Dalla “Population Bomb” all'illusione contemporanea: popolazione e sostenibilità dopo il 2015

Sin dagli anni ’70 i dibattiti su “crescita della popolazione” e “sostenibilità” hanno subito oscillazioni decise tra previsioni pessimistiche e certezze ottimistiche, per arrivare ai giorni nostri ad una strana confortevole illusione secondo la quale il futuro demografico del nostro pianeta non sembra essere affatto un problema. Tuttavia le proiezioni mediane sull’aumento della popolazione della terra al 2100 indicano come poco probabile un arresto della crescita per la fine del secolo e la prospettiva futura è resa ancor più critica dal fatto che gli aumenti si verificheranno in quelli che possiamo definire “Growing spots” demografici, fortemente contrapposti ad altrettanti “Ageing spots”. In questi termini, quindi, le dinamiche demografiche future saranno certamente una sfida per il binomio “popolazione-sostenibilità” per il quale occorrerà elaborare un nuovo paradigma capace di operare in una prospettiva “transcalare in senso forte” all’’interno di uno spazio globale che acquisirà sempre più caratteristiche di fluidità e mutevolezza.