Si presenta la vivace polemica sorta in seguito alla scoperta dell'epitome della "Romaikè Archaiologhia" di Dionisio di Alicarnasso, Sebastiano Ciampi e Giacomo Leopardi dettero dei contributi che furono sottovalutati dalle figure egemoni della cultura dell'epoca per mechini motivi.
La fortuna della "Romaikè Archaiologhia" di Dionisio di Alicarnasso nell'Ottocento italiano alla luce della polemica concernente i codici dionisiani scoperti da Angelo Mai nella Biblioteca Ambrosiana / F. Cantarelli. - In: ATTI DELL'ATENEO DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI DI BERGAMO. - ISSN 1724-2347. - 51 (1989-1990):1(1991), pp. 388-428.
La fortuna della "Romaikè Archaiologhia" di Dionisio di Alicarnasso nell'Ottocento italiano alla luce della polemica concernente i codici dionisiani scoperti da Angelo Mai nella Biblioteca Ambrosiana
F. CantarelliPrimo
1991
Abstract
Si presenta la vivace polemica sorta in seguito alla scoperta dell'epitome della "Romaikè Archaiologhia" di Dionisio di Alicarnasso, Sebastiano Ciampi e Giacomo Leopardi dettero dei contributi che furono sottovalutati dalle figure egemoni della cultura dell'epoca per mechini motivi.File in questo prodotto:
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