Le ferite penetranti da arma bianca al capo, condizionanti lesioni ossee e cerebrali, sono eventi rari nei Paesi occidentali. Viene presentato il caso di un giovane 19enne attinto per strada da due colpi da arma bianca da punta e taglio, di cui quella mortale a localizzazione temporale sinistra. L'interesse medico-legale per questo tipo di lesioni, oltre che per la loro rarità, risiede nel fatto che la discontinuazione alla teca cranica conserva, spesso, con molta precisione, le caratteristiche dell'arma utilizzata, e ne consente un'individuazione mediante l'esecuzione di calchi in silicone o l'uso di indagini di diagnostica per immagini (TC) al momento dell'accesso in ospedale della vittima o in sala autoptica.
Un inusuale caso di omicidio mediante accoltellamento al capo / A. Battistini, G. Gentile, G. Giovanetti, R. Zoja. - In: ZACCHIA. - ISSN 0044-1570. - 80:suppl.(2007), pp. 27-34. ((Intervento presentato al 6. convegno Convegno Nazionale Gruppo Italiano di Patologia Forense tenutosi a Perugia nel 2007.
Un inusuale caso di omicidio mediante accoltellamento al capo
A. BattistiniPrimo
;G. GentileSecondo
;R. ZojaUltimo
2007
Abstract
Le ferite penetranti da arma bianca al capo, condizionanti lesioni ossee e cerebrali, sono eventi rari nei Paesi occidentali. Viene presentato il caso di un giovane 19enne attinto per strada da due colpi da arma bianca da punta e taglio, di cui quella mortale a localizzazione temporale sinistra. L'interesse medico-legale per questo tipo di lesioni, oltre che per la loro rarità, risiede nel fatto che la discontinuazione alla teca cranica conserva, spesso, con molta precisione, le caratteristiche dell'arma utilizzata, e ne consente un'individuazione mediante l'esecuzione di calchi in silicone o l'uso di indagini di diagnostica per immagini (TC) al momento dell'accesso in ospedale della vittima o in sala autoptica.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.