Italian Tragedy, 1820-1827

This essay reconstructs the circumstances leading to the publication of the article 'Italian Tragedy', which appeared anonymously in the October 1820 issue of the 'Quarterly Review' as a review of three contemporary tragedies: Ugo Foscolo’s 'Ricciarda' and Silvio Pellico’s 'Francesca da Rimini', both celebrated as excellent examples of the new Italian tragedy, and Alessandro Manzoni’s 'The Count of Carmagnola', criticised for being a 'feeble tragedy'. Traditionally attributed to Henry Hart Milman, the article appears to be the outcome of a collaborative effort that involved Foscolo, John Cam Hobhouse, John Murray and, to a lesser extent, Lord Byron. The reconstruction of this collaboration enables one to speculate on the reasons for which the 'Ricciarda', completed in 1813, was first published only in 1820, in Britain. In the second part the essay focuses on the considerable debate that arose on tragedy in the main French, Italian, German, and British literary journals in the Twenties of the 19th century: while Manzoni's tragedies and new poetics received growing critical acclaim, Foscolo's 'Ricciarda' was consigned to rapid oblivion.

Il saggio ricostruisce le circostanze che portarono alla pubblicazione dell'articolo 'Italian Tragedy', apparso adespoto nel numero di ottobre 1820 della 'Quarterly Review' come recensione di tre tragedie contemporanee: la 'Ricciarda' di Ugo Foscolo e la 'Francesca da Rimini' di Silvio Pellico, celebrate come esempi eccellenti della nuova tragedia italiana, e 'il Conte di Carmagnola' di Alessandro Manzoni, considerato un dramma 'debole'. Tradizionalmente attribuito a Henry Hart Milman, l'articolo sembra essere il risultato di una collaborazione che coinvolse Foscolo, John Cam Hobhouse, John Murray e, in misura minore, Lord Byron. La ricostruzione di tale collaborazione permette di spiegare le ragioni per cui la 'Ricciarda', completata nel 1813, fu pubblicata da Foscolo solo nel 1820, in Gran Bretagna. Nella seconda parte il saggio si concentra sull'ampio dibattito sulla tragedia che si sviluppò nelle principali riviste letterarie francesi, italiane, tedesche e britanniche negli anni Venti dell'Ottocento: mentre le tragedie e la nuova poetica di Manzoni ricevettero un crescente successo di critica, la 'Ricciarda' di Foscolo andò incontro a un rapido declino della propria iniziale fortuna critica.