I notai nello Stato di Milano della prima età moderna non costituivano un gruppo professionale unitario, ma al suo interno vigeva un’ampia stratificazione sociale, che si manifestava mediante diversi fattori: i caratteri giuridico-politici del territorio in cui i notai erano attivi, la qualità degli atti e delle persone per le quali essi rogavano e la posizione della loro famiglia all’interno delle comunità. I notai delle terre privilegiate avevano assunto il ruolo di mediatori nelle relazioni delle comunità con l’esterno, sia rispetto alle autorità centrali dello Stato in ambito amministrativo, fiscale, giuridico, sia per tutti gli altri settori della vita sociale che richiedessero un rapporto con l’universo cittadino. Le dinamiche interne al notariato dipendevano appunto dal grado di controllo delle risorse di mediazione politica con la città. Caratteristica saliente del notaio era di mettere in relazione realtà fra loro distanti istituzionalmente, socialmente e geograficamente, e tale funzione si confermava anche in un altro contesto: quello degli emigranti. Nell’ambito delle strategie familiari di ascesa sociale la professione notarile ricopriva un’importanza saliente a diversi livelli: essa offriva opportunità di impinguare i patrimoni mediante un’accorta pratica di prestiti ad interesse, di assicurarsi il controllo delle istituzioni locali, di stringere legami con qualche cittadino potente e poi inurbarsi, di aspirare a ricoprire ruoli subordinati nell’amministrazione pubblica periferica. Altri esempi invece ci mostrano notai che rimanevano nella condizione modesta della propria famiglia e della propria clientela, legati ai ristretti orizzonti della comunità. Solo tra Sette e Ottocento cominciò a manifestarsi una maggiore uniformità sociale in seno al notariato, legata a un più generale processo di professionalizzazione.

Tra valli e montagne, borghi e città : aspetti della professione notarile nello Stato di Milano durante la prima età moderna / A. Dattero - In: Lo spazio insubrico : un’identità storica tra percorsi politici e realtà socio-economiche 1500-1900 / [a cura di] L. Lorenzetti, N. Valsangiacomo. - Milano : Casagrande, 2005 Mar. - ISBN 88-7795-147-8. - pp. 63-85 (( convegno Lo spazio insubrico : un’identità storica tra percorsi politici e realtà socio-economiche 1500-1900 tenutosi a Lugano (Ch) nel 2003.

Tra valli e montagne, borghi e città : aspetti della professione notarile nello Stato di Milano durante la prima età moderna

A. Dattero
Primo
2005

Abstract

I notai nello Stato di Milano della prima età moderna non costituivano un gruppo professionale unitario, ma al suo interno vigeva un’ampia stratificazione sociale, che si manifestava mediante diversi fattori: i caratteri giuridico-politici del territorio in cui i notai erano attivi, la qualità degli atti e delle persone per le quali essi rogavano e la posizione della loro famiglia all’interno delle comunità. I notai delle terre privilegiate avevano assunto il ruolo di mediatori nelle relazioni delle comunità con l’esterno, sia rispetto alle autorità centrali dello Stato in ambito amministrativo, fiscale, giuridico, sia per tutti gli altri settori della vita sociale che richiedessero un rapporto con l’universo cittadino. Le dinamiche interne al notariato dipendevano appunto dal grado di controllo delle risorse di mediazione politica con la città. Caratteristica saliente del notaio era di mettere in relazione realtà fra loro distanti istituzionalmente, socialmente e geograficamente, e tale funzione si confermava anche in un altro contesto: quello degli emigranti. Nell’ambito delle strategie familiari di ascesa sociale la professione notarile ricopriva un’importanza saliente a diversi livelli: essa offriva opportunità di impinguare i patrimoni mediante un’accorta pratica di prestiti ad interesse, di assicurarsi il controllo delle istituzioni locali, di stringere legami con qualche cittadino potente e poi inurbarsi, di aspirare a ricoprire ruoli subordinati nell’amministrazione pubblica periferica. Altri esempi invece ci mostrano notai che rimanevano nella condizione modesta della propria famiglia e della propria clientela, legati ai ristretti orizzonti della comunità. Solo tra Sette e Ottocento cominciò a manifestarsi una maggiore uniformità sociale in seno al notariato, legata a un più generale processo di professionalizzazione.
professione notarile ; età moderna ; Stato di Milano
Settore M-STO/02 - Storia Moderna
mar-2005
Istituto di Storia delle Alpi, Università della Svizzera Italiana
Centro studi di storia della Svizzera
Book Part (author)
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/35470
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact