Tra gli oggetti d'indagine della geografia storica del mondo antico è possibile annoverare anche la storia delle parole che esprimono il sapere geografico, cioè l'evoluzione di un lessico che si è progressivamente specializzato fino a divenire un linguaggio settoriale, non senza essere stato sottoposto a tentativi falliti di specializzazione e risemantizzazione. Il linguaggio del geografo è duplice, poiché è insieme cartografico (iconico) e descrittivo/narrativo (verbale); inoltre lo storico/geografo osserva e descrive il mondo attraverso le categorie dettate dal linguaggio. Ho scelto di studiare questi diversi aspetti del sapere geografico antico attraverso l'analisi di una parola significativa, cioè il termine poikilia, che è stato oggetto in tempi recenti di una notevole attenzione critica nelle sue varie accezioni e nei suoi diversi campi di utilizzo (filosofia, poetica, musica, scenografia, retorica, critica letteraria, pensiero politico, medicina, architettura, cosmologia). In particolare, intendo indagare il ruolo che il termine, insieme a quelli a esso etimologicamente collegati, riveste nella descrizione geografica e nelle riflessioni metodologiche presenti nell'opera di Strabone, dove si assiste a una sua progressiva specializzazione fino a investire aspetti molto tecnici come la rappresentazione cartografica.
Il mondo variopinto di Strabone: la poikilia nella Geographia / A.A. Raschieri - In: Dai paesaggi antichi alla storia : dalle indagini geostoriche, filologiche e archeologiche alla tutela nei territori attuali. 1 / [a cura di] F. Cantarelli, L. Venezia. - Bergamo : Tecnograph, 2016. - ISBN 9788888590936. - pp. 49-63
Il mondo variopinto di Strabone: la poikilia nella Geographia
A.A. Raschieri
2016
Abstract
Tra gli oggetti d'indagine della geografia storica del mondo antico è possibile annoverare anche la storia delle parole che esprimono il sapere geografico, cioè l'evoluzione di un lessico che si è progressivamente specializzato fino a divenire un linguaggio settoriale, non senza essere stato sottoposto a tentativi falliti di specializzazione e risemantizzazione. Il linguaggio del geografo è duplice, poiché è insieme cartografico (iconico) e descrittivo/narrativo (verbale); inoltre lo storico/geografo osserva e descrive il mondo attraverso le categorie dettate dal linguaggio. Ho scelto di studiare questi diversi aspetti del sapere geografico antico attraverso l'analisi di una parola significativa, cioè il termine poikilia, che è stato oggetto in tempi recenti di una notevole attenzione critica nelle sue varie accezioni e nei suoi diversi campi di utilizzo (filosofia, poetica, musica, scenografia, retorica, critica letteraria, pensiero politico, medicina, architettura, cosmologia). In particolare, intendo indagare il ruolo che il termine, insieme a quelli a esso etimologicamente collegati, riveste nella descrizione geografica e nelle riflessioni metodologiche presenti nell'opera di Strabone, dove si assiste a una sua progressiva specializzazione fino a investire aspetti molto tecnici come la rappresentazione cartografica.File | Dimensione | Formato | |
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