Il contributo muove da una ricostruzione della nozione e dell'efficacia di precedente “interno” e approfondisce la c.d. efficacia “orizzontale” dei precedenti nella giurisprudenza costituzionale, ovvero l'auto vincolo che la Corte costituzionale ritiene di dovere alla propria pregressa giurisprudenza. Per condurre tale indagine empirica è stato individuato un primo gruppo di decisioni in cui la Corte richiama espressamente la ratio decidendi di un precedente per fondare una dichiarazione di illegittimità costituzionale; un secondo gruppo in cui il richiamo serve per argomentare l'infondatezza o l'inammissibilità di una questione; un terzo gruppo in cui la Corte menziona la ratio decidendi di un precedente per escludere l'applicazione analogica della fattispecie in esame; ed un ultimo in cui è il giudice a quo ad avere richiamato espressamente la ratio decidendi di un precedente ma la Corte nega l'estensibilità alla questione oggetto del suo giudizio. All'interno di questi quattro filoni si è cercato di snidare eventuali "usi impropri" che ricorrono sia quando la Corte seleziona in modo scorretto i proprio precedenti perché, a prescindere dal risultato che intende raggiungere, le fattispecie richiamate presentano differenze troppo marcate per poter attivare l'argomento analogico, sia quando la Corte "dimentica" precedenti che avrebbero potuto favorire una soluzione diversa.

Il richiamo della ratio decidendi nei precedenti della giurisprudenza costituzionale / E. Crivelli (PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA / UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. 1, RICERCHE). - In: Il precedente nella giurisprudenza della Corte costituzionale / [a cura di] M. Pedrazza Gorlero. - Prima edizione. - Padova : Cedam, 2008. - ISBN 9788813295431. - pp. 281-312

Il richiamo della ratio decidendi nei precedenti della giurisprudenza costituzionale

E. Crivelli
2008

Abstract

Il contributo muove da una ricostruzione della nozione e dell'efficacia di precedente “interno” e approfondisce la c.d. efficacia “orizzontale” dei precedenti nella giurisprudenza costituzionale, ovvero l'auto vincolo che la Corte costituzionale ritiene di dovere alla propria pregressa giurisprudenza. Per condurre tale indagine empirica è stato individuato un primo gruppo di decisioni in cui la Corte richiama espressamente la ratio decidendi di un precedente per fondare una dichiarazione di illegittimità costituzionale; un secondo gruppo in cui il richiamo serve per argomentare l'infondatezza o l'inammissibilità di una questione; un terzo gruppo in cui la Corte menziona la ratio decidendi di un precedente per escludere l'applicazione analogica della fattispecie in esame; ed un ultimo in cui è il giudice a quo ad avere richiamato espressamente la ratio decidendi di un precedente ma la Corte nega l'estensibilità alla questione oggetto del suo giudizio. All'interno di questi quattro filoni si è cercato di snidare eventuali "usi impropri" che ricorrono sia quando la Corte seleziona in modo scorretto i proprio precedenti perché, a prescindere dal risultato che intende raggiungere, le fattispecie richiamate presentano differenze troppo marcate per poter attivare l'argomento analogico, sia quando la Corte "dimentica" precedenti che avrebbero potuto favorire una soluzione diversa.
precedente; Corte costituzionale
Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
2008
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