La radio si sostituisce spesso ad altri media nel farsi veicolo di informazione, aggiornamento e diffusione di notizie altrimenti difficilmente disponibili, e anzi proprio questa peculiarità ha caratterizzato le tappe più importanti della storia del mezzo radiofonico (si pensi all’importanza della diffusione “clandestina” delle notizie di Radio Londra nel corso della Seconda Guerra Mondiale). Tale caratteristica ha fatto spesso della radio un mezzo non solo di controinformazione o di “informazione-altra”, ma anche di mobilitazione sociale, chiamando a raccolta gli ascoltatori e riunendoli in gruppi di interesse, di pressione o di protesta. In questo contributo si cerca di comprendere attraverso quali forme e modalità la radio ricopra tali ruoli, mediante l’analisi di due case studies: il ruolo della “controinformazione” della radio nella guerra del Kossovo (marzo-giugno 1999), dove il mezzo radiofonico è stato uno dei pochi media a resistere alle censure - da parte di entrambe le fazioni - nella cronaca degli eventi bellici, e il ruolo di Radio Popolare nel fornire “versioni alternative” degli avvenimenti del G8 a Genova (20-22 luglio 2001), informando altresì gli ascoltatori sulle diverse manifestazioni di piazza organizzate nei giorni successivi alle vicende genovesi.
La radio come mezzo di controinformazione e mobilitazione sociale / G. Mazzoleni, F. Boni - In: La radio : percorsi e territori di un medium mobile e interattivo / [a cura di] E. Menduni. - Bologna : Baskerville, 2002. - ISBN 88-8000-012-8. - pp. 361-371 (( Intervento presentato al 1. convegno Radio Working Days tenutosi a Siena nel 2001.
La radio come mezzo di controinformazione e mobilitazione sociale
G. MazzoleniPrimo
;F. BoniUltimo
2002
Abstract
La radio si sostituisce spesso ad altri media nel farsi veicolo di informazione, aggiornamento e diffusione di notizie altrimenti difficilmente disponibili, e anzi proprio questa peculiarità ha caratterizzato le tappe più importanti della storia del mezzo radiofonico (si pensi all’importanza della diffusione “clandestina” delle notizie di Radio Londra nel corso della Seconda Guerra Mondiale). Tale caratteristica ha fatto spesso della radio un mezzo non solo di controinformazione o di “informazione-altra”, ma anche di mobilitazione sociale, chiamando a raccolta gli ascoltatori e riunendoli in gruppi di interesse, di pressione o di protesta. In questo contributo si cerca di comprendere attraverso quali forme e modalità la radio ricopra tali ruoli, mediante l’analisi di due case studies: il ruolo della “controinformazione” della radio nella guerra del Kossovo (marzo-giugno 1999), dove il mezzo radiofonico è stato uno dei pochi media a resistere alle censure - da parte di entrambe le fazioni - nella cronaca degli eventi bellici, e il ruolo di Radio Popolare nel fornire “versioni alternative” degli avvenimenti del G8 a Genova (20-22 luglio 2001), informando altresì gli ascoltatori sulle diverse manifestazioni di piazza organizzate nei giorni successivi alle vicende genovesi.Pubblicazioni consigliate
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