L’intervento e il saggio hanno come oggetto un’analisi critica (supportata da estratti in traduzione) del racconto giovanile Chūsei (Medioevo) di Mishima Yukio (1925-1970), apparso inizialmente sulla testata letteraria Bungei seiki fra il febbraio 1945 ed il gennaio 1946. La versione integrale del racconto sarebbe poi stata ospitata, nel dicembre 1946, dalla rivista Ningen, fondata ed edita da Kawabata Yasunari (1899-1972). Il racconto, ambientato in epoca Ashikaga (1333-1573), fra molti personaggi nati dalla fantasia dello scrittore, annovera le figure storiche dell’VIII shōgun Ashikaga Yoshimasa (1443-1490) e del figlio Yoshihisa (1473-1489), morto nel fiore degli anni; evocando mondi ed atmosfere lontani nel tempo, la trama racconta di complessi triangoli amorosi complementari ad una ricercatezza artistica e religiosa (a tratti sciamanica, più esplicitamente “esotica”); il tema trattato è quello della dicotomia tra vita e morte pubbliche ed erotismo privato. Secondo quanto dichiarato da Mishima stesso, il racconto fu composto alla fine del ’44, fase cruciale della guerra del Pacifico; pertanto esso fu inevitabilmente il prodotto di una visione escatologica amplificata dalla percezione collettiva ed individuale dell’imminenza della fine del mondo. Probabilmente sulla base di tali dichiarazioni, la studiosa Etsugu Tomoko, fra gli altri, ha considerato Chūsei come zenit ideale e conclusivo della produzione giovanile dello scrittore. Tuttavia, nel racconto sono presenti molti elementi narrativi, tematici e storici, riscontrabili nella successiva produzione mishimiana, in particolare in Haru no yuki (Neve di primavera) del 1966, primo romanzo della tetralogia Hōjō no umi ( Il mare della fertilità). Quegli stessi elementi che parteciperanno della continua ricerca estetica dello scrittore, non ultimo lo stile ricercato ed arcaicizzante.

Il Medioevo di Mishima Yukio : visione escatologica e ricerca storica da Chūsei (1945-1946) alla tetralogia Hōjō no umi (1965-1970) / V. Sica - In: Atti del 31. Convegno di Studi sul Giappone : Venezia, 20-22 settembre 2007 / [a cura di] R. Caroli, A. Boscaro. - Venezia : Cartotecnica Veneziana, 2008 Apr. - pp. 345-359 (( Intervento presentato al 31. convegno Convegno di Studi sul Giappone tenutosi a Venezia nel 2007.

Il Medioevo di Mishima Yukio : visione escatologica e ricerca storica da Chūsei (1945-1946) alla tetralogia Hōjō no umi (1965-1970)

V. Sica
Primo
2008

Abstract

L’intervento e il saggio hanno come oggetto un’analisi critica (supportata da estratti in traduzione) del racconto giovanile Chūsei (Medioevo) di Mishima Yukio (1925-1970), apparso inizialmente sulla testata letteraria Bungei seiki fra il febbraio 1945 ed il gennaio 1946. La versione integrale del racconto sarebbe poi stata ospitata, nel dicembre 1946, dalla rivista Ningen, fondata ed edita da Kawabata Yasunari (1899-1972). Il racconto, ambientato in epoca Ashikaga (1333-1573), fra molti personaggi nati dalla fantasia dello scrittore, annovera le figure storiche dell’VIII shōgun Ashikaga Yoshimasa (1443-1490) e del figlio Yoshihisa (1473-1489), morto nel fiore degli anni; evocando mondi ed atmosfere lontani nel tempo, la trama racconta di complessi triangoli amorosi complementari ad una ricercatezza artistica e religiosa (a tratti sciamanica, più esplicitamente “esotica”); il tema trattato è quello della dicotomia tra vita e morte pubbliche ed erotismo privato. Secondo quanto dichiarato da Mishima stesso, il racconto fu composto alla fine del ’44, fase cruciale della guerra del Pacifico; pertanto esso fu inevitabilmente il prodotto di una visione escatologica amplificata dalla percezione collettiva ed individuale dell’imminenza della fine del mondo. Probabilmente sulla base di tali dichiarazioni, la studiosa Etsugu Tomoko, fra gli altri, ha considerato Chūsei come zenit ideale e conclusivo della produzione giovanile dello scrittore. Tuttavia, nel racconto sono presenti molti elementi narrativi, tematici e storici, riscontrabili nella successiva produzione mishimiana, in particolare in Haru no yuki (Neve di primavera) del 1966, primo romanzo della tetralogia Hōjō no umi ( Il mare della fertilità). Quegli stessi elementi che parteciperanno della continua ricerca estetica dello scrittore, non ultimo lo stile ricercato ed arcaicizzante.
Chūsei ; Mishima Yukio ; Ashikaga Yoshimasa ; Ashikaga Yoshihisa ; Haru no yuki ; Hōjō no umi ; Millot Catherine ; Ida Kuniaki ; Ingmar Bergman ; Hans Ulrich Treichel ; Hans Werner Henze ; Tito Piscicelli ; Ferdinando Bruni ; Sabino Nanni ; Alice Miller ; Hamamatsu chūnagon monogatari
Settore L-OR/22 - Lingue e Letterature del Giappone e della Corea
apr-2008
Associazione Italiana Studi Giapponesi
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