In medicina umana, i fattori angiogenici ed alcune citochine sono considerati biomarcatori estremamente significativi nella diagnosi precoce e nella prognosi di linfoma. Vascular endothelial growth factor (VEGF) rappresenta uno dei più potenti e specifici promotori dell’angiogenesi tumorale, mentre metalloproteasi 2 e 9 (MMP-2 e -9) sono capaci di regolarla direttamente. Transforming growth factor beta (TGF-β) può stimolare direttamente la produzione di VEGF e MMP ed è considerato un regolatore della proliferazione e differenziazione delle cellule ematopoietiche. Allo scopo di identificare dei possibili marcatori prognostici, in questo lavoro sono stati studiati, mediante tecnica ELISA, VEGF e TGF-β plasmatici e, mediante zimografia, MMP-2 e -9 in 37 cani affetti da linfoma (21 linfoma B e 16 linfoma T), di cui 13 casi seguiti durante l'iter chemioterapico (10 linfoma B e 3 linfoma T). Sono stati selezionati 10 controlli sani. I cani affetti da linfoma presentavano livelli plasmatici più alti di VEGF (p<0.05) e di attività catalitica per MMP- 9 (act-MMP-9) rispetto ai controlli (p<0.01). I linfomi T presentavano una più alta concentrazione di act-MMP-9 e VEGF al tempo della diagnosi rispetto ai linfomi B. Analizzando i livelli plasmatici durante chemioterapia, act-MMP-9 e VEGF mostravano una diminuzione in 8 linfomi B su 9 (p<0.01); al contrario nei linfomi T i valori rimanevano stabili nel corso della terapia. Si è riscontrata inoltre in tutti i linfomi una correlazione positiva tra i livelli plasmatici di act-MMP-9 e VEGF (p<0.001). Nei casi di linfoma, la media dei livelli plasmatici di TGF-β è più bassa rispetto ai controlli. I nostri risultati suggeriscono che VEGF e MMP-9 possano rappresentare dei buoni indicatori della risposta al trattamento chemioterapico nei linfomi B.
VEGF e MMP-9 crosstalk: possibili biomarcatori nel linfoma canino / A. Aricò, S. Comazzi, M. Gelain, F. Riondato, V. Martini, L. Aresu. ((Intervento presentato al convegno AIPVeT tenutosi a Padova nel 2011.
VEGF e MMP-9 crosstalk: possibili biomarcatori nel linfoma canino
S. ComazziSecondo
;V. MartiniPenultimo
;
2011
Abstract
In medicina umana, i fattori angiogenici ed alcune citochine sono considerati biomarcatori estremamente significativi nella diagnosi precoce e nella prognosi di linfoma. Vascular endothelial growth factor (VEGF) rappresenta uno dei più potenti e specifici promotori dell’angiogenesi tumorale, mentre metalloproteasi 2 e 9 (MMP-2 e -9) sono capaci di regolarla direttamente. Transforming growth factor beta (TGF-β) può stimolare direttamente la produzione di VEGF e MMP ed è considerato un regolatore della proliferazione e differenziazione delle cellule ematopoietiche. Allo scopo di identificare dei possibili marcatori prognostici, in questo lavoro sono stati studiati, mediante tecnica ELISA, VEGF e TGF-β plasmatici e, mediante zimografia, MMP-2 e -9 in 37 cani affetti da linfoma (21 linfoma B e 16 linfoma T), di cui 13 casi seguiti durante l'iter chemioterapico (10 linfoma B e 3 linfoma T). Sono stati selezionati 10 controlli sani. I cani affetti da linfoma presentavano livelli plasmatici più alti di VEGF (p<0.05) e di attività catalitica per MMP- 9 (act-MMP-9) rispetto ai controlli (p<0.01). I linfomi T presentavano una più alta concentrazione di act-MMP-9 e VEGF al tempo della diagnosi rispetto ai linfomi B. Analizzando i livelli plasmatici durante chemioterapia, act-MMP-9 e VEGF mostravano una diminuzione in 8 linfomi B su 9 (p<0.01); al contrario nei linfomi T i valori rimanevano stabili nel corso della terapia. Si è riscontrata inoltre in tutti i linfomi una correlazione positiva tra i livelli plasmatici di act-MMP-9 e VEGF (p<0.001). Nei casi di linfoma, la media dei livelli plasmatici di TGF-β è più bassa rispetto ai controlli. I nostri risultati suggeriscono che VEGF e MMP-9 possano rappresentare dei buoni indicatori della risposta al trattamento chemioterapico nei linfomi B.Pubblicazioni consigliate
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