In Milan the opposition Verdi vs Wagner became a well-defined cultural construction in the period starting with the triumph of Lohengrin Italian première (Bologna, 1871) up to the clamorous fiasco the opera received in Milan (1873). Through an analysis of new sources (also iconographical), mostly taken from the contemporary humor periodicals, this article aims to reconstruct the discursive context that shaped Milan rejection of Lohengrin. The premise for this archeo-genealogical investigation is that musical events cannot be separated from the discourses (in a Foucault-like sense) that frame and feed them. Another fundamental aspect that must be considered is the complexity of identity dynamics which characterizes Milan culture soon after Italian unification. As Axel Körner affirms, referring to Parma and Bologna, «the cities’ cultural representation speaks a local language as well as national and transnational language». This is true, even more, for Milan.

A Milano l’opposizione Verdi vs Wagner diventò una costruzione culturale ben definita nel periodo che va dal trionfo della prima italiana del Lohengrin (Bologna, 1871) al terribile fiasco che la stessa opera incontrò a Milano (1873). Attraverso l’analisi di nuove fonti (anche iconografiche), tratte soprattutto dalla stampa umoristica dell’epoca, il mio lavoro si è posto l’obiettivo di ricostruire il contesto discorsivo che ha dato forma al rifiuto milanese del Lohengrin. Tale lavoro, di stampo archeologico-genealogico, parte dal presupposto che i fenomeni musicali sono inseparabili dai discorsi (nel senso di Foucault) che di volta in volta li inquadrano e li sostanziano. Un altro aspetto fondamentale che ho preso in esame è quello delle complesse dinamiche identitarie che caratterizzano la cultura milanese all’indomani dell’Unità d’Italia. Per citare Axel Körner, che si riferisce soprattutto alle città di Parma e di Bologna, «the cities’ cultural representation speaks a local language as well as nationaland transnational language». Questo vale, a maggior ragione, anche per il caso di Milano.

Il cavaliere dell’oca cacciato dalla Scala : il fiasco milanese del Lohengrin (1873) e il suo contesto / E. Sala (INCONTRI DI STUDIO). - In: Un duplice anniversario: Giuseppe Verdi e Richard Wagner / [a cura di] I. Bonomi, F. Cella, L. Martini. - [s.l] : Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, 2014. - pp. 9-32 [10.4081/incontri.2013.118]

Il cavaliere dell’oca cacciato dalla Scala : il fiasco milanese del Lohengrin (1873) e il suo contesto

E. Sala
2014

Abstract

In Milan the opposition Verdi vs Wagner became a well-defined cultural construction in the period starting with the triumph of Lohengrin Italian première (Bologna, 1871) up to the clamorous fiasco the opera received in Milan (1873). Through an analysis of new sources (also iconographical), mostly taken from the contemporary humor periodicals, this article aims to reconstruct the discursive context that shaped Milan rejection of Lohengrin. The premise for this archeo-genealogical investigation is that musical events cannot be separated from the discourses (in a Foucault-like sense) that frame and feed them. Another fundamental aspect that must be considered is the complexity of identity dynamics which characterizes Milan culture soon after Italian unification. As Axel Körner affirms, referring to Parma and Bologna, «the cities’ cultural representation speaks a local language as well as national and transnational language». This is true, even more, for Milan.
A Milano l’opposizione Verdi vs Wagner diventò una costruzione culturale ben definita nel periodo che va dal trionfo della prima italiana del Lohengrin (Bologna, 1871) al terribile fiasco che la stessa opera incontrò a Milano (1873). Attraverso l’analisi di nuove fonti (anche iconografiche), tratte soprattutto dalla stampa umoristica dell’epoca, il mio lavoro si è posto l’obiettivo di ricostruire il contesto discorsivo che ha dato forma al rifiuto milanese del Lohengrin. Tale lavoro, di stampo archeologico-genealogico, parte dal presupposto che i fenomeni musicali sono inseparabili dai discorsi (nel senso di Foucault) che di volta in volta li inquadrano e li sostanziano. Un altro aspetto fondamentale che ho preso in esame è quello delle complesse dinamiche identitarie che caratterizzano la cultura milanese all’indomani dell’Unità d’Italia. Per citare Axel Körner, che si riferisce soprattutto alle città di Parma e di Bologna, «the cities’ cultural representation speaks a local language as well as nationaland transnational language». Questo vale, a maggior ragione, anche per il caso di Milano.
Settore L-ART/07 - Musicologia e Storia della Musica
2014
http://ilasl.org/index.php/Incontri/article/view/118
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