Moravia’s novel La ciociara, despite the appearences, is one of his most autobiographical works. However, the use of a popular and feminine first person narrator underscores an evident distance from the narrating voice and the author. Keeping the choice already started in Racconti romani, in La ciociara Moravia tries a strategy of imitation of the spoken language much more emphasized than in La romana, where we also find a popular and feminine narrator. La ciociara shows a linguistic dynamics where the general stylistic lowering and the more specific imitation of the spoken language is built on a pervasive presence of the dialect: but this dialect is “romanesco”, not “ciociaro” (apart from very rare examples, always indicated and explained). Narrator Cesira’s linguistic dialectality, moderate but constant, is built at different levels: lexical, phraseological, syntactic. Cesira is evidently ignorant, but she has a very apparent tendency to say moral maxims and show a wisdom full of human truth, even if coming from a not authoritative narrator. What we can call Cesira’s paradox is built just on this ground: from one side, indeed, she’s too practical, opportunistic, shopkeeperminded and apolitical; but, in the same time, we can find, between the lines of her discourse, Moravia’s critical and lay attitude.

Il romanzo La ciociara è, a dispetto delle apparenze, una delle opere più autobiografiche di Moravia. Tuttavia l’uso di un narratore in prima persona popolare e femminile marca una distanza evidente fra la voce narrante e l’autore. Sulla linea già intrapresa nei Racconti romani, Moravia prova con La ciociara una strategia di mimesi del parlato molto più marcata di quella attuata con La romana, pure caratterizzata da un narratore popolare femminile. La ciociara mostra una dinamica linguistica in cui il generico abbassamento stilistico e la più specifica mimesi del parlato si appoggiano a una pervasiva presenza del dialetto: che è però un dialetto romanesco, non ciociaro (salvo rarissimi casi, sempre segnalati e chiariti). La dialettalità del linguaggio della narratrice Cesira è moderata ma costante, e si realizza a vari livelli: lessicale, fraseologico, sintattico. Alla propria ostentata ignoranza Cesira affianca però una non meno vistosa tendenza alla sentenziosità, a una saggezza che, pur provenendo da un narratore poco autorevole, non smette di apparire carica di umana verità. Proprio su questo terreno si realizza ancora quello che si può chiamare il paradosso di Cesira: da un lato, infatti, il suo praticismo ha evidenti tratti di opportunismo bottegaio e qualunquistico; ma, contemporaneamente, fra le righe dei suoi discorsi traspaiono, in modo non equivoco, il criticismo e il laicismo di Moravia stesso.

I paradossi di Cesira : la saggezza di un narratore inattendibile / G. Turchetta (BIBLIOTECA DI SINESTESIE). - In: Alberto Moravia e La ciociara: letteratura, storia, cinema, 4 / [a cura di] A. Favaro. - Prima edizione. - Avellino : Edizioni di Sinestesie, 2016. - ISBN 9788899541088. - pp. 225-241 (( Intervento presentato al 4. convegno Alberto Moravia e La ciociara, letteratura, storia, cinema tenutosi a Fondi nel 2014.

I paradossi di Cesira : la saggezza di un narratore inattendibile

G. Turchetta
Primo
2016

Abstract

Moravia’s novel La ciociara, despite the appearences, is one of his most autobiographical works. However, the use of a popular and feminine first person narrator underscores an evident distance from the narrating voice and the author. Keeping the choice already started in Racconti romani, in La ciociara Moravia tries a strategy of imitation of the spoken language much more emphasized than in La romana, where we also find a popular and feminine narrator. La ciociara shows a linguistic dynamics where the general stylistic lowering and the more specific imitation of the spoken language is built on a pervasive presence of the dialect: but this dialect is “romanesco”, not “ciociaro” (apart from very rare examples, always indicated and explained). Narrator Cesira’s linguistic dialectality, moderate but constant, is built at different levels: lexical, phraseological, syntactic. Cesira is evidently ignorant, but she has a very apparent tendency to say moral maxims and show a wisdom full of human truth, even if coming from a not authoritative narrator. What we can call Cesira’s paradox is built just on this ground: from one side, indeed, she’s too practical, opportunistic, shopkeeperminded and apolitical; but, in the same time, we can find, between the lines of her discourse, Moravia’s critical and lay attitude.
Il romanzo La ciociara è, a dispetto delle apparenze, una delle opere più autobiografiche di Moravia. Tuttavia l’uso di un narratore in prima persona popolare e femminile marca una distanza evidente fra la voce narrante e l’autore. Sulla linea già intrapresa nei Racconti romani, Moravia prova con La ciociara una strategia di mimesi del parlato molto più marcata di quella attuata con La romana, pure caratterizzata da un narratore popolare femminile. La ciociara mostra una dinamica linguistica in cui il generico abbassamento stilistico e la più specifica mimesi del parlato si appoggiano a una pervasiva presenza del dialetto: che è però un dialetto romanesco, non ciociaro (salvo rarissimi casi, sempre segnalati e chiariti). La dialettalità del linguaggio della narratrice Cesira è moderata ma costante, e si realizza a vari livelli: lessicale, fraseologico, sintattico. Alla propria ostentata ignoranza Cesira affianca però una non meno vistosa tendenza alla sentenziosità, a una saggezza che, pur provenendo da un narratore poco autorevole, non smette di apparire carica di umana verità. Proprio su questo terreno si realizza ancora quello che si può chiamare il paradosso di Cesira: da un lato, infatti, il suo praticismo ha evidenti tratti di opportunismo bottegaio e qualunquistico; ma, contemporaneamente, fra le righe dei suoi discorsi traspaiono, in modo non equivoco, il criticismo e il laicismo di Moravia stesso.
Alberto Moravia; La ciociara; narratore interno; narratore popolare; narratore femminile; attendibilità del narratore; laicismo; romanzo di formazione
Settore L-FIL-LET/11 - Letteratura Italiana Contemporanea
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Settore L-FIL-LET/14 - Critica Letteraria e Letterature Comparate
2016
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