L’obiettivo del nostro studio è stato quello di verificare la resistenza agli antibiotici di stipiti di Salmonella spp. isolati da fonti differenti (animale, umana e alimentare), e la capacità delle stesse a trasferire, ad un ceppo recettore di Escherichia coli K12J5 (lac+; Rif R), i geni codificanti le resistenze. Gli stipiti di Salmonella spp. testati sono stati 284 di cui: 41,5 % di origine animale (suini ed avicoli); 48,2% di origine umana e il 10,2% da alimento (suino e pollo). Il 28,5% dei ceppi è risultato sensibile o portatore di una sola resistenza; mentre il restante 71,5% presentava due o più resistenze (MR). Analizzando la prevalenza delle poliresistenze nelle tre fonti è emerso che non vi erano differenze significative tra la prevalenza degli stipiti MR di origine animale e quelli umani (74,5% contro 76,6% (p>>0,05)), differenza emersa invece negli stipiti di salmonelle di origine alimentare di sui solo 10/29 (34,4%) presentava MR> 2 ((p<<0,05). Dei 203 ceppi poliresistenti sottoposti a coniugazione plasmidica, 35 stipiti (17,2%) hanno manifestato la capacità di trasferire, in condizioni ideali, i geni codificanti le resistenze al ceppo recettore di Escherichia coli e in 6 casi il passaggio ha dato origine a due pattern finali differenti. Gli stipiti più predisposti al trasferimento delle resistenze sono stati quelli di origine animale con il 28,4% degli esiti positivi, percentuali inferiori e paragonabili, invece si sono state accertate negli stipiti umani e da alimento, con rispettivamente l’8,5% e il 10% di passaggi. Da questi risultati emerge che se da un lato è ancora persistente la presenza delle poliresistenze negli stipiti di salmonella spp, soprattutto nel comparto animale e umano, dall’altro lato dovremmo essere rassicurati dal fatto che il passaggio delle esse, negli stipiti umani e alimentari, avviene con frequenze molto basse.

Trasferibilità delle antibiotico resistenze in stipiti di Salmonella spp. isolati da animali, alimenti e dall’uomo / A. Dal Vecchio, A. Farina, C. Mammina, A. Nastasi, M. Pontello - In: L'igienista nelle scelte strategiche ed operative : 9. Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica : Parma, 13-15 ottobre 2005 : attiRoma : Esse Editrice, 2005. - pp. 325-325 (( Intervento presentato al 9. convegno Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica : L'igienista nelle scelte strategiche e operative tenutosi a Parma nel 2005.

Trasferibilità delle antibiotico resistenze in stipiti di Salmonella spp. isolati da animali, alimenti e dall’uomo

M. Pontello
Ultimo
2005

Abstract

L’obiettivo del nostro studio è stato quello di verificare la resistenza agli antibiotici di stipiti di Salmonella spp. isolati da fonti differenti (animale, umana e alimentare), e la capacità delle stesse a trasferire, ad un ceppo recettore di Escherichia coli K12J5 (lac+; Rif R), i geni codificanti le resistenze. Gli stipiti di Salmonella spp. testati sono stati 284 di cui: 41,5 % di origine animale (suini ed avicoli); 48,2% di origine umana e il 10,2% da alimento (suino e pollo). Il 28,5% dei ceppi è risultato sensibile o portatore di una sola resistenza; mentre il restante 71,5% presentava due o più resistenze (MR). Analizzando la prevalenza delle poliresistenze nelle tre fonti è emerso che non vi erano differenze significative tra la prevalenza degli stipiti MR di origine animale e quelli umani (74,5% contro 76,6% (p>>0,05)), differenza emersa invece negli stipiti di salmonelle di origine alimentare di sui solo 10/29 (34,4%) presentava MR> 2 ((p<<0,05). Dei 203 ceppi poliresistenti sottoposti a coniugazione plasmidica, 35 stipiti (17,2%) hanno manifestato la capacità di trasferire, in condizioni ideali, i geni codificanti le resistenze al ceppo recettore di Escherichia coli e in 6 casi il passaggio ha dato origine a due pattern finali differenti. Gli stipiti più predisposti al trasferimento delle resistenze sono stati quelli di origine animale con il 28,4% degli esiti positivi, percentuali inferiori e paragonabili, invece si sono state accertate negli stipiti umani e da alimento, con rispettivamente l’8,5% e il 10% di passaggi. Da questi risultati emerge che se da un lato è ancora persistente la presenza delle poliresistenze negli stipiti di salmonella spp, soprattutto nel comparto animale e umano, dall’altro lato dovremmo essere rassicurati dal fatto che il passaggio delle esse, negli stipiti umani e alimentari, avviene con frequenze molto basse.
Settore MED/42 - Igiene Generale e Applicata
2005
Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica
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