Oggetto del Quaderno è il fenomeno della ridondanza linguistica in ambito giuridico. Suo scopo è quindi di chiarire un aspetto pervasivo e ineliminabile di qualunque ambito linguistico, eppure perlopiù trascurato dagli studiosi di diritto. Il saggio muove da un concetto minimale e di senso comune di ridondanza secondo cui si è ridondanti quando si dice di più del necessario e propone un accostamento pragmatico al fenomeno. La tesi centrale del libro è che la pragmatica giuridica è fondamentale non solo per rilevare la eventuale esistenza di ridondanze ma anche per valutarne il grado di (in)felicità o di utilità o dannosità in ciascuna situazione discorsiva, se e in che misura esse contribuiscano a ridurre o aumentare la determinatezza e la chiarezza dei discorsi giuridici. Avvalendosi di alcune distinzioni (tra ridondanze de dicto / de re, inerenti alla lingua naturale / opzionali, linguistiche / normative), si passano in rassegna alcune ridondanze tipiche dei diritti vigenti e usi giurisprudenziali dell’argomento del “legislatore non ridondante”. Nel saggio si riflette poi sui nessi tra ridondanza e discrezionalità interpretativa e sul senso in cui un legislatore non ridondante è razionale. Il Quaderno si caratterizza per un approccio critico-descrittivo a livello di metodo e di politica del diritto. L’ambito di indagine è costituito in via prevalente dal diritto italiano attuale, ma si opera un confronto anche con gli studi di linguistica e la comunicazione ordinaria.
Repetita iuvant? : sulle ridondanze nel diritto / S. Zorzetto. - Milano : Giuffrè, 2016 Feb. - ISBN 9788814212499. (QUADERNI DI FILOSOFIA ANALITICA DEL DIRITTO)
Repetita iuvant? : sulle ridondanze nel diritto
S. Zorzetto
2016
Abstract
Oggetto del Quaderno è il fenomeno della ridondanza linguistica in ambito giuridico. Suo scopo è quindi di chiarire un aspetto pervasivo e ineliminabile di qualunque ambito linguistico, eppure perlopiù trascurato dagli studiosi di diritto. Il saggio muove da un concetto minimale e di senso comune di ridondanza secondo cui si è ridondanti quando si dice di più del necessario e propone un accostamento pragmatico al fenomeno. La tesi centrale del libro è che la pragmatica giuridica è fondamentale non solo per rilevare la eventuale esistenza di ridondanze ma anche per valutarne il grado di (in)felicità o di utilità o dannosità in ciascuna situazione discorsiva, se e in che misura esse contribuiscano a ridurre o aumentare la determinatezza e la chiarezza dei discorsi giuridici. Avvalendosi di alcune distinzioni (tra ridondanze de dicto / de re, inerenti alla lingua naturale / opzionali, linguistiche / normative), si passano in rassegna alcune ridondanze tipiche dei diritti vigenti e usi giurisprudenziali dell’argomento del “legislatore non ridondante”. Nel saggio si riflette poi sui nessi tra ridondanza e discrezionalità interpretativa e sul senso in cui un legislatore non ridondante è razionale. Il Quaderno si caratterizza per un approccio critico-descrittivo a livello di metodo e di politica del diritto. L’ambito di indagine è costituito in via prevalente dal diritto italiano attuale, ma si opera un confronto anche con gli studi di linguistica e la comunicazione ordinaria.Pubblicazioni consigliate
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