This contribution examines the portrait on late medieval and Renaissance Italian coins, in the frame of my research for the LIN project (Lexicon Iconographicum Numismaticae). It considers the great changes in the concept of individual of the early Renaissance, coinciding with the new realistic portraits first appeared on medals. The new chronology of the earlierst portrait coins is briefly discussed (Naples before Milan, as demonstrated by Grierson). The artistic aspects cannot be separated from the formal ones, so that the quality of the metal and flan is as important as the quality of the portrait: this is crucial for understanding the gold ducat of Francesco Sforza of 1462, which, though bearing a very good artistic portrait of the duke, were badly and hurriedly overstruck on gold coins of other mints which -contrary to the duke's statements- did not have the same gold fineness of the ducats of Venice: the Milanese ducats where therefore a lucrative expedient, much unlike those issued by his followers which were extremely well produced. Coins of other mints are also discussed, together with some imitation north of the Alps.

Questo testo propone in forma approfondita quanto presentato in una conferenza tenuta presso l’Università della Svizzera italiana nel 2006 (parte di un ciclo di conferenze sui Ritratti nel Rinascimento (letterari, artistici, politici). Qui si approfondisce l’indagine sul ritratto monetale tardo medievale e rinascimentale, alla luce delle ricerche intraprese da diversi anni nell’ambito del progetto LIN (Lexicon Iconographicum Numismaticae). Il contributo introduce il tema con osservazioni su cosa si intendesse per ritratto e per individuo, con le grandi trasformazioni di pensiero del Rinascimento in Italia, e la rinascita del ritratto fisionomico. Si presenta la nuova cronologia delle prime monete con ritratto del Rinascimento (Napoli alcuni anni prima di Milano, come già dimostrato da Philip Grierson). L’aspetto artistico non può essere disgiunto da quello formale e dalla qualità del supporto, dalle valutazioni sulla effettiva diffusione di un tipo, e dalla qualità del metallo e del tondello: a tale proposito i ducati d’oro di Francesco Sforza a Milano dal 1462, seppure di grande qualità artistica per l’accuratezza anche fisionomica del ritratto, non furono una vera opera d’arte in quanto furono riconiati frettolosamente su monete d’oro di altre zecche, e non avevano la stessa purezza dei ducati di Venezia ai quali il duca voleva equipararli: si trattava quindi di una operazione lucrativa e solo apparentemente artistica. Ben diverso invece l’impatto artistico dei ritratti monetali dei successori di Francesco Sforza, e di altri signori in altre zecche. Il successo delle monete milanesi con ritratto si può osservare anche dall’influenza sulla monetazione di zecche estere, alcune delle quali svizzere.

I ritratti sulle monete : Principi, artisti, collezionismo e zecche nel Rinascimento italiano / L. Travaini - In: Ritratti del Rinascimento / [a cura di] R. Castagnola. - Lugano : Giampiero Casagrande, 2007. - ISBN 9788877951816. - pp. 83-112

I ritratti sulle monete : Principi, artisti, collezionismo e zecche nel Rinascimento italiano

L. Travaini
Primo
2007

Abstract

This contribution examines the portrait on late medieval and Renaissance Italian coins, in the frame of my research for the LIN project (Lexicon Iconographicum Numismaticae). It considers the great changes in the concept of individual of the early Renaissance, coinciding with the new realistic portraits first appeared on medals. The new chronology of the earlierst portrait coins is briefly discussed (Naples before Milan, as demonstrated by Grierson). The artistic aspects cannot be separated from the formal ones, so that the quality of the metal and flan is as important as the quality of the portrait: this is crucial for understanding the gold ducat of Francesco Sforza of 1462, which, though bearing a very good artistic portrait of the duke, were badly and hurriedly overstruck on gold coins of other mints which -contrary to the duke's statements- did not have the same gold fineness of the ducats of Venice: the Milanese ducats where therefore a lucrative expedient, much unlike those issued by his followers which were extremely well produced. Coins of other mints are also discussed, together with some imitation north of the Alps.
Questo testo propone in forma approfondita quanto presentato in una conferenza tenuta presso l’Università della Svizzera italiana nel 2006 (parte di un ciclo di conferenze sui Ritratti nel Rinascimento (letterari, artistici, politici). Qui si approfondisce l’indagine sul ritratto monetale tardo medievale e rinascimentale, alla luce delle ricerche intraprese da diversi anni nell’ambito del progetto LIN (Lexicon Iconographicum Numismaticae). Il contributo introduce il tema con osservazioni su cosa si intendesse per ritratto e per individuo, con le grandi trasformazioni di pensiero del Rinascimento in Italia, e la rinascita del ritratto fisionomico. Si presenta la nuova cronologia delle prime monete con ritratto del Rinascimento (Napoli alcuni anni prima di Milano, come già dimostrato da Philip Grierson). L’aspetto artistico non può essere disgiunto da quello formale e dalla qualità del supporto, dalle valutazioni sulla effettiva diffusione di un tipo, e dalla qualità del metallo e del tondello: a tale proposito i ducati d’oro di Francesco Sforza a Milano dal 1462, seppure di grande qualità artistica per l’accuratezza anche fisionomica del ritratto, non furono una vera opera d’arte in quanto furono riconiati frettolosamente su monete d’oro di altre zecche, e non avevano la stessa purezza dei ducati di Venezia ai quali il duca voleva equipararli: si trattava quindi di una operazione lucrativa e solo apparentemente artistica. Ben diverso invece l’impatto artistico dei ritratti monetali dei successori di Francesco Sforza, e di altri signori in altre zecche. Il successo delle monete milanesi con ritratto si può osservare anche dall’influenza sulla monetazione di zecche estere, alcune delle quali svizzere.
ritratto ; monete ; Medioevo ; Rinascimento ; zecche ; incisori
Settore L-ANT/04 - Numismatica
2007
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