La differenza, insieme all’identità e alla cultura a cui risulta legata in modo inestricabile, sembra costituire una cifra distintiva della contemporaneità occidentale. Gran parte dei dibattiti, delle preoccupazioni, delle azioni politiche e dei conflitti sembra ruotare intorno al tema della difesa, della rivendicazione o del riconoscimento della differenza. Questo contributo intende fornire qualche elemento per una ricostruzione della genesi e dello sviluppo delle cosiddette politiche della differenza (o politiche dell’identità), evidenziando come esse abbiano via via accumulato una serie diversa di dimensioni e di significati. Affronta, quindi, una delle critiche principali che il diffondersi delle politiche della differenza ha sollevato, cioè la controversa relazione che la differenza mantiene nei confronti della disuguaglianza, per alcuni un necessario superamento di una visione eccessivamente materialistica della società, per altri un occultamento delle profonde determinanti della stratificazione sociale che garantisce un efficace mantenimento dello status quo. Infine, propone alcuni elementi di riflessione per una definizione sociologica della differenza che, a partire dalla vita quotidiana, ne evidenzi il carattere ambivalente – di vincolo e risorsa – e consenta di concentrare l’attenzione sui contesti empirici specifici di relazione in cui la differenza assume sempre più il carattere di posta in gioco politica nella definizione delle situazioni e dei rapporti asimmetrici di potere.
Differenze, disuguaglianze, identità : dalle politiche della differenza a pratiche di multiculturalismo quotidiano / E. Colombo. ((Intervento presentato al convegno Capire le differenze: integrazioni e conflitti nella società del XXI secolo, Sezione Vita quotidiana tenutosi a Urbino nel 2007.
Differenze, disuguaglianze, identità : dalle politiche della differenza a pratiche di multiculturalismo quotidiano
E. ColomboPrimo
2007
Abstract
La differenza, insieme all’identità e alla cultura a cui risulta legata in modo inestricabile, sembra costituire una cifra distintiva della contemporaneità occidentale. Gran parte dei dibattiti, delle preoccupazioni, delle azioni politiche e dei conflitti sembra ruotare intorno al tema della difesa, della rivendicazione o del riconoscimento della differenza. Questo contributo intende fornire qualche elemento per una ricostruzione della genesi e dello sviluppo delle cosiddette politiche della differenza (o politiche dell’identità), evidenziando come esse abbiano via via accumulato una serie diversa di dimensioni e di significati. Affronta, quindi, una delle critiche principali che il diffondersi delle politiche della differenza ha sollevato, cioè la controversa relazione che la differenza mantiene nei confronti della disuguaglianza, per alcuni un necessario superamento di una visione eccessivamente materialistica della società, per altri un occultamento delle profonde determinanti della stratificazione sociale che garantisce un efficace mantenimento dello status quo. Infine, propone alcuni elementi di riflessione per una definizione sociologica della differenza che, a partire dalla vita quotidiana, ne evidenzi il carattere ambivalente – di vincolo e risorsa – e consenta di concentrare l’attenzione sui contesti empirici specifici di relazione in cui la differenza assume sempre più il carattere di posta in gioco politica nella definizione delle situazioni e dei rapporti asimmetrici di potere.File | Dimensione | Formato | |
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