the subsidiarity monitoring process) in this area and has, instead, preferred to strengthen the political dialogue with the EU.
In questo scritto viene analizzata la partecipazione del Parlamento dei Paesi Bassi (Staten-Generaal – Tweede Kamer e Eerste Kamer) all’adozione delle politiche europee, in generale, e, più nello specifico, in quelle relative al settore dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG). In particolare, vengono esaminate le principali modalità di partecipazione all’elaborazione delle politiche dell'Unione europea: il dialogo con il Governo (e soprattutto l’istituto della riserva parlamentare al Governo) e il controllo di sussidiarietà. In questo contesto, dopo aver rilevato come nei Paesi Bassi, con la legge di approvazione del Trattato di Lisbona, si è passati dalla procedura del consenso parlamentare, precedentemente prevista nell’ex settore della Giustizia e degli affari interni (GAI) alla procedura di riserva nello SLSG, si esaminano le conseguenze di questa innovazione. Infine, viene sottolineato come i Paesi Bassi, hanno adottato pochi pareri motivati (nell’ambito del procedimento di controllo di sussidiarietà) e hanno, invece, preferito rafforzare, in questo settore, il dialogo politico con l’UE.
Parlamento dei Paesi Bassi; spazio di libertà, sicurezza e giustizia
Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
nov-2016
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