On 30 May 2015, the Civil Court of Rome decreed – for the first time in Europe – the discriminatory nature of a “nomad camp”, a place that has long been recognised, both at home and abroad, as a space of ethnically-based segregation and discrimination. This note analyses the judgement and places it in the framework of considerations about public policy with regard to the Rom minority.
Il 30 maggio 2015 il Tribunale Civile di Roma ha affermato, per la prima volta in Europa, il carattere discriminatorio di un “campo nomadi”, luogo da tempo riconosciuto, anche a livello internazionale, come spazio di segregazione e di discriminazione su base etnica. La nota analizza la sentenza e la inquadra all’interno di una riflessione sulle politiche pubbliche nei confronti della minoranza rom.
I ‘campi nomadi’ sono discriminatori : a proposito di una recente sentenza / L. Mancini. - In: SOCIOLOGIA DEL DIRITTO. - ISSN 0390-0851. - 42:2(2015), pp. 183-189. [10.3280/SD2015-002007]
I ‘campi nomadi’ sono discriminatori : a proposito di una recente sentenza
L. Mancini
2015
Abstract
On 30 May 2015, the Civil Court of Rome decreed – for the first time in Europe – the discriminatory nature of a “nomad camp”, a place that has long been recognised, both at home and abroad, as a space of ethnically-based segregation and discrimination. This note analyses the judgement and places it in the framework of considerations about public policy with regard to the Rom minority.File | Dimensione | Formato | |
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