Dopo i dirompenti effetti della sentenza della Corte Europea di Giustizia del 6 ottobre 2015 sulla causa C-362/14 nell’ambito del c.d. “caso Schrems”, le autorità europee e americane hanno lavorato intensamente in questi mesi per cercare di addivenire a un accordo che consentisse nuovamente la circolazione dei dati tra UE e USA. Non è un mistero, infatti, che molti fornitori di servizi – soprattutto per quanto attiene ai servizi informatici e telematici – abbiano sede negli USA e già detengano i dati di aziende e privati cittadini europei. La repentina interruzione della legittimità del trasferimento dei dati alla luce della disciplina sulla privacy, ha comportato un profondo smarrimento degli operatori europei, i quali non potevano in breve tempo spostare intere infrastrutture da fornitori e server collocati negli USA a fornitori e server collocati in Europa. Proprio per andare incontro a queste esigenze, peraltro sottolineante per il nostro Paese anche da Confindustria in un recente position paper, la Commissione europea è addivenuta il 2 febbraio a una bozza di accordo soddisfacente che dovrebbe consentire la sottoscrizione di un Safe Harbour 2.0 in tempi piuttosto brevi.

Safe Harbour 2.0 : quali garanzie per il trasferimento di dati dall’UE verso gli USA? / P. Perri. - In: IL QUOTIDIANO GIURIDICO. - ISSN 2239-0677. - 2016:(2016 Feb 12).

Safe Harbour 2.0 : quali garanzie per il trasferimento di dati dall’UE verso gli USA?

P. Perri
2016

Abstract

Dopo i dirompenti effetti della sentenza della Corte Europea di Giustizia del 6 ottobre 2015 sulla causa C-362/14 nell’ambito del c.d. “caso Schrems”, le autorità europee e americane hanno lavorato intensamente in questi mesi per cercare di addivenire a un accordo che consentisse nuovamente la circolazione dei dati tra UE e USA. Non è un mistero, infatti, che molti fornitori di servizi – soprattutto per quanto attiene ai servizi informatici e telematici – abbiano sede negli USA e già detengano i dati di aziende e privati cittadini europei. La repentina interruzione della legittimità del trasferimento dei dati alla luce della disciplina sulla privacy, ha comportato un profondo smarrimento degli operatori europei, i quali non potevano in breve tempo spostare intere infrastrutture da fornitori e server collocati negli USA a fornitori e server collocati in Europa. Proprio per andare incontro a queste esigenze, peraltro sottolineante per il nostro Paese anche da Confindustria in un recente position paper, la Commissione europea è addivenuta il 2 febbraio a una bozza di accordo soddisfacente che dovrebbe consentire la sottoscrizione di un Safe Harbour 2.0 in tempi piuttosto brevi.
No
Italian
Safe Harbor, trasferimento dei dati, Privacy, USA, EU
Settore IUS/20 - Filosofia del Diritto
Articolo
Nessuno
Pubblicazione scientifica
12-feb-2016
Wolters Kluwer : Iposoa
2016
Pubblicato
Periodico con rilevanza nazionale
http://www.quotidianogiuridico.it/documents/2016/02/12/safe-harbour-2-0-quali-garanzie-per-il-trasferimento-di-dati-dall-ue-verso-gli-usa
NON aderisco
info:eu-repo/semantics/article
Safe Harbour 2.0 : quali garanzie per il trasferimento di dati dall’UE verso gli USA? / P. Perri. - In: IL QUOTIDIANO GIURIDICO. - ISSN 2239-0677. - 2016:(2016 Feb 12).
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