Scopo di questo studio è valutare i miglioramenti dento-scheletrici, neuromuscolari, posturali, temporo-mandibolari, i cambiamenti adattativi ed il comportamento funzionale dei muscoli orofacciali e dei tessuti molli. Introducendo un concetto tridimensionale nell’approccio diagnostico e terapeutico in ortodonzia, considerando le tre componenti dentale-scheletrica-muscolare; sottolineando l’importanza della kinesiografia (CMS) e dell’elettromiografia (EMG): nell’effettuare una diagnosi corretta come supporto terapeutico e per valutare l’efficacia del trattamento. Rispetto ai pazienti asintomatici, i pazienti disfunzionali (PDCCM) hanno chiaramente presentato una differente chinesiologia mandibolare, postura cranio mandibolare, ed adattamento neuromuscolare. Alterazioni dello stabilogramma e statokinesiogramma sono state viste nel 93% dei casi PDCCM e nel 21% dei casi no PDCCM. L’occlusione deve essere la più stabile ed ottimale possibile per eliminare i cambiamenti adattativi funzionali del complesso orofacciale che contribuiscono alla recidiva e che influenzano negativamente il bilanciamento di tutto l’organismo. La considerazione dei parametri di miglioramento estetico, importantissimo nella correzione di alcune forme disgnatiche, non deve mai prescindere da una valutazione primaria di natura funzionale. Solo in tale modo il rischio di recidiva può essere evitato ed è possibile ottenere un risultato stabile nel tempo.
Correlazione tra la postura cranio-cervicale e la postura dell’organismo nel trattamento ortognatodontico delle disgnazie / U. Garagiola, F. Assandri. ((Intervento presentato al convegno I problemi posturali e le soluzioni terapeutiche tenutosi a Sesto S. Giovanni nel 2011.
Correlazione tra la postura cranio-cervicale e la postura dell’organismo nel trattamento ortognatodontico delle disgnazie
U. GaragiolaPrimo
;
2011
Abstract
Scopo di questo studio è valutare i miglioramenti dento-scheletrici, neuromuscolari, posturali, temporo-mandibolari, i cambiamenti adattativi ed il comportamento funzionale dei muscoli orofacciali e dei tessuti molli. Introducendo un concetto tridimensionale nell’approccio diagnostico e terapeutico in ortodonzia, considerando le tre componenti dentale-scheletrica-muscolare; sottolineando l’importanza della kinesiografia (CMS) e dell’elettromiografia (EMG): nell’effettuare una diagnosi corretta come supporto terapeutico e per valutare l’efficacia del trattamento. Rispetto ai pazienti asintomatici, i pazienti disfunzionali (PDCCM) hanno chiaramente presentato una differente chinesiologia mandibolare, postura cranio mandibolare, ed adattamento neuromuscolare. Alterazioni dello stabilogramma e statokinesiogramma sono state viste nel 93% dei casi PDCCM e nel 21% dei casi no PDCCM. L’occlusione deve essere la più stabile ed ottimale possibile per eliminare i cambiamenti adattativi funzionali del complesso orofacciale che contribuiscono alla recidiva e che influenzano negativamente il bilanciamento di tutto l’organismo. La considerazione dei parametri di miglioramento estetico, importantissimo nella correzione di alcune forme disgnatiche, non deve mai prescindere da una valutazione primaria di natura funzionale. Solo in tale modo il rischio di recidiva può essere evitato ed è possibile ottenere un risultato stabile nel tempo.Pubblicazioni consigliate
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