The paper deals with the different issues related to the interpretation of the judgments of the European Court of Human Rights: both in view of their enforcement (in the case of judgments against Italy), and in view of internal rules application according to the system inaugurated by the 2007 of the Constitutional Court. Under the first profile the interpreter is required to follow the suggestions coming directly from the Court especially with respect to Articles 41 and 46 ECHR; the second type profile requires a deeper knowledge of the language of the Court, its autonomous concepts, the criteria of interpretation which the Court uses in order to identify not "principles of law" (typical notion of Court of Cassation which escapes the reality of the case), but rather then relevant precedents, using the technique of distinguishing. The paper takes into account the recent ruling no. 49 of 2015 of the Constitutional Court about the confiscation of property.

Lo scritto esamina le differenti problematiche connesse all’interpretazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo sia ai fini della loro esecuzione, qualora si tratti di sentenze rese nei confronti dell’Italia, sia ai più ampi fini di applicazione delle norme interne secondo il sistema inaugurato dalle sentenze gemelle del 2007. Se sotto il primo profilo l’interprete è tenuto in primo luogo a ricercare le indicazioni provenienti direttamente dalla Corte di Strasburgo con riguardo agli articoli 41 e 46 CEDU; il secondo tipo di attività interpretativa richiede una più approfondita conoscenza del linguaggio della Corte dei diritti, delle sue nozioni autonome, dei canoni ermeneutici cui ricorre, così da giungere alla individuazione non già di “principi di diritto”, nozione tipica delle Corti di legittimità cui sfugge la concretezza del caso di specie, quanto piuttosto dei precedenti rilevanti da utilizzare nel ragionamento giuridico secondo la tecnica del distinguishing. Il lavoro tiene conto della recente sentenza n. 49 del 2015 della Corte costituzionale relativa alla confisca urbanistica.

Interpretazione delle sentenze della Corte europea dei diritti ai fini dell'esecuzione (giudiziaria) e interpretazione della sua giurisprudenza ai fini dell'applicazione della CEDU / B. Randazzo. - In: RIVISTA AIC. - ISSN 2039-8298. - 2015:2(2015), pp. 1-19.

Interpretazione delle sentenze della Corte europea dei diritti ai fini dell'esecuzione (giudiziaria) e interpretazione della sua giurisprudenza ai fini dell'applicazione della CEDU

B. Randazzo
2015

Abstract

The paper deals with the different issues related to the interpretation of the judgments of the European Court of Human Rights: both in view of their enforcement (in the case of judgments against Italy), and in view of internal rules application according to the system inaugurated by the 2007 of the Constitutional Court. Under the first profile the interpreter is required to follow the suggestions coming directly from the Court especially with respect to Articles 41 and 46 ECHR; the second type profile requires a deeper knowledge of the language of the Court, its autonomous concepts, the criteria of interpretation which the Court uses in order to identify not "principles of law" (typical notion of Court of Cassation which escapes the reality of the case), but rather then relevant precedents, using the technique of distinguishing. The paper takes into account the recent ruling no. 49 of 2015 of the Constitutional Court about the confiscation of property.
Lo scritto esamina le differenti problematiche connesse all’interpretazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo sia ai fini della loro esecuzione, qualora si tratti di sentenze rese nei confronti dell’Italia, sia ai più ampi fini di applicazione delle norme interne secondo il sistema inaugurato dalle sentenze gemelle del 2007. Se sotto il primo profilo l’interprete è tenuto in primo luogo a ricercare le indicazioni provenienti direttamente dalla Corte di Strasburgo con riguardo agli articoli 41 e 46 CEDU; il secondo tipo di attività interpretativa richiede una più approfondita conoscenza del linguaggio della Corte dei diritti, delle sue nozioni autonome, dei canoni ermeneutici cui ricorre, così da giungere alla individuazione non già di “principi di diritto”, nozione tipica delle Corti di legittimità cui sfugge la concretezza del caso di specie, quanto piuttosto dei precedenti rilevanti da utilizzare nel ragionamento giuridico secondo la tecnica del distinguishing. Il lavoro tiene conto della recente sentenza n. 49 del 2015 della Corte costituzionale relativa alla confisca urbanistica.
Interpretazione; diritti umani; CEDU; esecuzione; sentenze; giurisprudenza
Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
Settore IUS/09 - Istituzioni di Diritto Pubblico
Settore IUS/13 - Diritto Internazionale
2015
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