This contribution proposes the identification of the gold 'romanino' of the mint of Rome documented in written sources just after 1270: the existence of this coin, already proposed by Lodovico Antonio Muratori, had later been rejected by other scholars. Now,new written evidence together with iconographic analysis, and the investigation of the story of collection where the only known specimen was conserved (quoted by Muratori) can confirm that Muratori was correct and that Rome in the second half of the 13th century was certainly in the position to strike gold coins, given its strong economic relevance.

Questo contributo presenta l'identificazione del romanino d'oro della zecca di Roma documentato già poco dopo il 1270: l'esistenza di questa moneta, proposta già da Lodovico Antonio Muratori, era stata negata da studiosi successivi. Ora, la conoscenza di nuove fonti scritte con sicure menzioni di romanini d'oro dopo il 1270, l'analisi iconografica e l'investigazione sulle sorti della collezione (citata da Muratori) che custodiva l'unico esemplare di tale moneta, hanno permesso di confermare la veridicità del dato riportato dallo stesso Muratori. Del resto, l'esistenza di emissioni auree a Roma in quel periodo trova pieno riscontro nella fortissima realtà economica di Roma nel Duecento, come evidenziato dalle ricerche storiche degli ultimi anni.

Per Philip Grierson : i romanini d’oro nella seconda metà del Duecento / L. Travaini. - In: RIVISTA ITALIANA DI NUMISMATICA E SCIENZE AFFINI. - ISSN 1126-8700. - 108:(2007), pp. 295-304.

Per Philip Grierson : i romanini d’oro nella seconda metà del Duecento

L. Travaini
Primo
2007

Abstract

This contribution proposes the identification of the gold 'romanino' of the mint of Rome documented in written sources just after 1270: the existence of this coin, already proposed by Lodovico Antonio Muratori, had later been rejected by other scholars. Now,new written evidence together with iconographic analysis, and the investigation of the story of collection where the only known specimen was conserved (quoted by Muratori) can confirm that Muratori was correct and that Rome in the second half of the 13th century was certainly in the position to strike gold coins, given its strong economic relevance.
Questo contributo presenta l'identificazione del romanino d'oro della zecca di Roma documentato già poco dopo il 1270: l'esistenza di questa moneta, proposta già da Lodovico Antonio Muratori, era stata negata da studiosi successivi. Ora, la conoscenza di nuove fonti scritte con sicure menzioni di romanini d'oro dopo il 1270, l'analisi iconografica e l'investigazione sulle sorti della collezione (citata da Muratori) che custodiva l'unico esemplare di tale moneta, hanno permesso di confermare la veridicità del dato riportato dallo stesso Muratori. Del resto, l'esistenza di emissioni auree a Roma in quel periodo trova pieno riscontro nella fortissima realtà economica di Roma nel Duecento, come evidenziato dalle ricerche storiche degli ultimi anni.
Settore L-ANT/04 - Numismatica
2007
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