Prima della fine del secolo agli oltre sette miliardi di persone che oggi vivono sulla terra si aggiungeranno tra i 3 e i 4 miliardi d’individui. Sono state fatte numerose stime, sin dal XVII secolo, sulla capacità di carico della terra, ovvero sul numero di persone che il nostro pianeta potrebbe nutrire e tutte, pur nell’ampia variabilità degli scenari proposti, concordano sul fatto che le previsioni di crescita per il 2100 saranno ampiamente all’interno delle potenzialità del nostro sistema produttivo (Franck, von Bloh, Müller, Bondeau, & Sakschewski, 2011). Tuttavia, il concentrarsi della crescita della popolazione nei paesi più poveri renderà certamente più difficile per i governi gestire in maniera corretta lo sfruttamento delle risorse naturali, sradicare la povertà e la disuguaglianza, combattere la fame e la malnutrizione, garantire l’istruzione alle nuove generazioni e i servizi di base per la salute e l’igiene. Contemporaneamente, la diminuzione della popolazione in altre aree della terra, unita al progressivo e talora rapido innalzamento dell’età media attiverà, inevitabilmente, una serie di cambiamenti nei sistemi economici e produttivi, diminuendo la forza lavoro e, allo stesso tempo, incrementando la domanda di servizi sanitari e pensionistici.
La crescita della popolazione dopo il 2015 e i targets strategici all'interno dei global goals / M. Bergaglio - In: Studi in onore di Emanuele paratore : spunti di ricerca per un mondo che cambia / [a cura di] L. Romagnoli. - Prima edizione. - [s.l] : Edigeo, 2016. - ISBN 9788890796142. - pp. 353-362
La crescita della popolazione dopo il 2015 e i targets strategici all'interno dei global goals
M. Bergaglio
2016
Abstract
Prima della fine del secolo agli oltre sette miliardi di persone che oggi vivono sulla terra si aggiungeranno tra i 3 e i 4 miliardi d’individui. Sono state fatte numerose stime, sin dal XVII secolo, sulla capacità di carico della terra, ovvero sul numero di persone che il nostro pianeta potrebbe nutrire e tutte, pur nell’ampia variabilità degli scenari proposti, concordano sul fatto che le previsioni di crescita per il 2100 saranno ampiamente all’interno delle potenzialità del nostro sistema produttivo (Franck, von Bloh, Müller, Bondeau, & Sakschewski, 2011). Tuttavia, il concentrarsi della crescita della popolazione nei paesi più poveri renderà certamente più difficile per i governi gestire in maniera corretta lo sfruttamento delle risorse naturali, sradicare la povertà e la disuguaglianza, combattere la fame e la malnutrizione, garantire l’istruzione alle nuove generazioni e i servizi di base per la salute e l’igiene. Contemporaneamente, la diminuzione della popolazione in altre aree della terra, unita al progressivo e talora rapido innalzamento dell’età media attiverà, inevitabilmente, una serie di cambiamenti nei sistemi economici e produttivi, diminuendo la forza lavoro e, allo stesso tempo, incrementando la domanda di servizi sanitari e pensionistici.Pubblicazioni consigliate
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