L'Antartide nell'immaginario inglese : spazio geografico e rappresentazione letteraria

Il volume esplora i linguaggi dell’immaginario geografico, mettendo in rilievo le contiguità disciplinari esistenti fra studi territoriali e studi letterari. In questa prospettiva, le rappresentazioni dell’Antartide costituiscono un caso di studio illuminante, poiché il continente di ghiaccio si è configurato come uno spazio vuoto, che nel corso dei secoli è stato riempito dal desiderio di conoscenza del mondo naturale e ha generato un’appropriazione ‘coloniale’ non tanto in senso fisico e materiale quanto in termini verbali e iconografici. Nell’immaginario inglese lo spazio dell’estremo Sud ha dato origine a una molteplicità di racconti, a partire da quelli ‘canonici’ degli esploratori nei primi decenni del Novecento. Dal Capitano Scott a Beryl Bainbridge, da Cherry-Garrard alla fantascienza, le rappresentazioni letterarie dell’Antartide hanno creato una ‘psicotopografia’, che riflette il fascino di un luogo anomalo, profondamente legato, anche nella contemporaneità, all’immaginazione.